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martedì 11 giugno 2013

l' autoconvinzione malata

È cominciato con un " no grazie". Da quel momento sono cambiata.
Un "no grazie" riferito ad una mia compagna di scuola, che dopo avermi chiesto se stavo bene perché mi vedeva dimagrita, mi ha offerto un pezzo del suo spuntino,  visto che io ero intenta a sorseggiare un misero tè caldo. Quella risposta, mi ha fatta sentire forte, finalmente il controllo era nelle mie mani, e non sarei più caduta in tentazione di cibi proibiti...
Quella domanda " ne vuoi un pezzetto? " Si è ripetuta per giorni, mesi...e la risposta era sempre più secca " no, sto bene così  davvero" . Bugia colossale.
Dentro di me era in atto una tempesta.
" si ne vorrei un pezzo, hanno un profumo assurdo quelle schiacciatine, ho tanta fame, vorrei anche solo una briciola". Ma quella briciola avrebbe rovinato tutto il mio schema alimentare prestabilito dalla sottoscritta e mi avrebbe fatto prendere mezzo chilo.
A Faby non è concesso, questo mi ripetevo.
Mentire a me stessa, agli altri... sono stata una bugiarda,  cattiva in alcuni momenti,  quando presa dalla rabbia, urlavo che avrei tanto voluto che alcune persone si fossero trovate nella mia stessa situazione, per sentire quanto stavo male.
Che vergogna a pensarci ora.
Mai e poi mai augurerei a qualcuno,  nemmeno alla mia nemica più grande, di ammalarsi di questa patologia; non lo farei perché essendoci dentro so quanto fa stare male, e penso che nessuno di noi si merita di dover lottare tutti i giorni contro la malattia.
È arrivata, non sappiamo come...alcune di voi hanno individuato le cause, io non ancora...ma spero di trovarle prima o poi, anche perché in questo modo posso iniziare a districare i nodi silenziosi dentro di me.

8 commenti:

  1. Anche se non ne capirai pienamente le cause, pian piano riuscirai a conviverci meglio, vedrai :)
    Ho fiducia in te, rimani forte <3

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  2. Stellina vedrai che capirai! Già queste tue riflessioni sono dei grandi passi avanti, stai prendendo consapevolezza delle cose che non sono giuste mentre prima, nel pieno della malattia non ti rendevi conto di ciò! Ora siiii ed è importantissimo!

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  3. Penso che certi comportamenti che hai avuto, per quanto tu alla luce di oggi possa considerarli sbagliati, fossero conseguenza della malattia, e non dipendessero da te. Perchè io credo che quando abbiamo un dca, soprattutto nelle prime fasi quando ci sembra ancora di poterlo gestire come ci pare e piace, esso domina completamente la nostra mente, e ci fa dire, fare e pensare cose che, se fossimo lucide, non ci penseremmo neanche lontanamente. Quindi non ti devi sentire in colpa per questo, perchè non era colpa tua; se proprio vuoi dare la colpa a qualcuno, allora dalla all'anoressia, che ti ha messo nelle condizioni di comportarti così.
    Poi io penso che le motivazioni che ci portano a un dca siano moltissime (e diverse per ciascuna di noi), e che è anche importante capirle, ma c'è una cosa ancora più importante: e cioè il trovare strategie per combattere in dca, da qualsiasi ragione esso sia originato, più che scavare nel passato, l'importante è lottare per il futuro!!!!!!!!!!!!
    Un abbraccioneeeeeeee!!!!!!!!!!!!!

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  4. non c'è alcun motivo perchè tu non debba farcela! Il percorso di psicoanalisi è lungo e doloroso, ma alla fine sarai contenta di poterti guardare alle spalle!
    Un abbraccio, e l'inboccaallupo più grande ♥

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  5. personalmente, non credo che trovare le cause della malattia ti porti a guarire. magari ti porta a chiarirti un po' il cervello, ma la dipendenza rimane, l'ossessione rimane, anche se sai benissimo come funziona e quanto è sbagliata.
    come dici tu, le strategie comportamentali sono più importanti. e quindi buona fortuna, nella tua lotta per il futuro.
    e fra parentesi, anche io penso spesso a quel primo panino alla nutella che ho sostituito con una pesca. e mi dico "che cazzo me l'ha fatto fare". così di punto in bianco. ho capito le cause del mio dca, ma l'evento scatenante ancora mi sfugge.

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  6. Grazie ragazze. Avete ragione...forse capire perfettamente le cause del nostro malessere è difficile, mentre una conquista sarebbe imparare a convivere con essa, senza farci influenzare tutti i giorni.
    Il percorso di introspezione è difficile Sì, duro, ci sono alcune cose che non si vorrebbero ne vedere ne tirare fuori. Ma bisogna farlo per il nostro bene.
    Un abbraccio forte a tutte

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  7. ...secondo me ci possono essere degli avvenimenti che magari hanno potuto favorire il problema...
    Ma alla fine, a distanza di anni, dopo tutto quello che ho passato, gli sforzi ed i momenti difficili...Penso di poter dire che non c'è niente di sbagliato, non c'è un "colpevole" in tutto questo.
    Soprattutto NOI NON SIAMO SBAGLIATE.
    Siamo semplicemente ESTREMAMENTE più SENSIBILI rispetto alle altre persone.
    ...E questa nostra sensibilità fa sì che viviamo le nostre emozioini (negative o positive che siano) con tutte noi stesse.
    Dando TUTTE NOI STESSE...fino a consumarci piano piano ogni giorno di più...

    Comunque vada,
    fatti forza.
    Ti sono vicina <3

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  8. Già la sensibilità è un'arma a doppio taglio...ci porta a dare tutte noi stesse fino allo sfinimento...
    Ti abbraccio
    Grazie per le tue parole.
    Un abbraccio

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