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sabato 30 agosto 2014

ricominciare la salitaaaaaa

Vi chiedo per l' ennesima volta scusa per la mia assenza.
Vi ho lette tutti i giorni, ho lasciato dei commenti e vi ringrazio tantissimo per le vostre parole, siete davvero così care.
Sto ripartendo, ho ricominciato a nutrirmi decentemente. I primi giorni sono stati davvero difficili, adesso va un po ' meglio; mi guardo allo specchio e non noto ancora nessun cambiamento fisico che sia indice di un aumento del peso.
Ho capito che più che aver problemi con il cibo, ho problemi con il mio corpo e il mio carattere. Insomma, non riesco proprio a piacermi. Infatti mercoledì una persona mi ha chiesto " se ti piace davvero essere magra, perché non metti in risalto il tuo corpo? Ti vesti sempre grande, quasi per mascherarlo".
Quanta verità in questa frase, il problema è il mio corpo, da essere 37 chili o 42... il problema è con me stessa, con il mio Io.
Non ho mai sottolineato con i vestiti la mia magrezza, perché io non mi sono mai vista magra e continuo a non vedermi nonostante le taglie di vestiti piccole.
È un po ' incasinato si.


Negli ultimi quattro giorni sono ritornata fiera di mostrare il mio tatuaggio " fighter" con un fiocco lilla vicino... non mi sentivo più una combattente e così indossavo maglie sempre collate per non mostrarlo...
Ha una storia particolare questo tatuaggio.
Era stato pensato come regalo per la maturità: insomma, se fossi uscita dal liceo, dopo tutte le vicende passate là dentro, dopo l'esame mi sarei fatta questo tatuaggio.
Il tre maggio ho accompagnato una mia amica a farsi tatuare delle iniziali sul dito della mano; finito il suo capolavoro ho voluto prenotare la mia scritta, ma vedendo la piccola grandezza del soggetto da tatuare, la tipa del negozio mi fa " ah per una scritta così piccola ci mettiamo dieci minuti, possiamo farlo adesso se ti va!".
Io sono andata nel panico, era già il momento giusto?
Alla fine mi son detta di sì, poteva essere la carica per l'esame.
E così sono tornata a casa mia con la spalla sanguinante e mia madre che non credeva ai suoi occhi, e nemmeno io!
Era stato davvero bello quel giorno, avevo di fianco a me persone davvero importanti che guardavano "fiere" quell'inchiostro grattato nella pelle.
Un tatuaggio con un significato enorme per me, soprattutto per quel fiocco lilla che accantona l'aggettivo.
Vi lascio una foto del mio tatuaggio e una di una settimana fa ( quella con i capelli fuxia !!!!! )

sabato 23 agosto 2014

Distuggi quello che ti distrugge

Sono riuscita a predicare bene e razzolare male. E non me vado fiera.
Ci sono ricaduta.
Ho di nuovo dato ascolto a quella voce assordante e ho ricominciato a fare cavolate con il cibo. Ho perso peso ( non so quanto perché non ho intenzione di salire su quella bilancia), ma alcune persone dicono che mi vedono più consumata e meno fresca del solito. Un fiore appassito ecco.
Non lo so come sa mi è passato per la mente: mi ero di nuovo convinta che con qualche chilo in meno sarei stata meglio e quindi dovevo fare qualcosa per arrivare a perdere peso.
Ma due giorni fa ho preso coscienza dell' enorme sbaglio che stavo di nuovo facendo.
Insomma ho quasi vent'anni e un futuro davanti. Ho dei progetti: il corso di latino, il corso di inglese e un viaggio studio in Irlanda per perfezionare successivamente la lingua. E poi c'è l' Università che mi aspetta.
Perdere peso mi ha fatta sentire meglio? No  , la pura verità. Mi ha fatta sentire sempre stanca, con poche forze, zero voglia di entrare nella realtà, ossessione più pesante nei confronti di quella che è già ad essere solita del cibo, paranoie, senso di fallimento, abbastanza magra ma non ancora quel giusto, mal di testa continuo, nervosismo e tanta fame.
Ecco.
Non ne vale la pena. Basta, dobbiamo smettere di fare così tanto male a noi stesse e al nostro corpo. Non è un oggetto da strapazzare, da far ingrassare e dimagrire con tanti sforzi, non è una macchina da programmare.  E la nostra mente... dovrebbe pensare a molte cose diverse dal cibo, ingrassare,  perdere peso... ci sono mille altre cose alle quali pensare mannaggia.
Ma capisco, perché io sono la prima ad essere caduta in questo tranello e a sudare ogni giorno per poter un domani vedere la vita andare meglio di adesso.

