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mercoledì 31 luglio 2013

Welcome! un nuovo capitolo....

Voglio
incominciare, una nuova storia...
Voglio voltare pagina e provare ad abbandonare piano piano quello che è stato il mio passato...
È come immaginare una pagina bianca, pronta da scrivere...la immagino COLORATA, disegnata, con qualche scarabocchio e pasticcio dovuto all 'IMPERFEZIONE.
Vorrei tanto cambiare, in meglio ovvio, e ci voglio provare....forse in questo periodo avevo perso un po' della mia grinta,  ma come ero una tigre nella pallavolo, vorrei esserlo anche nella vita.
Quindi ecco l'inizio di un nuovo capitolo della mia vita. Non c'è un riassunto e una prefazione, tutto andrà come dovrà andare...ci vogliono un po' di ingredienti rari da trovare e tirare fuori: coraggio, testardaggine, motivazione, sforzi e anche qualche caduta in previsione,  proprio perché fanno parte del cammino, della vita....ah e poi ci vuole un poco di sorriso abbozzato sul viso...e i colori nella vita. Soprattutto,  indispensabile,  ci vuole la VITA. VITA.VITA. e ancora VITA.
Ci provo, non ho niente da perdere, posso solo costruire qualcosa di nuovo, infondo ho soltanto le fondamenta per creare qualcosa, tutto è ancora precario nelle mie giornate.

"Arriverà la fine, ma non sarà la fine"....e se fosse un inizio?

Vi abbraccio forte

martedì 30 luglio 2013

change :)

Eccomi in viaggio...
Scusate per la mia assenza di ieri, la salute non giova dalla mia parte... non sono stata molto bene in questi ultimi giorni...
Ma oggi sono in viaggio per Torino, perché avevo l'appuntamento con la psichiatra, appuntamento lampo ovvio! Cosa vuoi di più?
Meno male che tra una settimana inizio ad andare da uno psichiatra privato. È l'unico modo per farsi seguire decentemente credo...

Direi "woman in change" ...sto cambiando alcune cose...prima di tutto per il mio aspetto mi sono comperata delle bellissime scarpe decoltè fucsia alte; non so quante volte le metterò ma era uno sfizio che volevo togliermi...
E poi sono andata a comprare un po' di trucchi...sapete io ho la mania del make up, e truccarmi mi rilassa moltissimo.  Non per questo ogni mattina impiego circa un quarto d'ora per truccarmi, e punto molto sugli occhi...è per me una sorta di manifestazione del volermi bene, è un momento tutto mio che mi dedico...allora ho comprato delle matite per gli occhi e il mio primo rossetto! Ahahha già prima non mettevo mai rossetti, a mala pena il lucidalabbra.  Allora sono andata su un colore molto tenue e luccicante,  ma come inizio può bastare...

E adesso mi aspettano altre cose, altri cambiamenti. E devo anche sforzarmi di cambiare dentro, di provare a stare meglio.
Vi abbraccio
Scusate questo mio post da adolescente...ma è quello che ho nella testa oggi :)

domenica 28 luglio 2013

nuovamente obiettivi! ??!

Passa il tempo, e mi accorgo che ci sono veramente molte persone che tengono a me, alla Fabiana di adesso...forse ci tenevano anche prima,  ma ero io a non rendermene conto...
Non parlo solo di  membri legati alla famiglia,  ma estendo il mio discorso a molte altre persone che mi circondano,  e che io ho la fortuna di frequentare.  Ecco, loro mi vogliono bene così per quella che sono, e invece sono io a non riuscire ad amarmi.
Forse voglio attuare un cambiamento radicale sul mio aspetto fisico, proprio per cercare di accettarmi. Sembrerà una cavolata,  ma ho tantissima voglia di cambiare alcune mie caratteristiche fisiche, dagli occhi ai capelli, dal modo di vestire al l'atteggiamento.
Non riesco a trovarmi, mi sono persa negli anni più importanti per l'affermazione di una persona,  e non so nemmeno rispondere alla domanda "chi sono? "? Non lo so.
Come Alice nel paese delle meraviglie,  ho vissuto per anni in un mondo surreale,  tutto mio, difficile da spiegare. Fatto di cose buone,  ma anche di cose inquietanti e incomprensibili. Da questo mondo non vero,  volevo scappare, ma dall'altra parte ero attratta dalla sua magia e bellezza che mi davano controllo....

Adesso che ho dato l'esame di teoria per la patente, vorrei pormi degli obiettivi, per cambiare piccole cose quotidiane che non mi piacciono del mio stile di vita attuale...non aspettatevi grandi cose,  perché è  meglio, secondo me, concentrarsi su pochi e piccoli obiettivi, per poi giungere a qualcosa di più faticoso e grande...
Detto ciò i miei obiettivi sono:

  • Ricominciare ad amare la lettura....io vado pazza per i libri, leggevo di tutto, dai romanzi ai thriller,  senza alcun problema. Sono cresciuta con la saga di Harry Potter, e grazie a quella ho compreso la mia passione per la lettura.  Ho molti libri che mi aspettano.... Le ragazze di Kaboul, La psichiatra,  Il libro della grande storia dell'arte, Ti ricordi di me?, Madame Bovary, la fattoria degli animali, L'ultima canzone....
  • Iniziare a guardare gli appunti scolastici per il prossimo anno, in modo da non arrivare a settembre senza la minima idea di cosa mi aspetterà come programma...
  • Cercare di stare calma anche quando la mia insonnia non mi permette di dormire, e non andare in panico perché purtroppo non aiuta molto.

Ecco i miei obiettivi.  Sembrano cavolate lo so, sono pochi, ma per me sono già tante cose...spero di farcela,  piano piano....
Devo cambiare qualcosa della mia vita,  il punto sta nel cosa.
Vi abbraccio forte 

sabato 27 luglio 2013

coricata nel prato verde

Eccomi quà, combattuta tra la voglia di passare una giornata a fare niente, e quella voce che mi dice "alzati e muoviti. Non devi stare troppo ferma, un po' di movimento ci vuole"....ehm si è Lei.
Potrei coricarmi nel prato davanti casa mia, sentire l'erba fresca accarezzarmi la pelle, stare all'ombra della pianta di noci ad ascoltare il canto continuo delle cicale,  mischiato a qualche canto degli uccellini. Sarei in mezzo al verde e a quei fiori lilla e rosa che mia mamma coltiva con cura e passione....potrei restare a guardare il cielo azzurro che mi sovrasta e vedere le nuvole bianche muoversi,  passare sopra di me per poi andarsene chissà dove.
Vorrei essere anche io una nuvola, essere leggera e volare in quel cielo, a volte azzurro e a volte blu...non avere una meta ma vagare, senza sapere cosa mi aspetterà,  dove andrò e cosa farò.
Sarebbe bello lasciare questo posto, partire, e andarmene, senza pianificare niente. Per ritrovarmi poi in un luogo sconosciuto, alla ricerca di un posto dove passare la notte, dove mangiare,  dove divertirmi, dove vivere.  Un luogo ci sarà,  un luogo dove starò meglio.
Ma ora non è il momento di sognare, mi aspettano ancora molte cose....devi finire la scuola,  migliorare la mia salute, prendere la patente, rafforzare la persona che sono....e poi non mi fermerà più nessuno. Spaccherò il mondo.
Ho voglia di vivere, godermi questa cavolo di vita che va avanti anche se io non riesco   a starle dietro....

