Io non mi sentivo anoressica, non riconoscevo la mia malattia. Ma perché io avevo fame, secondo me le anoressiche non avevano fame, se no come facevano a stare senza mangiare o a mangiare 300 calorie al giorno?
Io mi sentivo un qualcosa di non definito, senza nome.
E invece nel soggetto anoressico, nel più dei casi, la fame c'è e anche tanta, ma la si impara, piano piano a controllare.
Inizia a fare parte di te, inizia a essere la normalità avere fame, ti fa sentire perfino leggera. Ma che fatica. Avevo voglia di mollare da un momento all' altro, ero stanca di avere fame e mal di testa. Ma la mia testa aveva come obiettivo quello di non prendere peso, quindi dovevo accettare questa condizione. E poi, a volte, la fame non c'era proprio, come nelle interrogazioni e nelle verifiche, non avevo tempo di pensare ai miei bisogni, dovevo andare avanti e basta. Dovevo dare le risposte più esaustive possibili, dovevo apparire perfetta. Perfetta, leggera, graziosa, tutto era legato alla magrezza per me , quella magrezza che non bastava mai, quella magrezza della quale mi vergognavo a stare in costume al mare .
Peso, magrezza, ossa, erano per me segni di forza.
A pensarci adesso mi viene da piangere, come ho potuto ridurmi così? Come facevo a andare avanti? Facevo fatica a camminare e non lo volevo nemmeno ammettere. Come ho potuto cadere così in basso? Perché non ho chiesto aiuto prima?
Che rabbia.
E la Fabiana perfetta, sorridente, ormai era caduta. Caduta sul fondo, freddo, pieno di bugie e sensi di colpa. Un fondo nero, spaventoso. Un pozzo profondo, dove ogni giorno era una battaglia per vincere , per arrivare alla magrezza, per essere accettata da se stessa... dagli altri. Ma anche per far notare che Fabiana non era quella che è stata sempre bene, che non ha mai avuto problemi, che non le è mai mancato niente, che non ha mai avuto problemi a scuola. Non ero perfetta. Ma tutti intorno a me si complimentavano per i risultati a scuola, per la mia gentilezza, per i miei modi di fare graziosi, per il mio lavoro, per come ero brava a pallavolo... ma chi mi ha mai chiesto " come stai? " . Era scontato che andasse tutto bene, a Fabiana andava sempre tutto bene, anche se era ormai al fondo del tunnel.
Tutti avevano gli occhi chiusi.
Fabiana stava bene .
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