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martedì 9 aprile 2013

la parola "dimissioni"

In day hospital hanno iniziato a parlare di dimissioni.  Certo si avvicina il momento di lasciare quel luogo, un'esperienza unica che rimarrà impressa nella mia vita. Farà parte del mio vissuto, solo io so che emozioni ho provato dentro quella specie di nido, che rapporti di fiducia si sono creati con l ' equipe medica, soprattutto con le infermiere, diventate amiche...infondo io ci ho passato ben sei mesi insieme, più tempo con loro che con la mia famiglia.
Tutto lo staff e le ragazze hanno lasciato un segno nella mia persona;  da ognuna di loro ho imparato qualcosa di nuovo,  e ho anche imparato ad essere me stessa.
E poi con il gruppo sto benissimo,  sono infatti dispiaciuta per il fatto di non abitare a Torino e vederle frequentemente,  anche perché adesso le vedo tutti i giorni e sono loro a darmi la forza per andare avanti.
Non dimenticherò mai gli abbracci, i pianti, le risate, le battute fatte nei tempi liberi e non
dimenticherò mai questo mio passaggio.
Ovvio che adesso mi chiedono di progettare il mio ritorno a casa, e non so come fare...cioè non so cosa programmarmi. Che farò? 
Stare a casa non porta a buoni frutti e la cosa si è già vista, sport non posso praticarli...forse ho una speranza per la patente, se non mi bloccano a causa dei farmaci che prendo. E poi?
Vorrei tanto godermi le giornate, viverle senza lasciarmi vivere dal sintomo. Riusciró a trovare qualcosa,  ce la farò.
Mi preoccupa tanto il dopo per quante riguarda il dopo, cioè l'ambulatorio,  questo perché vuol dire essere di nuovo seguita dai medici che sottovalutando la mia situazione, mi hanno fatta arrivare al ricovero. Soprattutto con la dietista dell'ambulatorio non c'è mai stato feeeling fin da quando sono giunta in quella palazzina di tre piani.
 Ricordo ancora quel giorno. Ogni passo che facevo per raggiungere quel luogo, pensavo terrorizzata di voler tornare indietro, girarmi indietro e ripercorrere quel lunghissimo corridoio per uscire da lì.
Quei muri tutti bianchi, quei dottori che si aggiravano per il corridoio dell'ambulaturio camminando silenziosi e sicuri di se stessi, con facce tese e serie. Le ragazze ricoverate che mi passavano davanti;  tutto mi spronava a non ridurmi in quello stato, senza sapere e senza vedere che anche io sarei arrivata a esser essere ossa e pelle.
Comunque devo attuare un piano post dh.

7 commenti:

  1. Ciao cara, non so cosa consigliarti perchè non ci sono mai passata! Posso solo dirti di cercare di vivere la tua vita e riempirla di cose, persone, passioni che ti facciano sentire serena, soddisfatta e felice, e magari conservare il ricordo di questa esperienza cercando di non commettere gli stessi errori che ti hanno portata a tutto questo!
    Ps: scusa ho risp al tuo commento, non volevo sembrare insensibile, hai perfettamente ragione, il mio era un modo di dire (senza ciclo starei meglio, ma come penso molte donne i primi giorni lo odino e non per l'addome gonfio), a volte vengo fraintesa perchè do per scontato di essere compresa senza spiegarmi bene!! Colpa mia!
    Un abbraccio

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  2. Ok ora ho capito!

    Si devo riempirmi le giornate di cose belle e piacevoli. Il punto e che devo scoprirle anche io...speriamo bene!

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  3. Leggi, disegna, colora, compra dischi e ascoltali fino allo svenimento... l'importante in questa vita è perdere tempo.
    Un abbraccio forte forte :3

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  4. Grazie...si, sono tutte buone idee. Vorrei arrivare a fare le cose che mi piacciono senza pensare che sto perdendo tempo e che invece dovrei muovermi.
    Un abbraccio a te

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    1. A me aiuta tanto leggere libri e andare a comprare dischi :3 Perdere tempo non è negativo. Negativo è perderlo senza aver scoperto che ti piace :3
      Comunque ho deciso di scrivere sulla sofferenza. Infondo hai ragione... che potrebbe andare peggio ._.

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  5. Eh si, pulce, le dimissioni spaventano sempre. Io quando han parlato di dimissioni al primo ricovero mi sono sentita malissimo e sottovalutata. Infatti avrei avuto bisogno di stare ancora là(poi si è visto altri due ricoveri-.-), però bisogna accettare di essere autonomi(e fare spazio anche alle altre).
    E' difficile, ma io penso che tutta la tua 'famiglia medica' ti aiterà a trovare una soluzione =)

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  6. Già, bisogna essere autonomi. Spero di riuscirci senza fare troppi casini e sicuramente raccogliendo tutto l 'aiuto che è possibile ricevere...
    Un abbraccio forte

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