E adesso con la testa sul collo, vado a fare due pulizie nella mia stanza, magari faccio anche le pulizie in casa...
Ritorno nella realtà.
Buon pomeriggio

venerdì 26 luglio 2013

Arrivo io e sconvolgo la situazione

Non ho ancora detto a mio padre del tatuaggio che andrò a farmi il primo agosto...
Ho paura che me lo vieti.
Lo so, sono maggiorenne, il tatuaggio me lo pago con i soldi che guadagno con il lavoro al bar , e il corpo è pure mio, quindi penso di potermi fare un tatuaggio, che è anche simbolo di rinascita per me...
Però nella mia famiglia c'è sempre stata molta calma...ovvero, le mie sorelle non hanno mai avuto l'idea o chiesto il permesso di farsi un tatuaggio o i secondi buchi alle orecchie...e poi arrivo io...
Io che ho voluto farmi i secondi buchi alle orecchie , e poi anche i terzi. Io che ho voluto farmi il percing all'orecchio che poi non è guarito, e io, testa dura, l'ho rifatto una seconda volta e di nuovo mi ha fatto tanta infezione e così ho dovuto rinunciare nuovamente.
Arrivo io con il percing sul naso, e con il progetto di farmi anche i quarti buchi alle orecchie, il tatuaggio, e i capelli rossi...
Arrivo io che voglio sconvolgere la quiete e la troppa perfezione della mia famiglia, e molte persone hanno storto il naso davanti a questo.
Arrivo io. Il contrario delle mie sorelle...le vedevo perfette...ottimi voti a scuola, hanno fatto l'università, erano ragazze calme , non si sono mai impuntate con il cibo. E io, pecora nera, ottimi voti a scuola sì, ma nemmeno desiderati, solo guidata dal dover prendere buone valutazioni, e alla fine ho rinunciato ad un anno di scuola...e non ho la minima idea di andare all'università...io affetta da dca, io con mille problemi e attacchi di ansia. Io che faccio fatica ad uscire, che mi compro troppi vestiti, che mi ero fatta alcuni rasta ( che mi stavano pure da dio con i miei capelli ricci!!).
Arrivo io e sconvolgo la situazione.

giovedì 25 luglio 2013

Lei è lei, io sono io

Come ho accennato ieri, ho passato l'esame di teoria della patente.
Ero piuttosto spaventata e agitata, avevo già in testa l'idea che sarei potuta essere bocciata, anche perchè nei quiz ero insicura...
Ansia a mille, mal di stomaco...ma alla fine sono riuscita a passare questo maledetto esame. Era una prova per me, perchè significava anche essere valutata su qualcosa, un po' come a scuola quando si fanno interrogazioni e verifiche, ma questa volta era un esame...ed era da tanto tempo che non venivo valutata per qualcosa che avevo studiato. Comunque mi sono tolta un peso davvero grande.

Nei giorni precedenti ho raccontato le mie crisi, le mie paure, le mie cadute, i miei stati d'animo...post con ripetizioni su calorie, specchio, corpo, cosce, ingrassare, sottovalutazione di me stessa, paura dei cambiamenti, voglia di dimagrire, un peso da voler raggiungere...Ecco, vorrei ripartire da quì. Mettere una croce sopra, rimboccarmi le maniche e ricominciare a precorrere quella strada, sulla quale ho trovato un masso davvero molto grande e imponente che per giorni mi ha bloccata e mi ha creato ansia...
Forse è servito per farmi capire che devo trovare ancora la vera Fabiana...bene; so che mi piace ballare, so che sforzandomi posso uscire con gli amici e stare in un contesto sociale...so che posso ancora sostenere verifiche o interrogazioni e non sono una buona a nulla...
E per iniziare questo cambiamento, giovedì primo agosto, vado a farmi tatuare quella famosa libellula, dietro sul collo...
Questo è il mio inizio, una rinascita. Qualcosa di positivo spero, cambiamenti, avvenimenti , comportamenti diversi da  quelli avvenuti e attuati fino ad ora.
Cambiamenti. Quelli che ci fanno paura. 
Ci voglio provare. Al massimo cadrò e mi sbuccerò, ma non andrò indietro. Non più.
In questi giorni ho capito quanto posso resistere a Lei, pur essendo tentata ogni minuto dai suoi consigli e pensieri. Posso vivere nonostante le sue ossessioni che mi ripete nella testa, nonostante i sensi di colpa che mi fa venire per ogni cosa che faccio e mangio, o che non faccio ( ad esempio abbastanza movimento).
Io sono io.
Lei è Lei.
Noi non siamo insieme, ci siamo sì, siamo vicine, ma non troppo....

Take a smile

mercoledì 24 luglio 2013

Siamo tutti guerrieri

" Ogni guerriero della luce ha avuto paura di affrontare un combattimento.
Ogni guerriero della luce ha tradito e mentito in passato.
Ogni guerriero della luce ha imboccato un cammino che non era il suo.
Ogni guerriero della luce ha sofferto per cose prive di speranza.
Ogni guerriero della luce ha pensato di non essere un guerriero della luce.
Ogni guerriero della luce ha mancato ai suoi doveri spirituali.
Ogni guerriero della luce ha detto "sì" quando avrebbe voluto dire "no".
Ogni guerriero della luce ha ferito qualcuno che amava.
Perciò è un guerriero della luce: perchè ha passato queste esperienze, e non ha perduto la speranza di essere migliore".

Sono stata attratta da questa pagina, come lo sono le api dal miele...
Tutte noi siamo delle guerriere della luce, basta riflettere bene...
Tutte abbiamo o stiamo affrontando un combattimento, una battaglia, importante e che ci fa onore...vogliamo abbattere quella bestia del nostro dca, vogliamo imparare a stare meglio, sperando di conquistare una parte della vita che si è sfuggita dalle mani...e portiamo le cicatrici di questo combattimento, dentro e fuori di noi.
Abbiamo mentito in passato sì, a noi stesse e alle persone alle quali vogliamo bene. Ma non sapevamo a cosa ci avrebbe portato...in parte lo immaginavamo ma pensavamo di essere immuni alla malattia...
Abbiamo imboccato un cammino sbagliato, strade sbagliate, che ci hanno portato a toccare il fondo, a camminare sulla punta del rasoio...ci hanno portato in luoghi che nemmeno noi conoscevamo, dentro di noi...e ancora a volte questa strada sbagliata ci abbaglia e noi ci cadiamo, ma solo per un breve periodo perchè poi ci rialziamo e combattiamo di nuovo.
Molte volte ci siamo sottovalutate, e lo facciamo tutt'ora...non riconosciamo le nostre qualità, i nostri pregi , le nostre buone caratteristiche...molte volte ci siamo date delle fallite.
Non siamo mai capaci a dire di no, per paura di deludere le persone a noi care...e allora prevalgono i si, mettendo al secondo posto la nostra persona e la nostra volontà.
E se ci pensate abbiamo ferito qualcuno che amavamo, dal ragazzo alla famiglia, a causa del nostro comportamento...
Se non avessimo passato tutte queste fasi, allora  adesso non saremmo quì a sostenerci a vicenda per migliorare, per scorgere un po' di luce dalle tenebre della malattia, per aprire il nostro cuore e la nostra mente alla vita, per eliminare quel dolore che da anni ci portiamo dentro e sulle spalle...
Siamo guerriere della luce. Punto e basta.


