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venerdì 13 dicembre 2013

Dopo il lungo silenzio

Ciao... non so come iniziare questo post.  Chiedere scusa non basta, è da più di un mese che non mi faccio viva, che non scrivo...vi ho lascito così, senza preavviso e spiegazione e mi dispiace...
 potrei riassumere tutto ciò che è successo in questo lasso di tempo, ma sarebbe noioso da leggre.
Accenno alcune cose... ho avuto una ricaduta nella malattia, soprattutto psicologica. Tanta voglia di scomparire, ma paura di essere messa da parte, di essere dimenticata,di non essere presa in considerazione... la scuola stressante, io che fatico a studiare e passo tutti i giorni sul libro per faticare a prendere un sei. La voglia di nascondere il mio corpo con maglie larghe, felpe e pantaloni non attillati... ho portato per settimane la tuta ginnica in modo da nascondere ogni mia imperfezione corporea. L'ho sentita, la malattia era di nuovo con me... mi sussurrava di saltare gli spuntini a scuola, ogni tanto le ho dato retta... andavo alla ricerca dei cibi meno calorici, vedevo e vedo l'ora di educazione fisica a scuola come una possibilità di bruciare calorie... mi diceva anche di vomitare,cosa che io non sono mai stata abituata a fare e non faccio. Tanto odio verso il cibo e verso il mio corpo... perennemente stanca e con le occhiaie, ecco come sono.
Mia madre è andata a parlare ai professori e tutti, dico tutti, le hanno detto che non mi vedono molto bene, che sono un po' preoccupati, che non mi vedono mai magiare, che sono sempre pallida e con gli occhi segnati... è così, non sono il ritratto della bellezza e della salute. Però a scuola vado volentieri, soprattutto per alcuni legami che sono riuscita a instaurare con le mie compagne... rido, scherzo, non sono di parte...sono neutrale in mezzo a quei tanti gruppetti.
Lunedì scorso avrei dovuto fare la  simulazione della terza prova d'esame; erano giorni e giorni che studiavo, ansia a mille, e così mi è preso un attacco di gastrite acuta che mi ha tenuta dolorante anche il giorno del mio compleanno e così non sono riuscita a andare a scuola...ero talmente agitata e delusa da me stessa per questa mancanza che ho chiamato la professoressa coordinatrice di classe alle nove e mezza di sera per scusarmi se il giorno dopo non mi sarei presentata a scuola....
 già ora ho 19 anni, strano vero? mi sembra ieri il giorno in cui ho raggiunto la meta dei 18 anni, quelli tanto attesi ma anche paurosi perchè sgnificava avere tante responsabilità e io non le volevo queste. Adesso allora cosa dovrei dire??? mi va bene così, per fortuna quel complesso è passato.
Basta chiacchiere

Scusatemi davvero molto, adesso sono tornata.
Mi siete mancate...passo da voi

11 commenti:

  1. pensa ke c'è ki vorrebbe avere la "malattia" da cui tu ora tu lotti x uscire ....e nn riesce mai a perfezionarla e a renderla totalmente parte di sè...so ke ti sembrerà da fuori di testa questo commento..ma x me è così.

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    1. A me non sembra un commento da "fuori di testa"... mi sembra semplicemente il commento di una persona che in questo momento, per ragioni a me ignote, sta male.
      E sicuramente, quali che siano le cose che ti provocano questo malessere, devi certamente stare molto male, se tutto quello cui ti riduci è desiderare una malattia che, te lo assicuro per esperienza personale, ti devasta la vita sotto ogni possibile aspetto.
      Io perciò ti auguro di cuore di riuscire a trovare il coraggio di chiedere aiuto, in maniera tale da poter risolvere le problematiche che adesso ti fanno stare così male senza passare per vie deleterie che peggiorerebbero soltanto le cose. Perchè anche se non ti conosco sono certa che sei una ragazza sensibile ed intelligente, e non meriti di mandare a puttane la tua vita e di sprecare energie preziose che potresti usare invece per fare qualcosa di piacevole e positivo per te stessa.
      Ti abbraccio...

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    2. veggie...hai ragione, sto male e purtroppo xkè devo dire di no se è così?? .. mi sento di aver risposto così al commento...nn ke volessi incitare ma adesso la mia testa ragiona così...ti abbraccio anke io

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    3. Infatti, non hai alcun motivo di negare il tuo malessere... tenerlo dentro e far finta di niente sarebbe anche peggio... Ti ricordo semplicemente che è possibile cambiare le cose, che è possibile stare meglio, e che esistono vie assolutamente salutari per farlo. Ti auguro di tutto cuore di riuscire a trovare il coraggio e la forza di chiedere aiuto a qualcuno che possa darti una mano ad affrontare i tuoi attuali problemi e superarli, per poter essere finalmente serena.

