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mercoledì 30 gennaio 2013

Fabiana stava bene

Io non mi sentivo anoressica, non riconoscevo la mia malattia. Ma perché io avevo fame, secondo me le anoressiche non avevano fame, se no come facevano a stare senza mangiare o a mangiare 300 calorie al giorno?
Io mi sentivo un qualcosa di non definito, senza nome.
E invece nel soggetto anoressico, nel più dei casi, la fame c'è e anche tanta, ma la si impara, piano piano a controllare.
 Inizia a fare parte di te, inizia a essere la normalità avere fame, ti fa sentire perfino leggera. Ma che fatica. Avevo voglia di mollare da un momento all' altro, ero stanca di avere fame e mal di testa. Ma la mia testa aveva come obiettivo quello di non prendere peso, quindi dovevo accettare questa condizione. E poi, a volte, la fame non  c'era proprio, come nelle interrogazioni e nelle verifiche, non avevo tempo di pensare ai miei bisogni, dovevo andare avanti e basta. Dovevo dare le risposte più esaustive possibili, dovevo apparire perfetta. Perfetta, leggera, graziosa, tutto era legato alla magrezza per me , quella magrezza che non bastava mai, quella magrezza della quale mi vergognavo a stare in costume al mare .
Peso, magrezza, ossa, erano per me segni di forza.
A pensarci adesso mi viene da piangere, come ho potuto ridurmi così? Come facevo a andare avanti? Facevo fatica a camminare e non lo volevo nemmeno ammettere. Come ho potuto cadere così in basso? Perché non ho chiesto aiuto prima?
Che rabbia.
E la Fabiana perfetta, sorridente, ormai era caduta. Caduta sul fondo, freddo, pieno di bugie e sensi di colpa. Un fondo nero, spaventoso. Un pozzo profondo, dove ogni giorno era una battaglia per vincere , per arrivare alla magrezza, per essere accettata da se stessa... dagli altri. Ma anche per far notare che Fabiana non era quella che è stata sempre bene, che non ha mai avuto problemi, che non le è mai mancato niente, che non ha mai avuto problemi a scuola. Non ero perfetta. Ma tutti intorno a me si complimentavano per i risultati a scuola, per la mia gentilezza, per i miei modi di fare graziosi, per il mio lavoro, per come ero brava a pallavolo... ma chi mi ha mai chiesto " come stai? " . Era scontato che andasse tutto bene, a Fabiana andava sempre tutto bene, anche se era ormai al fondo del tunnel.
Tutti avevano gli occhi chiusi.
Fabiana stava bene .

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