Oggi mi aspetta una giornata poco interessante, piatta... studio matto e disperatissimo come diceva Leopardi, ma ahi me lo studio è su Kant e io e la filosofia non andiamo d'accordo... siamo come il gatto e il topo...
Comunque chiusa parentesi, punto. Avete già capito che io e la scuola quest'anno non andiamo amorevolmente d'accordo. Avete ancora in testa l'immagine della Fabiana studentessa eccellente che prende voti bellissimi e studia senza fatica fino allo sfinimento? se sì bene, toglietela dalla mente, quell'immagine è morta, non sono più così, se sia un bene o un male non so, ma così è...
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In questo tempo mi sono accorta come in realtà dentro di me, e credo che anche in molte di voi, ci sia un autoingannatore, un signor Dovere che ci inganna... quel dover essere sempre la perfezione, il dover sempre rendere in tutto ciò che facciamo.
Mi è stata posta una domanda: " Ma tu quando restringi stai bene? "
la mia risposta è stata di no. E allora la domanda successiva è stata " E allora perchè lo fai? non potresti farti uno spinello invece di restringere?"...tolta questa ultima battutina della domanda che mi ha fatta sorridere, sono stata spiazzata.
Perchè restringo? non sto bene quando lo faccio; mi mancano le forze, la concentrazione, ho le vertiggini, ho mal di testa a causa della fame, odio avere fame. Però lo faccio, restringo, con l'autoconvizione che questo mi farà stare poi meglio, che io starò bene in futuro solo se sarò più magra o almeno avrò questo peso addosso e non di più... non è un ragionamento, non ha senso, me ne accorgo e pure non riesco a togliermi da questo nodo spinoso. Col tempo una parte di me ha imparato ad autoingannarmi, a farmi credere di essere speciale e unica solo se tagliavo sul cibo... e questa parte non sono ancora riuscita ad eliminarla adesso, non so se andrà via, o magari rimarrà solo più come un eco fastidioso simile alle parole di quei parenti poco graditi in casa tua che non vedi l'ora che escano dalla porta...
Bella storia questa amara convinzione. Quanto potere ha sulla mia mente, tanto, troppo...
Ma intanto continuo a combattere, sperando di riuscire a trovare un piccolo spazio in questo mondo dove vivere non sarà mai più così difficile...
Un abbraccio
"non ha senso"
RispondiEliminaMa se ti chiedessero che senso ha per te cosa risponderesti?
Ne hai mai parlato di questo nodo spinoso che non riesci a toglierti con chi ti segue?
Un abbraccione tesoro!
non ti devi scusare per l'assenza anzi, scusami tu sono anche io sparita da un po..
Non ho mai studiato Filosofia, ma effettivamente a naso mi sembra un bel mattone di materia... In ogni caso, per quel che riguarda la scuola... Okay, non hai più votoni... e allora? Voglio dire, cosa cambia, veramente? Se quei votoni ce li avevi perchè studiavi allo sfinimento senza mai darti tregua e senza mai concederti un momento per te, ne valeva davvero la pena di averli?...
RispondiEliminaIn quanto al discorso dello stare bene quando si restringe... ci sono motivi biologici (la restrizione media per il rilascio di certi neurotrasmettitori che fanno provare fisicamente una sensazione di piacevolezza) e dei motivi psicologici (variabili per ciascuna di noi) per cui oggettivamente la restrizione alimentare fa sentire bene. Questo non c'è da negarlo... C'è semmai da lavorare su come evitare di continuare a mettere in atto un comportamento alimentare che sappiamo essere palesemente erroneo, e su come investire i proprio interessi su altre attività che facciano stare bene, tanto da non aver più bisogno dei contentino della restrizione alimentare...
Ti abbraccio forte...
Non hai mai pensato che magari la restrizione sia un pò un meccanismo di difesa anche da quella Fabiana super studiosa e infaticabile che in fondo non ti senti più di essere? A volte quando sentiamo che gli altri ci vorrebbero super-performanti(fatto che spesso è solo un nostro modo di vivere lo sguardo altrui,non è necessariamente vero...) l'unico alibi per tirarsi un pò fuori dalla mischia (e la scuola può essere una corsa a ostacoli dura!) è essere...malate. Forse quel che dovresti conquistare è il coraggio di lasciar andare ciò che non senti tuo, dire basta quando semplicemente non te la senti di fare di più o quando semplicemente no puoi fare di più. Forse la scuola non è la mia priorità. Forse faccio tanta fatica e vorrei far altro. forse ho paura.
RispondiEliminaPermettiti di sentire queste cose senza imputarle all'anoressia...non hai bisogno di alibi per non essere al 100%!
...in fondo quando lavoravi al bar eri ben motivata a mangiare per avere le energie necessarie no? ti sei dimostrata che puoi farcela:)
Looking for M
Ti capisco bene quando parli del "dovere" di rendere sempre in ogni cosa che facciamo, però, infondo, è soprattutto un dovere che siamo noi stesse ad imporci: ci sembra che venga dall'esterno, e sicuramente una spinta esterna potrà esserci, però infondo siamo noi poi ad essere le giudici più spietate di noi stesse, quelle che ci sentiamo più in dovere di mantenerci a certi standard, non semplicemente per non deludere gli altri, ma forse proprio soprattutto per non deludere noi stesse. E quindi, se in questo momento senti che riesci meno in ambito scolastico, non essere troppo severa con te stessa: vai benissimo anche così, ora nella tua vita ci sono anche altre cose e non solo la scuola, se c'è una flessione nelle valutazioni è normale, ci guadagni nella vita, nelle cose a cui ti dedichi che sono diverse dalla scuola, per cui va bene anche così.
RispondiEliminaIl discorso della restrizione, io penso che quell'autoconvinzione, che quei pensieri, siano semplicemente i pensieri della malattia, come se fosse la parte "malata" della tua mente a crearli, mentre la Pulce "sana" da bene che si tratta solo di auto-inganni creati dalla malattia, quindi sii sempre consapevole di questo e non ascoltare il dca, ma fai quello che sai essere buono per la tua salute e per te stessa.
Un bacione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!