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lunedì 28 luglio 2014

Quel pregio chiamato " sensibilità"

Ho passato tre giorni in montagna fantastici... ero in compagnia di mia sorella e dei miei nipotini. Sono stati giorni di puro affetto, passeggiate, parco giochi ( eh sì,  pure io sono andata sullo scivolo!), sorrisi, coccole, qualche sgridata ogni tanto ai bimbi, clima fresco e anche qualche goccia di pioggia con il sole.
Non avrei lasciato quel luogo, sarei rimasta in quel clima leggero, in quel paese dove le persone ti salutano e nemmeno sanno chi sei, ma è consuetudine fare così. Sentire la gente attorno a te parlare francese e capire cosa dicono tra loro, aver quasi voglia di mettersi a parlare con loro per divertirsi con la lingua francese...
E poi però torni a casa e tutto ritorna come prima... quel clima un po ' pesante, anche se i tuoi genitori fanno il loro meglio per nasconderlo. Ma è così,  le persone molto sensibili leggono attraverso le righe, interpretano gli sguardi, le azioni, i movimenti, le frasi.  Sanno leggere quegli occhi che non riescono a nascondere la verità. Le persone sensibili sono " condannate" a vedere cose che la maggior parte delle persone non vedono,  o forse non vogliono vedere?
Chi lo sa...
La sensibilità è un'arma a doppio taglio: qualità bellissima che permette di poter aiutare gli altri, capirli, consigliarli, ma anche sentire,  vedere, percepire quelle linee sottili di emozioni che a volte ti attraversano, ti colpiscono e ne rimani ferito. Quelle linee che a volte ti fanno sentire di troppo.
Nonostante tutto, preferisco mille volte essere sensibile piuttosto che cieca davanti al mondo.

9 commenti:

  1. E' un post bellissimo!
    Per tanto tempo ho visto la mia sensibilità come un difetto... d'altra parte di guiai me ne ha procurati parecchi e sinceramente in tanti momenti ne avrei fatto volentieri a meno. Ma siamo così, e forse va anche bene così :)

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  2. ultimamente ho detto a mia figlia Laura che noi persone sensibili vediamo più colori delle altre, sentiamo più dolore, proviamo più gioia....... in una parola:viviamo più intensamente, anche se all' apparenza conduciamo una vita tranquillissima. Io ho 50 anni suonati, ma non vorrei perdere neanche una stilla della mia sensibilità, soprattutto ora che devo aiutare Laura nel suo difficile percorso........
    un abbraccio, Dolores

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  3. Anch'io penso che sia preferibile l'essere sensibili al non esserlo, perchè credo che la sensibilità permetta di afferrare delle sfumature che altrimenti rimarrebbero del tutto sconosciute, ed inoltre permette anche di stabilire contatti più empatici con le persone, per cui i rapporti con gli altri, se sono autentici, ne guadagnano in profondità. E' vero, in certe circostanze essere sensibili significa esporsi anche a maggiori sofferenze, ma io credo che questo sia in un certo senso "il prezzo da pagare" per poter godere della capacità di penetrare a fondo l'animo altrui, e di apprezzare ogni singola piccola cosa della vita!!!!!!!!!!

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  4. penso anch ' io che essere sensibili sia una cosa in parte positiva in parte negativa...negativa perché noti attraverso un solo sguardo che c ' è qualcosa che non va ...mentre positiva perché comunque ti appartiene ed è in grado di farti provare emozioni più grandi rispetto agli altri ...

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  5. Ritengo che sia difficile dare una connotazione totalmente positiva o totalmente negativa alla sensibilità... Pere certi versi è un pregio essere sensibili, per altri può essere considerato un difetto... Come in tutte le cose, ci vorrebbe la giusta misura... Quel tanto di sensibilità che ti permetta di essere più empatica verso gli altri e di apprezzare di un numero maggiore di sfumature della vita, senza però renderti eccessivamente vulnerabile e quindi farti poi stare male in altro senso...
    Ti abbraccio...

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  6. Come in tutte le occasioni umane si tratta di quantità oltre che di qualità della sensibilità.
    A volte se è troppa e se è accompagnata da cattiva autostima blocca l agire
    Come tutte le cose dell esistere non si può dire siano buone o no. Ma sicuramente solo se la sensibilità apre la porta ad un benessere è positiva. Se non è così deve essere rivisto qualcosa
    Susi

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    1. In altre parole ciò s cui si dà il nome di sensibilità non è sempre la sensibilità (che è uno stile di stare nelle cose del mondo). Talvolta viene usata come sinonimo di timidezza susi

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  7. È bello notare come dai vostri commenti, più o meno , l idea che abbiamo sulla sensibilità sia uguale. Io sono d' accordo con tutte voi...
    Meglio essere sensibili ♥

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  8. Spesso la mia sensibilità mi fa sentire sola, proprio perché come dici tu noi possiamo vedere cose che gli altri non vedono, e quando stai male per una cosa che hai "visto" e nessuno ti capisce ti senti solo. Questa è troppa sensibilità, quella di cui parla Veggie.
    Un abbraccio ^^

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