Di solito le persone tendono a dire "ascolta il tuo cuore" quando ti ritrovi davanti ad una decisione difficile da prendere. Io cambierei un po ' questa frase, direi " ascolta la tua pancia e il tuo corpo".
Questa frase non vale solo per le decisioni.
Vorrei sapere quante persone affette da dca ascoltano il proprio corpo e le esigenze. Penso ben poche, io in primis tendo a non farlo.
Io dico di ascoltare la pancia e lo stomaco perché per me le emozioni e gli stati d'animo sono molto collegati alle sensazioni che provo nello stomaco.
A volte basta un litigio, il cattivo umore, la solitudine, la rabbia, la tristezza, l'ansia, a farmi chiudere lo stomaco, e mentre sento il nervoso dentro di me che si nutre di ciò che ho nella pancia. Altre volte, invece, queste emozioni, mi portano ad avere una fame assurda e insaziabile.
Grazie al day hospital ho cominciato a percepire quelle che sono le esigenze alimentari del mio corpo; capisco quando mi chiede carne, quando gradisce il pesce o la pasta...e così via.
E a volte, so anche giustificare questi bisogni.
Adesso che capisco i bisogni, è difficile fare il passo successivo, ovvero chetarli, perché alcuni alimenti e primi i dolci, non me li concedo ancora. Io vorrei, ma non riesco a permettermelo, la malattia su questo versante è ancora molto forte.
Quanti passi bisogna fare prima di raggiungere un'alimentazione semi normale vero?
Dal di fuori sembra impossibile che ci sia tutto questo terremoto interno legato al cibo in una persona?
Non lo so, ma c'è.
wow ho beccato questo post appena l'hai pubblicato.
RispondiEliminacome t'insegnano ad ascoltare il corpo al day hospital? perchè è difficile, io certo non ci riesco, per me ascoltare il corpo vuole ancora dire mangiarmi l'universo.
comunque bel blog, complimenti, non so come ma non mi era mai capitato di passarci. tornerò.
sai che dicono?
RispondiEliminache il secondo filtro emozionale stia proprio nello stomaco..
anzi mi pare di aver letto che è più importante lo stomaco..
hai ragione..io credo di non aver mai ascoltato il mio corpo..
sia per il cibo sia per altre esigenze..anche tipo la stanchezza..
sai che hanno fatto un ottimo lavoro al day hospital?
riuscire a far percepire i bisogni alimentari..UAO!
come hai fatto?
il cibo purtroppo è il nostro cervello..lo ha sostituito..
pensiamo con esso..
ti abbraccio forte bellissima..
Ragazze, non so come me lo abbiano insegnato, e infondo non so se al day me lo hanno insegnato. So solo che ho fatto un percorso psicologico molto intenso...pensate gruppo tutti i giorni più due colloqui individuali a settimana..
RispondiEliminaMi ha aiutata molto la dietista, spronandomi a provare nuovi cibi. Anche se avevo paura, mi sentivo protetta. Cosi, mangiando alcune cose più elaborate, ho capito che il mio corpo ha bisogno un po ' di tutto....e poi è venuto tutto da solo. Comprendo il mio corpo , a volte mi spiazza ma è così.
Però ragazze vi giuro che non so come ho fatto
mah!non avevo proprio fatto caso che il commento prima del mio ti avesse fatto la stessa domanda!
RispondiEliminascusa se ti ho messo in difficoltà!
Nessuna difficoltà tranquillissima!,! ;)
Eliminabrava Pulce!!! Stai facendo dei passi da gigante.... :-)
RispondiEliminaGrazie mille...ti voglio bene ♥
EliminaOddio è la mia stessa situazione, sono nervosa, in ansia tesa, e scatta la fame nervosa, arrabbiata, delusa, insoddisfatta e si chiude da darmi nausea!!
RispondiEliminaFai fatto molti passi avanti, hai capito molto il tuo corpo e sopratutto le tue emozioni e questo è davvero fantastico!!
Capisco la tua fobia per alcuni cibi, per me anche se non è molto logici sono fonte di rifiuto categorico non i dolci, ma i cereali e carboidratei, pane pasta, riso, orzo, ecc.. Proprio non ne voglio sapere li trovo "inutili", so che non è così, ma mi creano questa emozione
Già, penso che per molti sia così. Basta un emozione a far scattare tutti meccanismi nel nostro corpo...e per il credere certi cibi inutili, quanto ti capisco. Per me è così con i dolci e con i latticini, e per alcuni tipi di proteine...
EliminaÈ difficile, possiamo condividere questa difficoltà.
Forza.
Ti abbraccio