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lunedì 5 agosto 2013

4 : " cosa non va?"

A volte si è talmente pieni di pensieri, emozioni, sensazioni,  che non si è neanche non grado di capire e spiegare... ti senti qualcosa dentro, quel vuoto e quel pieno,  quel peso...ma che cos'è?
Non lo sai.
E mi chiedono " cosa c'è che non va?" Io rispondo " niente perché?, e mi si ribatte "guarda che ormai ti conosco, si vede dalla faccia che qualcosa non va"...
Si hai ragione. Ma davvero non so cos' ho.
Oggi parlando con mia mamma, le ho detto che molto probabilmente non riprenderò pallavolo il prossimo anno, ma solo per un motivo, fisicamente non mi sento e non ce la posso fare. Non ho muscoli, le ossa mi fanno male così come i nervi. Non ho resistenza. E soprattutto come dice mia madre, mangio per andare avanti e non per vivere,  mangio per stare in piedi, quel poco necessario,  che non mi permetterà mai di fare uno sport sul serio... perché non uso l'olio, perché non mangio condito, perché non uso lo zucchero e via dicendo.
Subito ci sono rimasta male, quante volte abbiamo affrontato questo discorso, e quante volte ci siamo attaccate a causa di ciò.
Ma forse ha ragione, vado avanti continuando a mangiare le solite identiche cose, per  tenere stabile il peso, o al massimo per non prendere più di un chilo in un mese, per non aumentare troppo diciamo. Per continuare ad avere questo controllo sotto le mie mani.
E per questo mi ritrovo delle sere a piangere dicendo che ho fame.  Ma non ho una fame normale,  la mia è fame di quelle cose che non mangio da anni, fame di dolci, di cibi salati, di gusti dimenticati.
Potrei mangiarli,  ma non ce la faccio. E piangersi addosso non serve a nulla.

Ho bisogno di riflettere, ho bisogno di pensare.
Ho la testa che scoppia,  divisa in due.

8 commenti:

  1. Il fatto che tu abbia scritto che potresti mangiarli è già qualcosa! Mi ricordo che ripetevo sempre a mia mamma che volevo mangiare ma che non potevo... Bene, tu hai capito che in realtà PUOI e se continui su questa via sono certa che ci riuscirai :)

    Se tu riuscissi a mangiare potresti finalmente soddisfare le tue voglie (io avevo un documento sul computer intitolato "I wish I could eat" : una lista di cibi che avrei voluto mangiare ma che sentivo di non poter concedermi, quindi ti capisco!) e pian piano placarle in modo da evitare la paura di abbuffarsi che generano ed in più potresti riprendere la pallavolo il che ti renderebbe meno stressata e ti aiuterebbe a consumare di più, abbassando l'ansia legata al fatto di introdurre più calorie.

    Razionalizza ; spiega alla tua parte malata perché quella sana ha ragione. Argomenta la tua tesi... PUOI FARCELA!

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    1. Grazie Viellina per il tuo sostegno...in molte cose mi rivedo in te, in molti atteggiamenti che in passato abbiamo avuto...
      Ti abbraccio forte

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  2. Ha ragione viellina.
    Discuti tra te e te. Dialoga. Argomenta. Rifletti. Usa la logica e impara a "sentire" meno quella parte che "rema" contro. Alla decisione fai un patto con te stessa. Scrivi da qualche parte ciò che hai intenzione di fare. Fai un vero e proprio contratto scritto per rispettarlo. Sarà durissima ma piano piano ce la fai

    E s-monta quella torre di babele di dolore. Susi

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    1. Già. Vorrei tanto buttare giù quella torre, ma non saprei nemmeno da dove cominciare. È tutto un ammasso indefinito...
      Grazie per il consiglio, appena ci riesco ci riuscirò, sarà difficile.
      Un abbraccio forte forte

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  3. non sai quanto ti capisco, è difficile capire le emozioni che sono presenti in noi...
    la stessa cosa con il cibo: sei già stata bravissima ad ammettere di aver voglia di quei cibi e a capire che puoi mangiarli, vedrai che con il tempo riuscirai a riassaggiarli.
    sei una ragazza forte!
    ti sono vicina =)
    un abbraccio

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    1. Sono mesi che cerco di riassaggiarli, ma la mia mente è sempre più forte. Spero che un giorno o l altro ce la farò, ce la faremo.
      Un bacione

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  4. Tante volte mi sono sentita esattamente così...e da una parte ora che ci sono ricaduta leggerti mi ha fatto tornare le mie paure....ho una paura folle che tutto questo mi impedisca di danzare...lo faccio perché è tutto, perché voglio farne la mia professione....ma le ballerine grasse non esistono e per il livello a cui sono vale la pena soffrire per dimagrire....è questo quello che mi dico...ma il timore di non farcela ce l'ho....è più forte di me....penso che se piano piano ricomici a concederti qualcosa a piccoli passi puoi riuscirci senza creare danni!....se hai avuto autocontrollo per dimagrire ce l'hai anche per toglierti alcuni meritati sfizi dopo tanta fatica e per saper controllare quanto mangiare di questi cibi che ti mancano tanto!....aggiornaci, e fatti forza, ho presente benissimo come ti senti, mi dispiace tanto e devi tirarti su, la vita ci sorprende sempre, è bella anche se tante volte non ti sembra!....un bacio e se hai voglia passa sul mio blog, mi farà piacere!

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    1. Grazie...
      Però fa paura, ho paura di non riuscire più ad avere l autocontrollo, la forza per dire basta o semplicemente no...ho tanta paura.
      Mi spiace per la tua situazione, , lo sapevo che il mondo della danza è così, ma speravo che piano piano le cose cambiassero. Però la danza è la tua vita, posso capirlo.
      Forza, ce la puoi fare a tirarti di nuovo fuori come hai fatto in passato.
      Un abbraccio
      Ti seguo

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