Ps. Ragazze ho passato l esame! Non mi sembra vero!;)

martedì 23 luglio 2013

una fuga

Ciao ragazze, grazie per i commenti che mi avete lasciato ieri...siete dei tesori davvero, appena riesco rispondo a tutte...

La mia nemica è tornata all'attacco.
Siamo io e lei sul ring...ha già fatto la prima mossa, e io questa mattina ho ripetuto le sue parole a mia madre...le ho confessato che non mi dispiacerebbe perdere uno o due chili, mi accontenterei di quelli. Sempre al limite, sempre sul filo del rasoio...
Lei mi ha detto di non farlo, perché già adesso secondo lei sono al limite, di non buttarmi via così,  perché se no non sarei più una bella ragazza se perdessi ancora chili...
Ma non è questione di estetica, lo sapete. Ad un certo punto non importa più la magrezza...inizia a essere importante quel peso x che si vuole raggiungere, quel peso dove credi di poterti fermare, quel peso che pensi ti faccia stare meglio.
Ho davanti a me la malattia, ma non ho ancora ceduto ai suoi colpi. Mi ha tentata tante, troppe volte, in questi giorni,  ma io ho proseguito per la mia strada, tra pianti, inciampi, cadute e botte.
Dentro urlo, mi insulto,  vorrei essere diversa... da fuori sono sorridente, muta davanti a questi miei pensieri malsani...
Mi sento ancorata, tenuta stretta dalla malattia. Mi divincolo, mi sforzo, sto male...e mi chiedo stavo più male l'anno scorso o ora?
Ho fatto passi in avanti si,  ma la mia testa, quella, come sta adesso?
Che confusione.
E domani ho l esame di teoria per la  patente...
Vorrei che il tempo non andasse più avanti...forse è scappare questo.
Si voglio scappare.
Da tutto questo.

lunedì 22 luglio 2013

i continui paragoni

Ore passate su internet a navigare alla ricerca di qualche centro, anche privato, nella regione Piemonte, per la cura dei dca.
Non c'è niente da fare, a torino non riesco più a trovarmi bene...e io mi sento sola in tutto questo.
Comunque non ne ho trovate nessuna di nuova, solo una comunità vicino a dove abito, ma è una comunità dove bisogna stare come minimo 36 mesi... forse se non avessi un anno di scuola da fare, deciderei quasi di provare a guarire. Perché in questi giorni ho perso la speranza,  mentalmente il cibo è ritornato a essere un chiodo fisso, tentata da esso in tutti i sensi...
Ieri sono crollata davanti a mia mamma, preoccupata per la mia continua pressione bassa...74 e 48 ieri, 81 e 52 venerdì scorso, 74 e 47 giovedì scorso...e i battiti sempre tra 80 e 90...che dire?
Lei mi supplica di mangiare di più,  di mangiare cose che mi facciano salire la pressione,  tipo cioccolato o usare zucchero nel caffè e tisana, iniziare a usare l'olio...e io ieri sono scoppiata a piangere perché ho messo la punta di un cucchiaino di zucchero nel caffè.  Piangevo come una bambina, continuavo a dirle che è difficile, che mi sento tornare indietro, che non ce la faccio. Le ho urlato quanto è straziante guardarsi allo specchio e non potersi mai vedere come si è realmente,  è una tortura. Mi vedo sproporzionata, le gambe grandi e il sedere pure...la pancia gonfia.
Vedo un mostro.
E poi, appena vedo Una ragazza con il fisico invidiabile, inizio a chiedere a mia mamma "lei è più magra di me vero? Guarda che cosce piccole che ha...vorrei essere così".
E lei mi risponde che ognuno è com'è.
È vero, ma non riesco ancora ad accettarlo, ad accettarmi...

domenica 21 luglio 2013

Scatenata in pista!

Ieri sera sono uscita...è il secondo sabato di fila che esco il sabato sera...yeah!!!!
Sono andata a ballare alla festa di un paese vicino al mio, era la festa della birra...
Festa a dir poco fantastica, soprattutto per la compagnia e per la musica...
Mi è venuta a prendere a casa la mia amica S., , più volte ho parlato di lei e dell'enorme pazienza che ha nei miei confronti...è stata tenerissima ieri quando mi ha detto che qualsiasi cosa mi avrebbe dato fastidio o mi avrebbe fatti sentire in imbarazzo, di dirglielo senza nessun problema...
Ieri fisicamente non mi vedevo molto bene, allora ho optato per un paio di pantaloni neri attillati e una t shirt verde acqua, come gli orecchini e il trucco...niente tacchi, solo ballerine...
Si è aggiunta a noi un'altra ragazza, S., che balla l'hip hop fantasticamente, ed è stata anche lei gentilissima e di buona compagnia, mi sono divertita molto anche grazie a lei.
Quando mi sono buttata in pista ero un po' imbarazzata, non ballavo molto, mi limitavo a dondolare da un piede all'altro...ma poi quando la band ha iniziato a suonare canzoni dei Green Day e dei Blink 182 mi sono illuminata e ho iniziato a scatenarmi...saltavo come una pazza, presa dalla musica e cantavo a squarcia gola...non mi importava di essere vista da tante persone, non mi importava di essere proprio davanti al palco, tutto intorno a me si era come dissolto; c'ero io, la musica , S. e S....
Ho ballato dalle dieci e mezza fino all'una e mezza e non ero nemmeno stanca.
Cavolo devo dire che mi sono divertita, anche se sta mattina alle sette ero già sveglia e adesso c'è stanchezza...ma sono stra contenta per ieri sera.
Grazie ragazze

Un abbraccio
Per una volta qualcosa di positivo ve lo lascio anche io :)

sabato 20 luglio 2013

la vera soddisfazione

Alcuni giorni fa pensavo..."basta poco per tornare indietro. Con il lavoro al bar e l'estate potrei tornare a essere magra, perché poi con la scuola sarà difficile ritornare magra e perdere peso". Ci ho pensato si, e a dirvi il vero per quasi un giorno ed ero sulla strada di ricominciare a restringere...poi sono bastate alcune parole di una persona conosciuta da poco e il suo gesto di regalarmi un braccialetto, a farmi capire che forse posso essere amata e apprezzata anche se ho questo peso.
Non è stato facile dire di no a quella tentazione.  Una tentazione si, che per quanto sia cattiva e malvagia, attrae, non so il perché.  Se una persona sa che un qualcosa fa male ed è pericoloso, perché avvicinarsi? Non me lo so spiegare , so solo che ora sento la malattia più vicina a me, anche se per ora non ho avuto comportamenti disfunzionali.
E poi ho pensato che inizia la scuola, e se io perdessi peso ci sarebbero diverse possibilità,  e sicuramente non gioverebbero all'anno scolastico. E questo maledetto diploma devo prenderlo,  voglio uscire da quella cavolo di scuola, prendere sto cavolo di diploma che nella vita non mi servirà probabilmente a niente, e andare a fare ciò che davvero mi piace, qualcosa che mi dia soddisfazione, felicità,  che mi faccia sentire libera.
Perché le soddisfazioni che la vita da sono poche,  almeno, io ne ho avute pochissime per ora...ma se si fa un qualcosa che ti piace, lo si fa con amore e pazienza, alla fine lo si farà bene.
Non sapete che soddisfazione mi ha dato una cliente al bar.  Dopo pranzo al tavolino ha preso un caffè e glielo avevo fatto io. Quando ha pagato alla cassa ha fatto i complimenti per il caffè e mi ha chiesto di fargliene ancora uno al bancone perché era davvero troppo buono.
Ho toccato il cielo con un dito.
Questa è stata una soddisfazione,  essere apprezzati per qualcosa che si è fatto.
Un momento di pensieri malsani...aspetto che se ne vadano via, magari li aiuto con qualche calcio.
Ce la devo fare!
Un abbraccio

