Translate

venerdì 12 aprile 2013

invidio le persone normali

Provo invidia.  È un'emozione come tante altre, ma la provo.
Quando passo per le vie, o sono ferma al terminal del pullman,  vedo le altre persone mangiare con naturalezza i gelati, toast, panini, crepes, e li invidio si.  Perché sono così tranquilli quando mangiano, hanno il sorriso sulle labbra;per loro il cibo non è un problema, anzi un piacere. E allora mi chiedo "ma perché per me non può essere così?  Perché devo avere tutte queste fisse sul mangiare? Io non riuscirei nemmeno ad addentare un piccolo pezzo di panino". E mi sento diversa,  uno schifo.  Mi maledico per il giorno in cui ho deciso in incontrare la malattia.
Vorrei anche io mangiare tranquilla un gelato per strada, passeggiando con le amiche per le vie della città,  ridendo e scherzando. E invece? Non riesco nemmeno a mangiare una cavolo di barretta ai cereali e cioccolato.
È straziante vedere che il mondo va avanti, e io non riesco ad andare avanti,  con tutta la determinazione che ho. Perché io mi impegno,  ma mi sa che la malattia mi segnerà per sempre.
In quei momenti, i miei occhi si spengono,  diventano vuoti e profondi,  carichi di emozioni... e mi viene in mente quando ero ancora sana, quando camminavo felice per la città,  fregandomene dei giudizi altrui. Io mangiavo,  mi piaceva, e stavo bene.
Poi qualcosa nel meccanismo si è rotto.
Non so cosa, ma mi ha cambiato la vita.

15 commenti:

  1. Purtroppo questa invidia è una brutta cosa che provo anche io....e purtroppo anche io resterò segnato per sempre da questa schifezza che è l'anoressia. Come tutti.
    E' vero, anche se sapremo cosa ci ha cambiato la vita, nulla cambierà ormai lo schifo che proviamo da anoressici...e la malattia rimarrà sempre ad un passo da noi, anche quando guariremo.

    Comunque quando capirai cosa ti ha cambiato la vita faccelo sapere (scusa la mia curiosità :) ).
    A me è capitato dopo esser stato lasciato dalla mia fidanzata dopo 7 anni....e spero di guarire senza ricovero...se no son d'accordo tra un mese.

    RispondiElimina
  2. Certo che ve lo farò sapere...quà scrivo di tutto, ci sono parti della mia vita e della mia storia, come potrebbe mancare la causa del mio disturbo??
    Ve lo farò sapere.
    Coraggio Gabriele, , non arrivare al ricovero. È un'esperienza a volte molto molto dura e che in tutti i casi ti segna per sempre.
    Cerca di farcela.
    Fammi avere tue notizie

    RispondiElimina
  3. anche io quando vedo altri mangiare..mi si stringe il cuore..
    loro sì io no
    loro sì io no
    e allora incominci a interrogarti su te stessa..fino a sentirti sbagliata..fuori posto..
    ecco..stupida..
    e più ti riprendi più sembra che arrivino le batoste..
    non ti sembra mai abbastanza..
    non ti sembri mai abbastanza..

    mai da colmare quel divario che la malattia ha solcato..
    come se fosse un lungo ponte che separa due mondi.
    te.e il resto.
    e questo ponte si allunga sempre di più..
    quando ti pare di essere a metà percorso..
    ti ritrovi all'inizio..
    ti posso capire..

    un lungo abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si sembra di vivere in un mondo a parte...dove il terrore è il cibo...eppure chi ti circonda non è spaventato da esso.
      Che roba...
      Un abbraccio forte a te

      Elimina
  4. A volte provo anche io questa sensazione, sopratutto quando sono fuori al ristorante, a volte mi stupisco vedendo tutte quelle persone che mangiano, un piatto di pasta una pizza, ecc senza lasciare nulla nel piatto, invece il mio piatto di pesce torna sempre indietro metà pieno! Quindi anche se abbiamo delle fobie diverse, ti capisco!! Un abbraccio
    Grazie del consiglio!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già. E mi chiedo diventerò mai normale?
      No. È questa , a risposta. La malattia purtroppo segna a vita. Forse non mi troverò mai ad essere spensierata alla vista di un bel piatto di cibo. Qualche pensiero ci sarà sempre.
      Un bacio :)

      Elimina
  5. Ti capisco, ci sono passata anche io... Tuttora non riesco a mangiare determinate cose, anche se ho fatto degli enormi passi avanti.

