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giovedì 10 ottobre 2013

dobbiamo parlare, dar voce al silenzio!

Buongiorno!
Dopo una mattinata di nebbia e nuvolo, sembra rompere questo enorme grigio un raggio di pallido sole. La natura sembra subito più viva, ancora propensa ai colori...
E anche oggi la scuola è andata. Posso dire bene. Sono stata interrogata di sociologia e ho preso 7 più. Il voto come ha detto la professoressa è stato abbassato a causa della mia timidezza, nonostante le nozioni ci fossero...
Cavolo cavolo cavolo, ma perché non riesco ad apparire sicura di me...e poi il voto, lo sai che potevi prendere di più senza troppi problemi e invece...hai fatto solo caos.
Ecco la vocina nella mia testa, ma sapete,  me ne frego. Sono sufficiente e questa è la cosa importante. Non sono un dannato numero, il voto non conta perché in realtà io so di sapere molto di più che un sette più. Quella è solo una valutazione fatta sul momento, niente di più.
Poi oggi a scuola, la mia ex coordinatrice di classe è stata molto carina e gentile, facendo con me due parole su come stanno andando i miei problemi con il cibo adesso, di come mi sento andando dallo psichiatra privato, e di come sto vivendo la scuola... diciamo che mi sono un po' sfogata, e mi ha fatto bene, e lei è stata gentilissima ad ascoltarmi e a darmi consigli per come cercare di dare meno peso alla scuola,  che detto da un professore sembra quasi impossibile!
Con il cibo sto cercando di fare pace in confronto alla caduta di poche settimane fa. Non è facile,  ma lo sappiamo tutte...alla fine qualche brivido di quella caduta che ti ha fatto male si, ma che ti ha dato sicurezza fasulla, ma pur sicurezza, rimane. Il brivido non sparisce,  quella sensazione di essere forte. Ma sappiamo che quella è la malattia, che non si è bravi per uno spuntino o una restrizione fatta.
Infondo il cibo è quello che dovrebbe farci vivere, tenerci in vita, dovrebbe essere un piacere,  e noi ci priviamo di questo piacere. Non so il perché,  è violenza gratuita mossa da una figura più grande o meglio più spaventosa in noi, la malattia.
Se dovessi definire definire adesso la malattia direi che è una bestia, soffice e pungente allo stesso momento, rifugio ma anche tana dei lupi...distrugge persone, famiglie, e manco chiede scusa. Crea preoccupazione, tensione, rabbia, e nulla da in cambio. Si prende tutto, anima compresa,  e non ci darà le cose indietro, siamo noi che dobbiamo andarcele a prendere. Dobbiamo stringere i denti e andare avanti, e non aver paura di parlare pensando che le cose che abbiamo dentro sia stupidaggini o parole inutili. Non è vero, noi abbiamo bisogno di parlare,  dobbiamo obbligarci a rompere quel silenzio che abita in noi tutti i giorni.
Dobbiamo dar voce a questo malessere.
Da sole non potremo andare avanti,  non potremo essere vincitrici. Dobbiamo essere aiutate, accettare l'aiuto, e fregarcene per una volta di cosa potrebbe pensare la gente di noi...
Noi andiamo bene così,  siamo uniche per le nostre caratteristiche che nemmeno noi sappiamo di avere.
La vita ci aspetta
Vi abbraccio

7 commenti:

  1. eh...la tua descrizione della malattia è giustissima, in particolare condivido il "distrugge persone, famiglie, e manco chiede scusa. Crea preoccupazione, tensione, rabbia"
    Io "ci sono davvero dentro" da poco, sono poco più di tre mesi, e ora mi sto impegnando per uscirne, ma quello che hai detto come si vede già in così poco tempo!

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  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  3. Non sono come trattare l'argomento perché in famiglia ho avuto mia zia anoressica/bulimica e ho sempre evitato di parlarne perché mi fa star male...comunque uscirne è la cosa migliore, il cibo sano nelle giuste proporzione non ha mai ucciso nessuno.
    Ho letto sulle tue "mete da raggiungere" che pesi meno di 41 kili e quanto sei alta se posso sapere? Perché se la tua altezza è di 1.60 in su sono davvero pochi, non so nemmeno come tu faccia stare in piedi, io spero per te in un sereno futuro!
    Te lo merito un spiraglio di luce...a presto e su che sei forte!

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  4. Hai scritto un sacco di verità, Pulce... é assolutamente vero che tu non sei un numero, e ammesso e non concesso che tu lo fossi, sarebbe un numero talmente grande da essere pressochè infinito... perchè tu sei tantissime, tantissime cose messe insieme, cose che non si possono neanche esprimere a parole... Sei la capacità di fregartene di un voto scolastico e di andare a testa alta perchè sai che c'hai messo tutto il tuo impegno... Sei la determinazione di rialzarti dopo ogni ricaduta... Sei l'indulgenza di perdonare i tuoi sbagli, e la dolcezza di dare a te stessa sempre una nuova possibilità... Sei il coraggio, la grinta, la voglia di combattere ancora e ancora e ancora... Sei tutta la vita che da ora in poi riuscirai a tirare fuori e a vivere come si deve...
    Ti abbraccio forte...

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  5. Ricordo che tempo fa commentavi il mio blgo dicendomi che ero un esempio da seguire.
    Adesso direi che sia tu il vero esempio qua. Io mi sono persa, totalmente.
    Tu sei una forza della natura invece. Ti ammiro tantissimo, non sai nemmeno quanto.
    Ti abbraccio

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  6. Mi piace tantissimo questo post, perchè hai scritto delle verità assolute!!!!!!!!!!!!!!!
    Tu sei una grande, e non permettere mai più al dca di farti pensare che non è così, perchè lo sei veramente!!!!!!!!!!!!!!!!!
    Vai sempre a testa alta, perchè sei veramente forte, e finchè terrai stretta con te questa determinazione farai sempre centro e raggiungerai tutti i tuoi obiettivi.
    Un bacioneeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!

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