venerdì 19 luglio 2013

parole su parole

Emozioni di oggi : presa per i fondelli, sottovalutata, nervosa e irritata.
Adesso vi spiego il perché.
Io non ho mai avuto buoni rapporti con l'ambulatorio di Torino per i dca, fin dalla prima visita quando decisero che non ero un caso così grave da sottopormi all'iter degli incontri a triage...
Comunque finito il dh, avevo parlato molto con la dottoressa responsabile del dh di questa cosa dicendo anche di aver il timore che sarebbe tornato tutto come prima...lei mi aveva rassicurata dicendomi che in ambulatorio mi sarei trovata bene, sarei stata seguita bene da ottime persone, che non sarei stata sola e quindi di fidarmi.
Ecco...mi sono fidata. Ma questa fiducia è già svanita.
Io dico...nemmeno quando non ero ritenuta un caso grave vedevo la dietista una volta al mese o cinque settimane...e adesso? Ho scoperto che sto ben due mesi senza un supporto dietistico e sei settimane senza uno psichiatrico. Grande! Ecco cosa vuol dire non essere soli, forse vuol dire essere soli come un cane?
Mi sento presa in giro, sottovalutata come paziente, quasi non avessi più un problema, mentre io dentro di me aspetto sempre una visita per poter parlare liberamente di tutto ciò che mi spaventa.
E poi si sa che ho la glicemia bassa e la pressione pure, e la nutrizionista che fa? Non mi fa fare nemmeno gli esami del sangue, dei controlli,  niente, anzi non fissa nemmeno più un appuntamento con me.
Mi fanno proprio irritare.
Che schifo.
Uffa voglio trovare un centro che segua seriamente i propri pazienti.
Mi viene da piangere,  mi sono lasciata incantare dalle promesse e parole dei medici, che alla fine, erano solo cavolate.
Grande Faby.
Phuf

giovedì 18 luglio 2013

Ho messo via...

Ieri mi sono dedicata alle pulizie...sapete tra un quiz e l'altro, ogni tanto bisogna staccare...(sta arrivando il 24 mamma mia che ansia, non ci devo pensare!!!)...
comunque ho fatto piazza pulita nella mia stanza e ho eliminato:

  • agendine che contenevano il nome di alimenti e prodotti dolciari, con annotati vicino i grassi, i grassi saturi e le calorie. L'anno scorso giravo su internet e mi annotavo tutte queste cose, a volte ripetute in diverse pagine, perchè magari due settimane dopo ero ritornata sullo stesso sito e mi ero risegnata lo stesso alimento e gli stessi valori nutrizionali, pur sapendo si averlo già annotato, ma tra me pensavo " scriverlo una volta in più non fa male..." Ebbene quelle sono finite nel cestino della carta e li rimangono.
  • i miei diari alimentari...quelli non li ho buttati, ma imballati in uno scatolone e portati in soffitta e li staranno per un po ' di tempo, per ora non riesco a staccarmene. E' già difficile non segnare più quello che mangio, ma sapete, in un certo senso è liberatorio, e riesco a seguire più il " cosa vorrei mangiare" e non il " cosa devo mangiare"...mi spiego meglio : se prima avevo il tic che dovevo variare ogni giorno gli alimenti, adesso se in una settimana mangio due o tre volte lo stesso alimento perchè mi piace e mi fa piacere non me ne faccio un problema, anzi, è successo che poi non ho più toccato quell'alimento per giorni e giorni.
  • ho nascosto leggermente la bilancia dalla mia vista, ovvero ora, entrando nella stanza , non la vedo più... non perchè voglio pesarmi o ne sono tentata, solo perchè mi fa tornare in mente brutti momenti passati in bilico toccando il fondo più nero 
  • ho tolto dalla mia stanza il libro " La bibbia delle calorie" per me quasi santa negli ultimi anni, dove vi erano anche ricette dietetiche, calcolate le calorie per porzione dell'alimento cucinato ecc...

Come mi sento ora?
Normale, come prima. Forse con un peso in meno, come quando ho consegnato le merendine che tenevo nascoste a mia mamma...
Ho tolto una parte di me.

mercoledì 17 luglio 2013

L'allontanamento dalla famiglia

Vorrei esporre la mia idea, su quanto sia utile il ricovero per dca legato all'allontanamento dalla famiglia.
Secondo me, una parte del lavoro che si compie in ricovero è anche legato a questo aspetto: si rompe una routine quotidiana malsana, a volte con emozioni molto forti legate al rapporto con la propria famiglia che portavano ad un comportamento disfunzionale. Quindi in un certo senso, è sano allontanare il soggetto dalla propria casa e dalla propria famiglia...
A volte fa male, io in primis ho sofferto molto, quando sono stata ricoverata, per il fatto di non poter vedere mia madre, mio padre, mia sorella e i miei nipotini sovente...stavo male durante il giorno, ero sempre triste, ma questo ha anche permesso di lavorare sulle dinamiche famigliari, sulle mie emozioni legate ad essa, a volte ero arrabbiata, altre volte malinconica...
però è proprio in quel periodo che ho capito che era ora di sviluppare una sorta di indipendenza, soprattutto da mia madre, perchè io ero sempre alla ricerca di un suo consiglio o di una sua approvazione...classico esempio: se dovevo andare a comprare una maglietta non andavo con una mia amica ma con mia madre per sentire il suo parere, se mi stava bene o no. Anche quando dovevo uscire di casa e mi facevo "bella", poi le chiedevo se secondo lei andavo bene o no.
Ecco, a volte ci può essere un rapporto malsano di simbiosi con una delle figure famigliari, mentre altre volte si è in perenne contrasto con queste figure, perchè si vedono come un muro, che non capisce, non parla, non esprime sentimenti e incoraggiamenti...non ci si sente compresi nella propria malattia, a volte viene visto come un capriccio e basta.
In molti casi di dca, la famiglia ha a che fare con le cause del sorgere del malessere, e quindi fino a quando non si impara a vederla con occhi diversi, quasi da persone sterne ad essa, non si possono individuare queste cause...
io le ho individuate??
alcune forse si, ma piccole incomprensioni...penso ci sia qualcosa di più grande

martedì 16 luglio 2013

Rieccomi a cadere nello stesso punto

Ho la pancia che brontola...ho fame, eppure ho appena finito di mangiare.
Ecco io odio questi giorni, giorni in cui mangerei il mondo...ci sono giorni in cui il mio schema mi sazia abbastanza,  e altri in cui vorrei mangiare quasi il doppio.
Forse è perché sono nervosa si, lo sono.  Mercoledì prossimo ho l'esame di teoria per la patente. Faccio in media 3 errori a scheda, e il massimo concesso è 4...
Ho paura di essere bocciata, ho paura di fallire.
Io devo passare l esame, , io devo essere idonea, io devo prendere il foglio rosa...almeno qualcosa nella mia vita devo concluderla.
Mi sento inutile...cosa ho concluso in questi tempi?
Niente di niente.
Niente a scuola,  niente nella vita sentimentale,  nessun miglioramento della mia alimentazione. Fallita.
Mi sento di aver fallito in tutti i fronti, e non voglio fallire anche all'esame. È troppo importante per me.
Dovrà essere perfetto.
Ecco che cado ...perfetto, come i voti che prendevo a scuola.  Pretendo da me la perfezione,  ancora, in molte cose se non in tutte.
L'"ottima Fabiana", così mi chiamava  il mio professore di latino dei primi due anni di liceo...già ottima. È un grande aggettivo, difficile da portare, come quello di perfetta.