Da due giorni ho ripreso la situazione in mano, dopo vari tentativi andati male.
Adesso ho ricominciato a mangiare seguendo la dieta scritta dalla dietista, la stessa dieta che riuscivo a seguire perfettamente un anno fa... non è facile, ma devo tornare sulla retta via perché un giorno vorrei stare meglio psicologicamente,  non far assorbire tutte le energie dalla malattia.
Un giorno vorrei vivere e sentirmi viva.
E succederà, ne sono certa.
E vorrei tanto che anche voi non perdeste questa speranza nei vostri confronti...
Io credo i voi, so che siete tutti dei grandi fiori che devono sbocciare, e in altri casi dei fiori già sbicciati che lottano ogni giorno per arricchire la propria vita.

lunedì 18 agosto 2014

sarà egoismo? non lo so. Ma ora sono più leggera

Sono notti che sogno molto...
Non ricordo bene cosa sogno, ma mi sveglio alla mattina e mi sembra di non aver dormito durante la notte.
Ho sognato più volte la scuola, le lezioni di italiano, arte e matematica. Ho sognato mia madre che mi invitava a mangiare un gelato con lei. Ho sognato di uscire con delle persone che non vedo da anni. Poi ho sognato di essere nuovamente ricoverata, una visita psichiatrica,  il cibo, io che mangiavo lasagne, gelati, biscotti, nutella, formaggio... e avevo i sensi di colpa. Sembrava tutto così vero, anche i sensi di colpa, stavo veramente male ed avevo la nausea...

Beh, la notte è il momento in cui l'inconscio non è frenato dalla ragione e quindi si può esprimere liberamente portando alla luce desideri nascosti. Se è davvero così,  non voglio vedere questi miei desideri.

Per il resto cosa dire? Le giornate vanno, a volte meglio e a volte no.
Ma mercoledì scorso mi sono tolta un grande peso: ho parlato,  ho confessato cose che non mi riguardano ma nelle quali sono stata immischiata volontariamente da altre persone, a mia madre.
Ho dovuto parlare, non riuscivo più a tenere tutto quel peso dentro. E così ho anche tagliato i ponti con una persona che in passato era per me un vero e proprio punto di riferimento. Credevo di star da cani. Nella mia mente non pensavo nemmeno di poter arrivare ad aprire bocca su un argomento così delicato e invece l' ho fatto.
Dopo avere parlato invece mi sono sentita più leggera, eravamo nei casini si, ma un peso in meno dentro. Poi ho dato il ben servito a questa persona, tramite un messaggio.
Lo so, non è bello tramite un messaggio, ma era l'unico modo in quel momento. E dopo mi sono sentita ancora più libera. Per quanto bene voglio a quella persona l'ho dovuta allontanare per stare meglio e per crescere.
Infondo anche nella favola di Peter Pan, Wendi cresce.
E io sono cresciuta.
Ho realizzato di essere stata usata più volte come ancora di salvezza in situazioni abbastanza del cavolo, e ora che io non sono stata più disposta a farmi usare, quelle persone hanno cominciato a trattarmi davvero male.
Ho voluto dir fine a questo, sono stanca di apparire come quella che si fa in quattro per tutto e tutti e poi se la prende in quel bel posto ( scusate l' espressione ma è quello che meglio rappresenta la situazione).
Così sono passata come acida, stronza, insensibile pure.
Ma so che non è così, l' ho fatto per poter cominciare a vivere.
Sarà egoismo? Non lo so.
Però adesso mi sento più leggera.

