Il lavoro mi stanca molto...ma è una sorta di aiuto. E' vero che sto a contatto con tanto cibo che io stessa mi nego, perchè io faccio servizio ai tavoli, ma non so perchè non patisco a vedere questo cibo...
In questo ultimo periodo il mio pensiero era focalizzato soprattutto sul cibo e su tutto quello che ne concerne, invece con il lavoro, non penso a cosa ho mangiato, ai sensi di colpa...la mia testa sta concentrata sul lavoro, sui clienti, sul fatto che devo essere sempre sorridente.
Però pensandoci su, mi è venuto in mente quando in passato ero contenta di cucinare per i miei genitori , e vederli mangiare cosa avevo preparato io, mi faceva felice, perchè li tenevo al sicuro. Forse la stessa procedura si ripete al bar...io sono contenta nel veder gli altri mangiare perchè so che così non si denutriscono.
Mah...è solo un pensiero, una riflessione di una diciottenne che aspetta con ansia mille cose, che sta aspettando alcune cose e alcune persone. Una ragazza che non capisce di essere importante, che si sminuisce da sola, che vuole a tutti i costi dei meriti e poi li smentisce per paura di mostrarsi troppo agli altri. La bassa autostima, il pensiero di essere invisibile agli occhi altrui continuano a regnare. Una ragazza che ha paura a sperare nel futuro, perchè a volte quel futuro si è rivelato amaro e difficile, fa fatica a sognare...Da piccola sognava tantissimo ad occhi aperti, cose assurde!
Sognava di abitare a San Francisco , nel quartiere delle case vittoriane, di lavorare con le sue sttrici preferite, di frequentare i college americani, magari tipo quelli di High School Musical, dove si canta e si balla...o magari una scuola di Tennis come quella di 15 love. Una vita pazzesca, da favola, però sognavo...e adesso rileggere queste cose mi fanno ridere e commuovere allo stesso tempo; come stavo bene una volta, avevo ancora voglia di farmi mille castelli in aria pur sapendo che erano impossibili da raggiungere...
Ma sognavo.
ora magari non sogni.
RispondiEliminama SPERI.
ed è la concretizzazione di un sogno.
se non avessi sperato..non ti troveresti in cima o a metà di un monte ripidissimo..
e hai voluto scalarlo.ci hai creduto.
perchè la posta in gioco eri..sei tu..
tu e la tua sopravvivenza.
e certe speranze hanno dato vita a piccole grandi realtà che 'assapori'giorno per giorno..su cui ti interroghi giorno per giorno..
stai sperimentando la VERITA'..senza utopie o facili agganci..
un PROGETTO.
è la forma di sogno più raffinata e affinata che tu potessi scegliere e conoscere.
un bacio
Condivido il commento di Se fossi fuoco arderei il mondo.
EliminaForse sperare è anche meglio che sognare. Sognare spesso implica il puntare troppo in alto e, di conseguenza, rimanere delusi... Quando si sogna troppo il pericolo d'illudersi è sempre in agguato.
La speranza è ben diversa : ti spinge a credere in un futuro migliore, a porti obiettivi concreti e, cosa più importante, a perseguire tali obiettivi e ad impegnarti per far sì che i tuoi desideri si avverino.
Avete ragione, un progetto. Per la prima volta ho un progetto, a tempo determinato. Spero di riuscire a mantenerlo.
EliminaSperanza. Ho bisogno di sperare.
Mi manca sperare in qualcosa,, forse perché la paura mi bloccava.
Vi abbraccio e anche voi sperate ragazze. Speriamo.
Un abbraccio
Per una volta, cara Pulce, lascia perdere i perchè e i percome... stai facendo un lavoro che ti piace e che ti prende, e questo è tutto.
RispondiEliminaNon ogni singola cosa della tua vita è correlata al DCA o è una reazione ad esso... stai facendo una cosa che ti dà soddisfazione, che ti fa stare bene, e basta... ed è ovvio che quando fai una cosa bella, mentre la fai chiudi fuori il resto del mondo. Che sia il DCA o qualsiasi altra cosa.
Prenditi perciò questo momento del lavoro come un momento tutto per te: per fare finalmente una cosa che ti fa sentire realizzata... come persona... per quello che sei.
Ti abbraccio forte...
Hai ragione. Il mio vizio di farmi sempre mille e più domande. Provo a dare pace alla mia testa...
EliminaUn abbraccio Veggie.
Grazie per il sostegno che mi hai dato fino ad adesso, è prezioso.
Ti stringo forte