Comunque, parlando con mia madre, e con il suggerimento di una mia professoressa, penso che inizierò a farmi seguire da una psichiatra privatamente....perché il sostegno che mi offre il centro di Torino non mi soddisfa,  ho un colloquio fulmine una volta ogni cinque settimane....e invece avrei bisogno, oltre alla psicologa, di un'altra figura, appunto quella psichiatrica.
Oggi chiamerò per prendere appuntamento
Speriamo bene...

Un abbraccio

lunedì 15 luglio 2013

reagire, reagire, reagireeee

come avevo detto, vi avrei tenuti aggiornati sul mio tentativo di portare un'amicizia sbagliata ad una sana...ma a causa di eventi e parole, ciò non è andato come credevo...
venerdì sera, all'ora di cena, mio padre è salito in casa per mangiare, e mi ha detto che aveva visto la mia amica A., e che lei le aveva detto di ridarmi indietro questo...in una borsa c'era il beauty e gli asciugamani che lei mi aveva ricavato e che da anni teneva a casa sua, in modo che tutte le volte che andavo là non dovevo portarmi troppe cose, e mi aveva procurato uno spazio anche nell'armadio per le mie cose...era una cosa molto simbolica per entrambe.
Quando ho visto quelle cose, sono scoppiata in lacrime... ho pianto per due ore consecutive, come una bambina, rimanendo quasi senza fiato. Se avevo un po' di fame, mi era scappata tutta...il mio stomaco si è chiuso all'istante, era un colpo troppo duro per me.
Era per noi due una cosa simbolica: avevo un posto a casa sua, un rifugio dove andare quando c'era qualcosa che non andava, quando avevo bisogno di staccare la spina...e invece ora non esiste più.
Ci siamo sentite per telefono, io e A, e abbiamo deciso che ne parleremo a voce, solo io e lei, con calma...
Sono stata molto male per questo episodio... un punto di riferimento per me una volta così saldo, mi ha tirato una mazzata...

Tolto questo, sabato sera, per pensare poco a tutto ciò che è accaduto, sono uscita...già! avete letto bene! prima si era programmato un aperitivo, poi alla fine abbiamo fatto un giro per la città e chiacchierato seduti al bar in una delle piazze principali della città. E sono stata contenta...in realtà fino a mezz'ora prima continuavo a ripetere a mia mamma che non volevo uscire, che ero stanca, che non ne avevo voglia...e invece alla fine mi sono fatta carina, due foto, e poi sono uscita, ed è andata bene! tornata a casa tardi ma subito addormentata, non mi sembra vero...

Vi abbraccio






ps: vi lascio due mie foto prima di uscire di casa sabato sera

domenica 14 luglio 2013

Vedo una ragazza...

Guardo la mia immagine allo specchio...
vedo una ragazza
con le unghie mangiate a causa dell'insicurezza, del nervoso, dell'ansia, della paura...
con gli occhi di un colore che non è il proprio, perchè non accetta nemmeno i suoi  occhi castano chiari, e li maschera con lenti a contatto azzurre o grigie
con quegli occhi, persi nel vuoto perchè la mente frulla... vorrebbe essere libera ma non riesce a prendere il volo e andarsene dalle macerie che la sotterrano...macerie che bruciano, che pungono, che fanno male secondo dopo secondo. Momenti indimenticabili per il dolore, per la nostalgia...
macerie nere, rosse e grigie...
il viso contorto in una smorfia... causata da più motivi; dall'immagine corporea che lo specchio rimanda, da quel grasso che io stessa posso toccare con le mie mani, dalla voglia di mangiare qualcosa di buono ma non essere capace a concederselo...non volersi concedere qualcosa che forse la farebbe stare bene, o forse significherebbe che è una fallita perchè non ha la forza di tenersi davanti al cibo, e non ha la forza di mantenere quel peso sotto al range di normopeso.
Vedo una ragazza, una volta sorridente, invece adesso ha il viso solcato dalle occhiaie...troppi pensieri per dormire la notte, la notte dovrebbe essere proficua...perchè dormire? è tempo perso. Ma intanto qualche ora di sonno non dispiacerebbe, solo per far riposare i neuroni già fusi di per sè.
Vedo una ragazza che vuol essere carina, che compra mille vestitini e magliette carine per uscire con le amiche, e poi non si fa sentire da loro e sta rintanata in casa...l'armadio colleziona indumenti belli e nuovi, ancora con l'etichetta, e non si sa quando saranno indossati.
Vedo una ragazza che vuole ricominciare a vivere, ma ha tanta paura, paura del vuoto, di cosa avrà davanti, verso cosa andrà incontro.
Oggi ho paura.

venerdì 12 luglio 2013

il cordone ombelicale

Ciao a tutti...
ieri ho saltato scuola guida, non mi sentivo di andare. Ero troppo stanca fisicamente, facevo fatica a camminare. Questo caldo mi sta facendo faticare più del solito mannaggia...


Un po' di tempo fa , avevo scritto un post che parlava dei rapporti di dipendenza che creo con le persone alle quali mi lego...e volevo romperne uno di questo. Non rompere l'amicizia, ma renderla sana per entrambe le parti...
Ecco, ci sto provando, e visto che  un po' soffro, secondo me la cosa sta andando a buon fine.
Nel senso che con questa persona mi sentivo molto in obbligo di mandarle messaggi, ai quali lei rispondeva sì, ma a volte se non rispondeva andavo in crisi pensando di aver fatto qualcosa di sbagliato nei suoi confronti, o aver detto qualcosa che non dovevo. E così iniziavo a impanicarmi, andare in crisi ecc...
Adesso con lei sto mandando pochissimi messaggi, due al giorno, in cui non parlo mai di come sto o cosa faccio, mi limito a chiederle se sta bene e augurarle buona giornata...
è difficilissimo, visto che una volta lei era il mio punto di riferimento per un sacco di cose, e le voglio veramente bene come se fosse una sorella. Ma ultimamente sentivo che le cose non andavano, che molte cose non erano dette, e io stessa non riuscivo più a essere me stessa in sua presenza, indossavo una maschera anche con lei...
Davanti a questo mio "risparmio di messaggi", mi sento molto messa da parte da lei...sabato che l'ho vista, volevo solo fare due chiacchiere, ma lei non ha voluto, o meglio non me lo permetteva perchè o parlava con altri, o si impegnava con dei lavoretti...e così io come una fessa stavo in piedi, aspettando un momento per fare due parole, così tanto per sapere come andava.
Forse stiamo soffrendo tutte e due?
o forse è solo una mia impressione. Magari è il suo modo di reagire davanti al fatto che sto prendendo le distanze...lo faccio per il mio di bene, ma anche per il suo...
Vi terrò aggiornati...

giovedì 11 luglio 2013

quell'azzurro, mi ha fregata!