mercoledì 13 agosto 2014

Quella LEI sono IO

Lei sorrideva sempre,
Lei aveva molti amici...
Lei riusciva sempre a strappare un sorriso a tutti, con quel suo sorriso dolce e quei suoi riccioli.
Lei amava lo sport, la musica, la lettura, il cinema.
Lei amava fare shopping, chiacchierare con le amiche, studiare all'ultimo minuto.
Lei era felice.
Poi un giorno cambiò.
Qualcosa o qualcuno la fece cambiare.
Lei aveva uno sguardo sempre velato dalla tristezza e perso nel vuoto.
Lei faticava a sorridere, non voleva più saperne di tutto e tutti.
Lei iniziò a dimagrire, a piangere, ad avere crisi d'ansia.
Lei iniziò a chiudersi in sè stessa come un riccio.
Lei smise di ascoltare musica, di leggere, di praticare sport, di guardare film.

Lei smise di esistere. Volle cancellarsi dalla faccia della terra.

Ma qualcuno la volle salvare.
La riportò nella realtà, quella che fa male.
Lei ricominciò a sopravvivere.
Lei ogni tanto adesso riesce a sorridere... ora ama i complimenti, ma non sa mai se sono veri o falsi.
Lei non esce molto, fa ancora a pugni con i suoi pensieri.
Lei vorrebbe iniziare a vivere ma ha paura.
Lei continua ad essere spaventata ma non chiede aiuto.

Quella Lei sono IO.

domenica 10 agosto 2014

Sto cercando qualcosa, ma non so cosa

In questi ultimi giorni mi sento con il morale a terra...
Sono troppo passiva è questo il punto.
Avevo finito la maturità, sentivo la vita nelle mie mani, avevo voglia di vivere.
E poi cosa è successo?
è come se qualcuno avesse spento l'interruttore del mio " entusiasmo".
Ero pronta ad uscire con gli amici, divertirmi, darmi alla vita mondana.
Ed invece ecco la solita me.
Mi scivola addosso tutto: emozioni, voglia di intraprendere qualcosa, voglia di divertirmi.
Faccio fatica a sorridere, devo sempre sforzarmi.
Vedo il tempo trascorrere e non riesco ad afferrarlo tra le mie mani, sono chiusa in mure che ho costruito con le mie stesse mani per proteggermi dalle insoddisfazioni della vita e dai fallimenti personali. Non sono in uno stato d' ozio ( se qualcuno pensa in questo modo), sono come persa in un'esistenza troppo stretta.
Leggo, ma me ne sto per conto mio, mangio, ma senza compagnia.
Dormo un po' di più la notte, più o meno cinque ore a notte, ma solo grazie ad un nuovo psicofarmaco che prendo; il mio corpo se ne sta già abituando e quindi non da più l' effetto dei giorni seguenti.
Forse è meglio così?
Tra venti giorni tornerò dalla psichiatra che mi segue all'ambulatorio... mi aveva dato due compiti: iniziare una psicoterapia e trovare un qualsiasi corso, che sia di latino, di disegno, di fotografia, di arti figurative, da portare avanti nei mesi successivi e che alla fine mi avesse lasciato un attestato utile per il futuro.
Ora sono passati dieci giorni, ho trovato una psicologa che lavora anche presso il centro per dca ma dista due ore e mezza da casa mia... potrei conttattarla perchè la conosco, ho il suo numero di cellulare, ma non trovo il coraggio e la forza.
Non ho ancora cercato nessuna informazione su corsi, c'è  troppo caos nella mia mente. Non posso arrivare al prossimo colloquio con la psichiatra e aver mancato a questi due compiti.
Devo darmi da fare, muovermi, togliermi da questo cavolo di stato, me lo ripeto tutti i giorni.
Non serve a niente piangere, non serve a niente incazzarsi. Devo progettare questo tempo che ho davanti, devo uscire da questa corazza.
Devo rompere questi muri.
Devo trovare un po' di forza.