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    4. Non è un ragionamento così strano. Sai ce l ' ho avuto pure io in passato quel desiderio di essere malata per essere perfetta, per essere apprezzata, per essere notata. Ho fatto salti mortali per prendere quella strada se pur inconsapevolmente, e ora che ne voglio uscire fa maledettamente paura.
      Un abbraccio cara

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  2. Bentornata!... Mi ha fatto veramente piacere rileggerti, sia qui che sul mio blog... Grazie mille per essere passata!... Non ti preoccupare per il tuo lungo silenzio, altro ci mancherebbe... la vita fa il suo corso, e non sempre si può garantire presenza costante sul Web, questo è normalissimo... Sai, io credo che avere delle ricadute sia regolare durante un percorso di ricovero... io ne ho avute così tante in passato, che ormai ne ho perso il conto... Però, io credo che dobbiamo imparare a guardare alle ricadute non come a dei fallimenti, bensì come a delle occasioni per imparare qualcosa su come funzioniamo: se ragioni sulla ricaduta e capisci cos'è che ti ha fatto ricadere, potrai evitare una seconda ricaduta in futuro, qualora dovessi ritrovarti nella medesima situazione... e così la ricaduta non sarà vana e fine a se stessa, ma rappresenterà l'occasione per imparare qualcosa. Purtroppo, ricadere è forse parte integrante del percorso di ricovero... ma quello che conta non è tanto quante volte si cade, ma la capacità di rialzarsi dopo ogni ricaduta. Più forte e più combattiva di prima. Proprio come so che tu sei.
    Ti abbraccio forte...

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    1. Ciao Veggie...che cara che sei. Le tue parole hanno sempre la magia di tirare su il morale in un momento no, di far nascere un po' di speranza. Hai ragione, cadere fa parte del tutto, della guarigione e del percorso, ma a volte si rimane delusi dalle proprie cadute perché pur essendo cosciente di tutto non sono ancora in grado di fermare la caduta...
      Ti abbraccio forte forte
      Ps. Neanche io so quante volte sono caduta, ma da ogni caduta ho imparato qualcosa di nuovo

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  3. Che bello poterti rileggere, Pulce!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Anche tu mi sei mancata!!!!!!!!!!!!
    Mi dispiace tanto che quest'ultimo periodo sia stato così duro e difficile per te. Anch'io ho avuto numerose ricadute, in passato, e so bene quanto il dca possa tentare, e quanto si possa stare male, ci si sente sull'orlo del precipizio, e sappiamo che basterebbe un alito di vento per cadere di nuovo giù, nell'inferno del dca.
    Posso solo dirti di tenere duro, per quanto mi renda conto che è sempre la solita banale frase, ma non c'è niente di più vero. Tieni duro e rialzati. Perchè così non importerà quante ricadute hai avuto, perchè avrai sempre dentro di te la voglia di allontanarlo, quel maledetto dca che ha già preso sin troppo da te, e questo ti darà la forza per poter combattere di nuovo.
    Il dca non è più forte di te, non lo è affatto, sei tu la più forte, e tu ce la farai a tenergli testa, ho fiducia completa in te, perchè leggendo questo blog ti ho vista fare tantissimi passi avanti, e anche se adesso stai attraversando un momento difficile sono certa che i progressi che hai fatto rimangono, e che potrai farne ancora di ulteriori. Non arrenderti, mai.
    E se ti senti sul punto di farlo, pensa a tutte le cose belle (le amicizie scolastiche ecc) che adesso hai, e che non ci potrebbero essere col dca: concentrati sulle cose positive per allontanare i pensieri del dca, e usa quelle cose positive come "benzina" per andare avanti.
    Un abbraccione!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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    1. Quanto mi sono mancati i tuoi commenti sempre positivi e pieni di vitalità! No non mi arrendo, non mollo anche se come dici tu le cadute fanno male e spesso deludono, arrivano nei momenti meno appropriati, quando già altre cose vanno storte... ma è così! È la vita...
      Un abbraccio forte tesoro

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  4. Non devi scusarti, scrivere sul blog è un modo per sfogarsi, non un obbligo :)

    Pulce, tu studi psicologia?
    Sai cosa diceva Jung riguardo alle nevrosi?
    Lui riteneva che fossero un qualcosa di negativo, dotato però di una connotazione positiva.
    Secondo lui la nevrosi ha una finalità in quanto è un'indicazione... I momenti di tensione psichica sono potenzialmente positivi in quanto è proprio allora che l'essere umano può riprogettare la propria vita. Questi momenti, seppur critici, rappresentano un'opportunità. Egli afferma che perfino la follia è una risorsa per liberare l'individuo da modelli non necessari, costrittivi e riprodotti per imitazione...

    Ti dico tutto questo perché secondo me l'anoressia ha una sua finalità. E' una malattia terribile, ma anche un'esperienza che forgia il carattere e che porta alla luce molti conflitti irrisolti che, senza la malattia, sarebbero rimasti tali, logorandoci dentro. L'anoressia ha reso i problemi evidenti e palesi, dandoci la possibilità di lavoraci su e di superarli...

    Ogni volta che hai una ricaduta o che le cose vanno male, non devi vederla come una sconfitta bensì come un'occasione : un'occasione per diventare più forte, per conoscerti e capirti meglio, per imparare qualcosa.

    Sai cosa si dice, no? “Sbagliando si impara”.


    Tieni duro <3 La forza sta in chi cade e si rialza!

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    1. Ciao!!!
      Hai più che ragione, penso che il dca sia una malattia succhiasangue, ma fa emergere tante cose nascoste che noi stesse non sappiamo di avere dentro e a volte siamo noi che dobbiamo ricercarle...
      Non conoscevo questa teoria di Jung ma la sostengo del tutto.
      Grazie!
      Un bacione

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