Sono tre giorni che non tengo il diario alimentare. È difficile,  la mia testa si ripete come un ritornello ciò che ho mangiato negli ultimi tre giorni, per ricordarlo, per memorizzarlo. È assillante quella voce, che mi dice che devo scrivere cosa mangio... e quella stessa voce che ieri mi ha fatta sentire a disagio e che mi ha portato a vergognarmi del mio corpo...
Avevo deciso di mettermi un paio di short che avevo comprato quando ero esaltata dal fatto di essere dimagrita così tanto; sono davvero cortissimi e alla fine non li ho mai indossati. Ieri ho aperto l'armadio e li ho visti. Quell'azzurro acceso mi ha colpita, volevo essere un po' colorata. Li ho messi e sono uscita per andare a scuola guida.
Quando sono salita sul pullman ho iniziato ad osservare le mie cosce; non vedendole coperte erano enormi, quando camminavano il grasso traballava in quà e di là, mi sentivo molle, fatta di grasso e basta. Quelle cosce erano orrende.
Ma dovevo aspettarmi di sentire queste emozioni, infondo non riesco nemmeno a mettermi in costume da bagno, e un paio di short sono simili...
Avrei voluto scendere dal pullman, correre a casa e cambiarmi. Magari mettermi una maglia larga e lunga con dei leggins neri. 
Forse mi sarei trovata più a mio agio.
Esperimento fallito.
Non so se ci proverò ancora...

mercoledì 10 luglio 2013

E' ora di togliere un pezzo della gabbia

Ieri ho preso una decisione, non facile, anzi, era da giorni che ci rimurginavo sopra...
E' un po' simile alla decisione di non pesarmi a casa ma solo più una volta al mese dalla dietista...
Questa volta voglio provare a smettere di scrivere il diario alimentare; quello strumento che prima mi ha distrutta e poi mi ha aiutata nel mio percorso.
Non tutti i giorni è piacevole scrivere il diario, e ci sono stati giorni in cui farlo era davvero un peso profondo. Non faceva altro che alimentare la mia ossessione  nei confronti del peso e del cibo che ingerivo, molte volte a mala voglia...
Forse aveva senso tenerlo quando andavo in day hospital , perchè pesandomi una volta a settimana e notando cambiamenti ponderali, potevo andare indietro a vedere l'alimentazione della settimana passata; ma sinceramente adesso che mi peso una volta al mese, se vedo un cambiamento, sia un aumento che una diminuzione del peso ponderale, mica devo riferirmi all'ultima settimana alimentare? è passato un mese, e non sarà mica un gelato mangiato venti giorni fa a farmi ingrassare no?
Penso che non abbia più senso.
Ci sono stati momenti in cui prendevo un foglio bianco e scrivevo quante volte, nell'arco di un mese, avevo mangiato un determinato alimento, e quante volte ho preferito buttarmi sui cibi paracadute ( meno calorici e abituali), e questo non faceva altro che rafforzare il mio bisogno di controllo.
Quindi ho eliminato il blog del mio d.a. quà su blogger, e in primis vorrei smettere di segnare ciò che mangio, tanto me lo ricordo no?
Voglio provare ad essere libera, e poi mi creo io stessa gli strumenti per la mia gabbia.
E' ora di togliere un pezzo. Non servirà tanto per quanto riguarda la mia incapacità di socializzare, ma forse mi aiuterà a liberare la mente da quel " dovere" di segnare ciò che mangio.
Un dovere in meno, cinque minuti in più guadagnati nella mia giornata, da impiegare come voglio, in meglio spero...
Voi siete in tante ad usare un d.a.?
Questo strumento io l'ho utilizzo da tre anni... e all'inizio mi distruggeva perchè mi rendeva fiera quando scrivevo di aver ristretto o aver saltato qualche spuntino... mi rendeva forte. E poi invece, dopo il ricovero, mi invogliava a variare alimentazione, a provare nuovi sapori...e ora...ora lo voglio fare fuori dalla mia vita.

Bacioni

martedì 9 luglio 2013

stra-lunata

Sta mattina confesso di essermi un po ' spaventata. Non sono stata bene.
Mi sono svegliata presto, come al solito, poi mi sono cambiata, pettinata, truccata e mangiato colazione. Ero di buon umore, ho passato la notte a dormire.  Oddio, non sonno profondo, infatti ogni ora ero sveglia, e invece di pensare " che bello posso ancora dormire due ore...." pensavo " uffa, voglio alzarmi, non riesco a riposarmi tanto, continuo a fare dormi-veglia"...
Poi sono andata nella mia stanza,  faceva caldo in confronto alle altre stanze. E ho iniziato a sentire il cuore in gola, a battere all'impazzata, la testa pesante e piena di segatura, mi sembrava di essere stata estraniata dalla realtà . Mia mamma era fuori a portare il cane a passeggio, allora ho provato la pressione con la macchinetta apposita. Avevo la massima a 80, la minima a 48 e 91 i battiti....
Mi sono subito fatta un caffè.  Dopo la pressione era 82 56 e 87 i battiti.
Stavo meglio, ma ero molto stra lunata, agitata. Allora mia mamma, dopo aver parlato ed essersi raccomandata di avvertire se stavo molto male, mi ha portata lei al bar dove lavoro.
Ho avuto paura. Paura che succedesse come l'estate scorsa , finita al pronto soccorso.
Eppure adesso fisicamente sto meglio, non sono più magra eccessiva.
Però qualcosa continua a non funzionare. Avrò qualche mancanza di vitamine?
Eppure prendo pure gli integratori di calcio e vitamine.
Non so.
Adesso va meglio, ma sto come se un tir mi fosse passato sopra.

lunedì 8 luglio 2013

buona si...ma fessa no!

Mi risuonano ancora nella testa le parole del mio insegnante di guida" ma se continui a farmi cinque errori o quattro per scheda come posso mandarti all'esame? Devi solo leggere le domande, le cose le sai, ma non leggi, non è poi così difficile no? Al massimo mettici venti minuti ma leggi ste domande...".
La mia autostima quel giorno è caduta a zero. Era venerdi.
Io leggo, studio, sto attenta a lezione, ma dopo lavoro, dopo più di mezza giornata passata a farmi battaglia contro, arrivo a scuola guida stanchissima, desiderosa solo di arrivare a casa e coricarmi sul mio letto, rimanere impassibile senza muovermi, quasi non esistessi.
Non farei rumore, starei in silenzio, a pensare.
Magari farei qualche tecnica di rilassamento guidato.
L'ho provato una volta dalla mia psicologa, e posso dire che serve molto. Era una tecnica basata tutta sul respiro e sulla percezione consapevole del proprio corpo. So solo che alla fine mi sentivo ,leggera, dalla testa ai piedi, il mio respiro passava in tutte le parti del corpo senza nessun peso o impedimento che la bloccasse.

