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venerdì 20 dicembre 2013

Sarà solo più un eco

Non mi sembra vero di essere di nuovo quì a scrivere, leggere i vostri commenti e i vostri blog, mi siete mancate troppo...
 Sono distrutta fisicamente dalla lezione di educazione fisica di mercoledì. E quando mi ritrovo in quella situazione posso solo dire grazie a me stessa perchè sono io a essermi creata questa situazione con la malattia... però io non sapevo a cosa andavo incontro, non sapevo a tutto quello che si celava dietro alla semplice restrizione alimentare. Un mondo, potrei scrivere un poema, così come tutte voi. I nostri racconti avrebbero tanti punti in comune ma anche molte
sfumature diverse... perchè è vero che il dca ci toglie tutto, ma noi rimaniamo noi stesse, nella nostra autenticità e unicità. Non siamo "anoressiche" o " bulimiche", noi siamo altro... siamo ragazze che sì, soffrono di una malattia, ma siamo persone come tutte le altre, con un po' più di problemi e pesi sulle spalle magari, ma nessuno ci toglie la dignità di essere persone, e non etichette come molto spesso accade, quelle etichette alle quali poi noi ci attacchiamo e usiamo come scusa in certe situazioni.
Non siamo la malattia, siamo noi stesse, solo che quel noi stesse ci sta scomodo e allora tendiamo a sopprimere quella parte di noi che non ci piace, che ci fa soffrire, che non possiamo accettare. Però ragazze, vale la pena vivere tutta la vita  con questa bestia addosso o è meglio provare a fare piccoli passi verso una guarigione? Con questa domanda so che mi attiro forse molte persone contro.
Però io vorrei dare la mia risposta...
Secondo me vale la pena provare a lottare, per quanto demotivate e deboli siamo in questo momento. Io non voglio passare tutta la vita come una bambola a compiere azioni che in realtà mi fanno stare male e non vorrei fare... onestamente mi sono vista portare via talmente tante cose dall'anoressia che vorrei che lei stessa si portasse via. Però non se ne va, lo so, rimarrà sempre qualcosa. Ma forse ne rimarrà l'eco. Quella voce che adesso urla tanto nella mia testa prendendomi a calci e insultandomi, un giorno, non so quando, rimarrà solo più un eco, un rumore fastidioso, come se tra me e la malattia ci fosse una porta che chiude la bestia in una piccola parte della mia testa.
Io voglio sperarci...
SPERIAMOCI INSIEME!!!

13 commenti:

  1. Bellissimo post, un inno alla vita :) grazie Pulce!

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  2. E' più di una speranza, Pulce, è una concreta realtà. E te lo dico per esperienza. Non sono "guarita", magari lo fossi!, so che ho ancora tanta strada da fare, tante sfide e difficoltà che devo affrontare... però le cose mi vanno sicuramente meglio rispetto ad alcuni anni fa... e dunque ti posso confermare che, sì, se si combatte giorno dopo giorno si può arrivare a rendere la voce dell'anoressia una mera eco. Non è un processo breve, nè facile, nè divertente, ma ce la si può fare assolutamente. Tutte quante... nessuna eccezione.
    Certo che siamo ben altro rispetto ad una malattia... anche perchè una malattia non è una cosa che si E', è una cosa che si HA. E, dunque, con l'impegno quotidiano, possiamo riuscire ad allontanarla dalla nostra vita quel tanto che basta per ricominciare a vivere... e a garantirci, con le nostre scelte e la coerenza in esse, una qualità della vita veramente elevata.
    Ti abbraccio...

