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giovedì 18 aprile 2013

Lottate per favore

Vedere le persone che amo farsi del male con la malattia, mi fa stare molto male; mi sento impotente e non so come poterle aiutare...
Non posso dire niente a chi soffre di anoressia nervosa restrittiva e con iperattività,  perché io in primis ne sono affetta...ma cerco di stare vicino a chi ha altre sfaccettature della malattia...mi pongo come una persona pronta ad ascoltare, a provare a dare consigli, a incoraggiare. Ovvio, non voglio fare il lavoro dello psicoterapeuta,  però penso che parlare con persone che condividono le tue stesse difficoltà,  sia, per un certo verso, liberatorio...
Mi sento impotente,  perché vorrei prendere queste persone e portarle con me, come se fossero al sicuro. Ma al sicuro da chi? È impossibile.  Perché il nostro nemico e il nostro male vive nel nostro corpo.
Non so, questa sensazione di semi rabbia nel non essere in grado di aiutare le mie amiche, mi fa forse un po ' provare ciò che la mia famiglia provava mentre vedeva la mia autodistruzione in atto. Rabbia, nervoso, odio nei confronti di queste malattie complicate e schifose.

Ragazze per favore lottate. Non mollate mai.
Vi voglio bene

7 commenti:

  1. Mi hai commosso! Hai un cuore così grande che non ti sta nel petto :) Sì, sono malattie schifose che non fanno altro che dare sofferenze a noi medesime e a chi ci sta accanto. E' come se scoppia una guerra civile o qualcosa di simile.

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  2. Già. È un malessere generale, incentrato su di noi ma che contagia anche chi ci sta accanto. Questo perché per quanto le persone possono starci vicino, non capiranno mai il dca, perché non lo capiamo noi.
    È veramente difficile, straziante, un malessere quotidiano. Vorrei riprendere la vita.
    Se solo ci riuscissi. Io lo vorrei tanto

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  3. piccola, secondo me fai benissmimo, a volte io compresa non siamo ancora pronte a cambiare, ma avere qualcuno con cui parlarne fa sempre bene, io e te abbiamo problemi diversi, tu stai e cercando di uscirne e ti ammiro per questo, io non ne sono pronta e apprezzo molto il fatto che con te si possa comunicare senza "litigare" sei molto comprensiva e anche di conforto!!
    un abbraccio

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    1. Si, si può comunicare, condividere...tutte parole positive.
      Ti stringo forte

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  4. E' bello leggere del tuo altruismo e della voglia di aiutare chi ha le tue stesse problematiche, anch'io ritengo molto importante l'interagire con persone che hanno un dca, perchè comunque c'è un livello di empatia e comprensione che non ci può essere con chi non ha mai vissuto un dca.
    Però, oggettivamente, è veramente difficile aiutare persone che non sono ancora del tutto convinte di voler combattere, perchè alla fin fine è la forza di volontà individuale quella che permette di fare veramente dei passi avanti. L'aiuto e il supporto altrui è molto importante, ma se noi per prime non si è convinte, non si riesce a smuoverci.
    E' lodevole il fatto che tu voglia aiutare le altre, e chissà se magari un domani non possa diventare la tua professione, ma nel mentre che provi ad aiutare le altre, non dimenticare di aiutare te stessa nella tua lotta quotidiana. Perchè, forse, quella semi rabbia che provi nel sentirti impotente rispetto alle altre, forse in fondo la provi perchè per certi aspetti ti senti limitata anche nei confronti di te stessa. Perciò, per un attimo, pensa a te: e fai tutto quello che è in tuo potere per continare a combattere e riappropriarti della tua vita!!!!!!!!!!

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  5. Sai qual è il punto? non si può aiutare chi ha deciso di scendere nel baratro. E sarò anche estremista, chi ha deciso di salvarsi lo fa concretamente, con atti quotidiani, come fai tu, chi invece sta sempre a fare minchiate e lamentarsi ecc...si sta auto prendendo per il culo. Non ha alcuna intenzione di guarire e noi non possiamo farci niente. é triste da dire ma è la verità, non possiamo salvare chi non vuole essere salvato...lo dico per esperienza. Come molte cose, a un certo punto, quando non ne puoi più, con la forza della disperazione...inizi a risalire la china.
    Forza, tu non mollare, pensa che per ognuno c'è un percorso.

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  6. Ragazze, avete più che ragione. Purtroppo siamo divise in chi è pronto e cerca di uscire dalla malattia, e chi invece ci sta ancora bene dentro e quindi non vuole uscire ancora da quello stato...non posso aiutare concretamente nessuno, ma penso che seguire uno a uno i vostri post, dare degli imput, dare parti della mia esperienza a voi...possa in qualche modo essere d'aiuto.
    Un abbraccio a tutte

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