Vorrei essere leggera, e ogni tanto prendere il volo, per allontanarmi da tutto ciò che mi circonda,  da alcune persone che vogliono solo farmi stare male perché mi sto costruendo una vita senza la loro presenza. Ma ormai sono grande, capisco cosa è bene e cosa è male. Posso decidere che persone entreranno a fare parte della mia vita, e chi non è ben accettato.
Ormai posso decidere io, e soprattutto non ho alcun obbligo verso nessuno. Se un amico ti aiuta nel momenti del bisogno, io sono pronta a ricambiare quando è lui ad avere bisogno. Ma non vuol dire che posso essere usata, buona si, ma fessa no.

domenica 7 luglio 2013

Un momento di pace...emozionante

un sabato sera diverso dagli altri...ma un sabato sera in cui non mi sono sentita vuota, mi sentivo normale credo...
ho avuto i miei nipotini a cena, i genitori sono andati ad una cena di nozze... premetto che i miei nipotini non sono molto tranquilli, sono dei piccoli terremoti, e man mano che crescono  diventano degli ottimi soci in fare pasticci... ( vi devo confessare che il mio nipote più grande, l'altra sera, non sappiamo come, ma si è buttato nel cassonetto picolo della carta!!! e gridava " aiuto sono quì, heiiiii", meno male che il coperchio era aperto!)
Dopo cena, ci siamo assorbiti ben quattro puntate dei Puffi e poi è arrivato il momento tanto temuto della nanna.
io ho preso Filippo, il più grande, e l'ho portato nella stanza dei mie genitori, ci siamo coricati nel lettone; lui tra uno sbadiglio e l'altro, mi raccontava i giochi che fa all'estate bimbi...poi ho iniziato a raccontargli una storia inventata sul momento, mentre lui mi ha dato la mano. empo cinque minuti e già era crollato...
Poi è arrivata l'ora di Alessio, che invece è stato più birichino, e alla fine si è addormentato in braccio a mio padre sul divano, io l'ho poi preso e portato nel mio lettone.
Era la pace in persona...il respiro profondo, una bellezza fantastica, una tenerezza grandisima.
I miei nipoti sono molto teneri: Filippo quando ti saluta di da un bacio, un abbraccio e una carezza, perchè per lui vuol dire fare del bene, e Alessio che ti abbraccia e ti da un bacione e ti  abbraccia...
sentivo il suo respiro pesante ma calmno, quasi che se lo assecondavo, mi sarei addormentata con lui.
invece, calma, sono tornata in cucina, con mio padre, mia madre, mia sorella e il suo compagno P. Tra battute e scherzi è arrivata l'ora di andare a dormire, ma stranamente ero tranquilla, in pace.
Mi sono coricata, e Alessio si è attaccato a me come una cozza...emozionata mi sono addormentata in poco tempo, sapendo di non essere sola e di aver vicino una persona che mi vuole bene...

che meraviglie che sono
quanto hli voglio bene

sabato 6 luglio 2013

stasi

Sento le cicale che cantano...
Il sole entra dalla finestra
Ma io non esco
Non sento le forze per camminare sotto il sole cuocente.
Il tempo non passa.
Questa sera sarei stata invitata da una signora che conosco a partecipare ad una messa di una comunità di Savigliano, dove il loro obiettivo è quello di insegnare i giovani ad amare la vita ed amare se stessi. Sono incuriosita da questa cosa, ma da quando mi sono ammalata, non sono più riuscita a frequentare e aderire alla religione cristiana, e ho iniziato a vedere come religione ideale il buddismo....tolto questo, non riesco a trovare la forza di andare, di uscire di casa.
Forse oggi è una giornata no, una delle tante giornate difficili.
Non so dire se siano più le giornate positive che quelle negative in questo ultimo periodo.
In più fino al due agosto non rivedrò più la mia psicologa perché è andata in ferie.
Ma la mia testa non va in ferie per così tanto tempo.

venerdì 5 luglio 2013

vicino a noi...vicino a me

Ieri sera tardi è arrivata mia sorella dalle Canarie insieme al suo compagno.
Già,  una delle mie due sorelle, abita a Las Palmas....
Come in ogni rapporto di affetto,  sento la sua mancanza ogni giorno, anche perché mi fa effetto pensare che lei vive nel bel mezzo di un oceano. Di solito la vedo una volta all'anno, ma quest'anno è la seconda volta che torna a fare visita a me e alla mia famiglia.
Questo trasferimento è avvenuto quasi sei anni fa. È passato tanto tempo, ci si abitua, ma la nostalgia c'è sempre.
Siamo tre sorelle legatissime noi.
Quando E. Arriva dall'isola, sono sempre agitata e felice; ma questa felicità viene sfumata dal pensiero che dovrò poi assistere ad un'altra partenza, ad un altro abbraccio forte con il punto di domanda:quando la rivedrò?
Però questa volta faccio fatica a controllare il sentimento di mancanza. Perché viene in Italia si,   ma poi con il suo compagno vanno in Toscana e a settembre ritorneranno alle Canarie.
Mi fa effetto, perché un conto è sapere che c'è un mare e migliaia di chilometri che ci separano, un conto è sapere che lei è quà in Italia,  ma non vicino a me.
Certo, lei ha la sua vita, i suoi amici, e io sono grande, però questa domanda me la faccio.
Mi manca, tanto.
E ogni volta che la saluto, una fitta mi attraversa il cuore. Vorrei non lasciarla andare, vorrei urlarle "ehi resta quà, o almeno stai più vicino a noi...a me".

giovedì 4 luglio 2013

un anno fa....

Ho sempre avuto il vizio di scrivere,  di riepilogare le mie giornate, le mie emozioni...tutto scritto su carta, con una calligrafia attenta ed elegante, impiegandoci più tempo, ma serviva per calmarmi...
Ho trovato un foglio, dove avevo raccontato la mia giornata...che poi erano tutte così le mie giornate di un anno fa...