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  3. Mi unisco del tutto alla tua speranza, che credo comunque possa reallizzarsi, perchè io sto meglio, e continuerò ad impegnami affinchè le cose possano migliorare ulteriormente. Forse dipende davvero tutto dall'impegno che ci mettiamo.
    Nel rispondere alla tua domanda anch'io dico che vale la pena di provare a distaccarsi dal dca, perchè nel fare questo si aprono tante nuove possibilità che col dca erano invece precluse; si può ritornare a riappropriarci della nostra vita mettendoci dentro le cose che veramente ci piacciono, senza essere più condizionate dal dca.
    Forza Pulce, tieni duro: ce la puoi fareeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Un bacione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  4. Ciao Pulce!!!!!!!!!!!!
    Domani avrò tutta la famiglia a casa, e mi sarà impossibile trovare il tempo di passare per blog, per cui ne approfitto adesso per farti TANTI AUGURI DI BUON NATALE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  5. Io credo che quello he hai detto sia fondamentale, non sentirsi solo ed esclusivamente la malattia ma altro. Finchè si crede di valere solo perchè si è anoressiche o bulimiche non uscirà mai da questo incubo. Ho fatto quest'errore per tanti anni e sono sempre ricaduta, ho iniziato a stare meglio quando ho visto che potevo essere anche un'amica, una sorella, una figlia, una studentessa.. non certo solo la mia malattia. Un'altra cosa importante è riuscire a chiedere AIUTO perchè da sole non se ne esce a mio avviso.. Ed è fondamentale imparare ad amarsi come se per una volta fossimo noi stesse le persone più importanti della nostra vita. continua a lottare!! un bacio.

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  6. cara cucciola, è una speranza che diverrà realtà...ma ci vorrà molto tempo e pazienza! per me, ormai non è più nemmeno un eco, è solo un brutto ricordo lontano che ora mi aiuta ad capire ed aiutare gli altri e che mi ha reso più forte!! se desideri, sono qui x parlarne...

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  7. Ehi, ho appena letto il tuo blog e ho iniziato a seguirti.
    Io non ho disturbi alimentari, ma di diverso tipo.
    Anche se sono un completo sconosciuto, vorrei rispondere alla tua domanda.
    Assolutamente no, non è giusto portarsi questa cosa appresso per tutta la vita.
    Con pazienza e calma, bisogna cercare di lottare e di vincerla.
    Forse non ci si riuscirà subito, forse si ricadrà tante altre volte, ma sono sicuro che presto o tardi si può guarire da qualsiasi cosa.

    A presto. Michael.

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  8. Ciao Pulce, come va? Ti lascio un abbraccione!!!!!!!!!!!!!!!!!

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  9. La speranza non può rimanere tale. Il desiderio è astratto. Farsi cullare all'infinito, nascondersi dietro la malattia, fa parte dello stesso processo di prigionia che è scattato inconsciamente dentro di noi molto tempo fa. Quello che viviamo non è altro che il sintomo di un mostro piu grande. Bisogna andare oltre il cibo e il corpo e rendersi conto che va BEN OLTRE! Nessuno si affama fino alla morte per il solo desiderio di magrezza... è un desiderio malato, è incapacità di prendersi cura di se stessi, è masochismo efferato, è squilibrio, è SOFFERENZA!
    Ma, cara Pulce, devi chiedere aiuto ORA. Stare bene è possibile. Credimi, ci sono passata anche io ed è solo affidandomi che sto scoprendo che cosa è veramente la vita. Che la vita va ben oltre le calorie e la bilancia. Che il mio corpo affamato e denutrito non era altro che una potentissima anestesia contro le emozioni... ma tutto questo l'ho scoperto solo fidandomi. Mi sono sganciata delle mie resistenze e mi sono immersa nel percorso terapeutico. Con grande difficoltà e dolore, ma è stato necessario e non me ne pento. Ho molto spesso delle ricadute, ma non sto messa male come poco tempo fa. Mi sento rinascere a poco a poco e tutto questo solo perché ho accolto l'aiuto che mi è stato offerto.
    Sperare non basta. Bisogna agire. Affrontare la vita nelle sue difficoltà senza murarci di sintomi. Solo scavalcando queste mura scopriremo chi siamo veramente. Coraggio.

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  10. ciao stellina,
    spero tanto tu stia bene e ti mando un grande abbraccio..

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  11. Ciao ho iniziato a leggere il tuo blog da un po di tempo, ma non trovavo mai il coraggio di scrivere...non so perché..
    Mi trovo nella tua stessa situazione ormai da più di un anno e per la seconda volta. La prima volta avevo 18 anni; ora ne ho 36 ed è peggio di prima....
    A volte ho dei momenti buoni in cui riesco a vedere uno spiraglio, altre volte vedo tutto buio e nessuna luce in fondo al tunnel. A volte ho voglia di arrendermi e di lasciarmi vincere dalla malattia, altre volte provo a lottare, ma è difficile. Ho una persona (che per me è come una seconda mamma) che mi aiuta molto e senza di lei a quest'ora forse non sarei neppure qui a scrivere....Sono contenta di aver scritto qui :) Nokiolina

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