mercoledì 6 agosto 2014

sono tra due angioletti e coperta da un' ombra

E ti accorgi che Lei non ti abbandona...
Sono sdraiata nel lettone con i miei nipotini, ho già parlato più volte di loro.
Sono coricata in mezzo ad un sincero affetto.
Il più piccolo, di tre anni, sta dormendo con il respiro profondo, è crollato dopo una mattinata di pieno gioco. Il più grande, che ha cinque anni, fa finta di dormire. Ogni tanto apre gli occhi e si intravede un piccolo sorriso sulle sue labbra mentre si sforza di tenere gli occhi chiusi.
In questa stanza c'è tanto amore. Ma non quello del mondo degli adulti, un po ' falso e occasionale,  è puro amore.
Mi trovo in mezzo a due angioletti, ma Lei non mi lascia.
Non riesco a staccare la spina, penso solo al cibo, a cosa ho mangiato, al mio corpo, alle mie forme.
Mi sento in colpa per non fare abbastanza movimento, prima almeno studiavo e bruciavo calorie, mentre adesso non ho più questa risorsa per tenere stabile il mio peso.
E così mi vedo enorme allo specchio. Sono io quella? Lo specchio riflette il dolore che si ha dentro.
Ma i miei occhi mentono. O forse no?
Sono davvero così in carne o è solo l' immagine distorta della mia mente?
Non mi è dato saperlo. Non so come sono. Ogni volta che devo uscire di casa mi cambio i vestiti quattro o cinque volte perché nulla va mai bene: quei pantaloni segnano troppo le cosce, gli altri stringono troppo, questi sono troppo attillati e la maglia mi segna la pancia.
Non ne posso più. Portatemi via di qua.

lunedì 4 agosto 2014

Dalla padella alla brace. Non ho più parole

E adesso vanno anche di moda le thinispiration.
Non bastavano i siti pro ana e pro mia, adesso per alimemtare ancora di più le fragili menti degli adolescenti e non, sul web compaiono immagini di ragazze notevolmente magre dove vengono messe in risalto le loro cosce con la frase " caviglie vicine cosce lontane".
Ragazze e ragazzi a che punto siamo arrivati?
Mi viene da mettere le mani nei miei corti e castani capelli .
Non erano abbastanza lunghe quelle lettere che incitavano al digiuno e al vomito autoindotto, adesso pure foto in quantità industriale che mostrano la magrezza. A mio parere le immagini influenzano ancor di più che le parole scritte. Mi sono infatti imbattuta in queste foto di ragazze e il primo pensiero che mi è saltato in mente è stato " c ***o è un corpo perfetto".
 Riconosco che non è sano questo mio pensiero, ma è nato dall' inconscio. Poi sono tornata a ragionare e vorrei dire una cosa. Tutte noi sappiamo cosa si cela dietro quelle foto, sappiamo che non raggiungeremo mai quella forma fisica perché il desiderio di diventare sempre più magre ad un certo punto prende il sopravvento. Ci vuole pochissimo tempo ad entrare nel tunnel dei dca e molto tempo per uscirne, molta forza di volontà. La società fa ancora troppa fatica a riconoscere i disturbi alimentari come un disagio... Tra alcune star di Hollywood è la moda, per altre persone pure. Alcune associazioni hanno iniziato a diffondere campagne contro i dca, ma la società non cambia. Non cambia la mentalità delle persone, non cambiano i pregiudizi, le etichette. Nonostante i vari sforzi si è sempre allo stesso identico punto. Ringrazio molto il fatto che quando mi sono ammalata non sono mai entrata in contatto con i siti pro ana, pro mia e le thinispiration. Questi mandano dei messaggi forti e diretti, influenzano la vita di troppe persone. Ne sono rimasta tramortita pure io, non oso immaginare chi è solo all' inizio di questo calvario o chi lo sta affrontando nel pieno.
 Però vi prego, staccatevi da quelle foto, da quelle parole, da quelle promesse di magrezza... Salvate la vostra vita perché siete ancora in tempo. Lo dico col cuore.