" sta mattina mi sono svegliata presto, anche se non vado a scuola....
Oggi è martedi, mamma era nei filari , allora mi sono pesata. Lo so, le avevo promessi che mi sarei pesata solo in sua presenza una volta a settimana, ,ma visto che ho ristretto l'alimentazione in questi giorni,avevo paura di aver perso peso, e quindi sono salita sulla bilancia.  Mezzo chilo in meno....non ci credo, ho ancora perso.... non è bene lo so, ma almeno non ho preso peso.  Sono sempre più vicina ai 35, che numero, non mi ricordo nemmeno più quando ero quel peso. Forse in quinta elementare?
Non dovrei perdere. Se mamma lo scopre si preoccupa troppo. Da domani devo cercare di mangiare qualcosa in più.
Poi ho fatto colazione. 50 ml di latte con 50 ml di acqua, mi serve fare così.  Mi sembra di bere più latte,  o meglio, mi sembra di seguire il mio schema. Poi ho pesato i cereali, quelli semplici, oggi non mi andava di esagerare.
Poi sono andata al computer a navigare su internet. E purtroppo ho passato la mattinata su internet, a navigare e visitare i siti delle marche alimentari. Lo so. Quei siti li ho già visitati mille volte, ho guardato tutti i loro prodotti, alla ricerca di qualche alimento che posso mangiare anche io. Ma niente rientra nei miei schemi. Troppe calorie, troppi grassi....  eppure vorrei tanto mangiarli, devono essere così buone quelle merendine, quei biscotti...
Spero un giorno di poter mangiarli..
Poi ho fatto pranzo, ma prima mi sono preparata il sugo.  L'ho fatto sia per me, che per i miei genitori. Ovviamente a loro ho messo l olio e a me no, non ingerirei per niente al mondo quella cosa grassa che non ti riempie nemmeno. Io ho fame,  e l 'olio non sazia. Dopo sono andata al lavoro...
Che fatica. Oggi ci hanno massacrato di lavoro, e  ogni volta che entravo in cucina mi prendevano i crampi allo stomaco, c'erano troppi profumi, troppo cibo, e in me troppa voglia di mangiare.
Avevo tanta fame.
Però alle quattro ho fatto merenda, un frutto. Ma continuavo ad avere fame, a sentirmi stanca. Subito dopo sono andata a scuola guida per le lezioni di teoria, ma non sono riuscita a seguire. Ho passato un'ora a pensare al cibo che a, mattino avevo visto sul desktop del computer, poi ho programmato tutto ciò che dovrò mangiare, oggi a cena, domani a colazione e a pranzo. Avevo diverse possibilità,  ma è una pratica che richiede tempo, devo calcolare tutti i grassi e le calorie, e vedere cosa mi conviene.
Ora sono quà, dopo cena, con la fame. Ho mangiato cena si ma ho ancora troppa fame. Tra poco mi bevo una bella tisana bollente per stroncare in parte questa sensazione. E dormirò?
Non lo so.
Non ne posso più.  Tutti i giorni sono scanditi da questi riti e pensieri.
Che schifo."

Rileggere queste cose, e pensare alla situazione in cui mi ritrovo ora, mi fa capire quante cose sono cambiate, quanti passi in avanti ho fatto...
Era un incubo. Anche adesso non vivo in una vita normale e tranquilla, ma prima era solo dolore e tristezza.

mercoledì 3 luglio 2013

il verde speranza

Un lucchetto alla bocca, un nastro sugli occhi, e le orecchie chiuse.
Ti chiudi nella stanza, e piangi guardando il vuoto.
Non sai cosa provi,  anneghi nei ricordi felici mentre le lacrime bagnano il tuo viso, il trucco si sbava.
Ricordi quando ancora stavi bene, gli scherzi con le amiche, le risate,  le cazzate dette... Ma tanto , nella stanza e ora,sei sola, nessuna persona ti può vedere, nessuno può accoglierti in un abbraccio, perché tu sei la prima a far vedere agli altri che stai bene, che va meglio. Ma dietro quella maschera, si nascondono fantasmi terribili.
Esci di casa; ridi, scherza, fatti vedere disponibile per tutti....fatti vedere meglio di come stavi un anno fa. Cammina a testa alta, non girarti quando senti una risata e pensi sia rivolta a te. Ringrazia quando ti dicono che ti vedono meglio, dimostra di essere contenta quando scopri che il peso è stabile e non è sceso nemmeno di un grammo. Quello è il tuo obiettivo, ma sai anche che la magrezza è come il formaggio per i topi, una trappola che ti attira e che ti ingabbia.
Una gabbia che costruisci poi te, giorno dopo giorno, e contribuisci inconsapevolmente alla tua autodistruzione.
Poi inizi a colorare la gabbia di verde, verde speranza, inizi a battere contro quei muri e quel ferro che rinchiudono mente e corpo in un luogo troppo stretto e freddo. Inizi a scorgere una luce, e vedi una strada....
Sarà quella giusta?
Non lo sai, ma è davanti a te.

martedì 2 luglio 2013

Aggiorniamo un po' vah....

Ieri sono andata alla visita di controllo dietistica e alla prima visita nutrizionale.
Non me lo immaginavo ma il peso è rimasto stabile, e questo mi rasserena un po', anche perché avevo paura di essere aumentata, e perché la mia immagine allo specchio confermava la mia idea. Come sempre la dispercezione contribuisce parecchio....
Ho conosciuto la nuova nutrizionista. Sembra molto brava....di sicuro posso dire che mette molta tranquillità,  perché ha un tono di voce dolce e pacifico. Niente soggezione nei suoi confronti, meno male.
Sapete, in questi giorni sono un po' preoccupata per la scuola. Lo so che manca ancora molto tempo per l'inizio del nuovo anno scolastico, ma io già mi proietto nel futuro.
Ho paura, paura perché continuo a prendere ansiolitici e psicofarmaci, e questo mi riduce la concentrazione di molto. Adesso fatico a stare concentrata un'ora a lezione di teoria per la patente,  come farò poi a reggere cinque ore?
Ho paura che questi medicinali diminuiscano le mie prestazioni scolastiche, e quindi andare male a scuola. Proprio perché sento che non ho concentrazione,  forza di stare attenta....gli psicofarmaci agiscono sulla mente come se fossero sostanze stupefacenti,  quindi sonora molte potenti, e creano dipendenza.  Ormai ne sono assuefatta ma non riesco a farne a meno. Proprio come una drogata.
Almeno all'inizio ne trovavo giovamento,  ma ora vado avanti solo più grazie a quelle, e i medici non parlano ancora di diminuire la dose.
Alla fine, fino a che punto aiutano?

lunedì 1 luglio 2013

Accettare la visibilità

Sono cresciuta come una bambina molto timida e riservata, chiusa...ogni volta che dovevo dire o parlare con qualcuno che non avesse la mia età diventavo bordeaux perchè mi vergognavo. E così preferivo starmene in silenzio in un angolino, sapendo che così non sarei stata notata o vista, e quindi nessuno mi avrebbe fatto troppe domande e io non sarei andata in crisi a rispondere e non avrei fatto nessuna brutta figura...questo perchè il più delle volte che dovevo sostenere un dialogo, o rispondevo a monosillabi o balbettavo...
Così mi sono convinta di non essere stata mai vista, mai notata...invisibile diciamo. E questa convinzione, con la malattia, si è fortificata; un misto tra il voler essere invisibile, quasi scomparire a volte, e la voglia di essere vista, di essere presa in considerazione.
Adesso...sto facendo i conti con il fatto che sono visibile dalle altre persone, e non sapete quanto questa cosa mi rende scossa.
Ad esempio, un bambino che conosco che ha quattro anni, ed è da poco tempo che lo vedo, mi sono sempre limitata a salutarlo. Quando un pomeriggio mi è passata accanto correndo e dicendomi " ciao Faby!", io subito non ho risposto. Mi sono prima guardata intorno per vedere se avevo qualche altro bambino vicino che magari si chiamava Fabio...e invece non avevo nessuno intorno, e io ancora attonita dal saluto, ho risposto con voce stupita ma bassa "ciao...".
Pensavo che quel ciao Faby fosse rivolto ad una altra persona e non a me. Era un ciao troppo carico, detto troppo forte e deciso...Era la dimostrazione che le persone quel pomeriggio mi vedevano, anche se ero silenziosa, ero visibile.
Stessa cosa al bar, quando i clienti mi salutano per primi, mi sento vista, mi sento una persona, e non un fantasma...
Dopo anni vissuti all'oscuro, adesso una luce mi sta alluminando.