    Devi darti tempo, essere paziente e progredire un passo alla volta. Non puoi pretendere di mangiare un cono gelato da 200 e passa calorie senza sentirti in colpa ma puoi provare ad iniziare con una pallina di gelato senza zucchero e/o con meno grassi rispetto a quello tradizionale... Oppure con un budino light! Insomma, l'idea è quella di affrontare i cibi "proibiti" in modo graduale!
    Cominci con l'affrontare in generale l'idea di mangiare qualcosa di dolce e di "pericoloso" ma, sapendo che non ci sono zuccheri o che il contenuto di grassi è parzialmente limitato, attenui un po' l'ansia... Quando poi riuscirai a mangiare questo genere di alimenti senza problemi potrai passare ai dolci "tradizionali" ;)
    La stessa cosa vale per cibi di altro genere. Ad esempio prima di mangiare un toast "normale" potresti provare a mangiarne uno con prosciutto cotto sgrassato e con una sottiletta light.
    Forse avrai bisogno di inziare con metà toast, o addirittura con metà toast senza sottiletta e solo con il prosciutto... L'IMPORTANTE E' INIZIARE, FARE UN PRIMO PASSO, AFFRONTARE LE PROPRIE PAURE.

    Ovviamente è solo un'idea, una tattica che ho adottato io... Ognuno ha le sue strategie!

    Vedrai che le cose andranno meglio, non mollare!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille...penso che proverò anche io la tua strategia e ti farò sapere se ti va ...ti dirò se funziona o no. Magari inizio con il formaggio, che per me è molto fobico...parto con un formaggio light, tipo la mozzarella light o lo stracchino...oppure i fiocchi di latte.
      Spero che serva anche per me questa strategia, e comunque vale la pena provarci, perché io voglio davvero arrivare a stare meglio.
      Grazie sei stata un tesoro
      Un abbraccio caloroso

      Elimina
  6. la malattia sarà sempre con noi. Le ossessioni non andranno mai via, ma possono stare zitte. Se ne può uscire nel senso che si può non dare più peso alla malattia, mettendendo davanti a lei tante altre cose ...
    Ce la farai, tornerai a gustarti quei cibi "proibiti" senza doverti autodistruggere dopo!
    Coraggio <3

    RispondiElimina
  7. Provi invidia? Sei umana, mi stupirebbe piuttosto il contrario.
    Comunque, come ho scritto millemila volte anche sul mio blog, io sono dell'idea che da un DCA non si possa guarire nel senso canonico del termine (ove per "guarigione" intendo una remissione completa di ogni segno e sintomo fisico e psichico di malattia), però sono assolutamente convinta che sia possibile avere una remissione. E che sia questo l'obiettivo che vale la pena raggiungere, l'obiettivo per cui vale la pensa di lottare.
    Io credo che, in questi mesi, tu comunque ne abbia fatti di passi avanti... e certamente ne farai ancora, se continui a metterci tutto il tuo impegno per progredire. Non sarà una cosa immediata, ci vorrà del tempo, ma io sono assolutamente certa che tu possa riuscire a stare pure meglio di come stai adesso.
    Forse certe vocine nella testa non se ne andranno mai del tutto... però tu potrai diventare in grado di dominarle: di sapere che sono lì, però senza permettere loro di agire nella tua vita.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie ragazze, allora inizio a essere paziente, e piano piano, cercare di arrivare a quell'obiettivo tanto ambito.
      Grazie ragazze
      Siete uniche

      Elimina
  8. Stringo i denti. E tutto quello che mi ripeto è: pensa a quanto sarà tutto molto più semplice, d o p o. Pensa a quanto ogni singolo gesto avrà una potenza, una carica speciale che nessuno, a parte te, riuscirà a cogliere. Già. Chissà quando arriva quel d o p o... Ma arriverà, tesoro, arriverà. E allora la vità brillerà di una luce talmente forte, talmente unica, che sentiremo il bisogno di non perderne nemmeno un attimo. Ti voglio bene, pulcina.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si pensiamo al dopo. Fallo anche tu mi raccomando.
      Dopo...dopo saremo più forti, dopo avremo qualcosa in più che le altre persone non hanno.
      Un bacio stella ♥
      Che bello trovarti quà

      Elimina
    2. Hai già qualcosa in più che tanti non hanno figurati d o p o, te l'ho già scritto sarai una donna speciale. E proprio per darti la possibilità di vivere completamente la tua specialità devi andare avanti con tutte le tue forze. Io non riesco a comprendere questo rapporto "sbagliato" con il cibo, ma le tue parole sono in grado di farmi comprendere tutta la tua sofferenza ma anche la grande forza di volontà che hai. E' tutt'altro che facile il percorso che stai facendo ma solo continuando per la tua strada arriverai al tuo dopo. Te lo auguro con tutto il cuore. Mary

      Elimina