Se penso a come ero in passato , la prima emozione che provo è la rabbia. Mi fa incavolare com'ero: timida all' estremo, non riuscivo nemmeno a salutare le mie compagne di scuola, non riuscivo ad affrontare al meglio un'interrogazione perché la timidezza mi bloccava appena il professore mi fissava... non ero capace di entrare in un negozio e chiedere alla commessa ciò che volevo perché avevo paura di farlo in modo sbagliato, e quà mi scappa un sorriso, perché c'è un solo modo giusto per entrare in un negozio e chiedere "vorrei comprare quella maglia che avete esposta in vetrina"...? Non credo proprio!
Ma alla base di tutto c'è la profonda insicurezza e paura del giudizio altrui, la paura che le altre persone ridano per il mio modo di fare ... meno male che adesso certe situazioni non sono più un problema per me!
Prima ho parlato di rabbia, infatti questa emozione non è legata solo agli aspetti sopra riportati, ma anche a come ero una golosona una volta, se non fossi mai stata così, forse è dico forse oggi le cose sarebbero diverse... mi ricordo i miei eccessi di golosità: frollini bagnati nella cioccolata calda, pane con un bel po' di nutella spalmata sopra (la nutella, tre anni che non la mangio ) , le mie doppie colazioni, una a casa a base di biscotti e latte e una al bar con il croissant alla crema e il cappuccino, l'estate dei due gelati al giorno per circa un mese, il gelato mangiato a colazione e anche dopo ogni pasto, le mega fette di torte che la mia mamma mi faceva e che io mi mangiavo in ogni pasto della giornata, l'olio messo sopra il prosciutto crudo... e non riesco più a andare avanti....
Nella mia testa c'è l'idea che i miei parenti mi vedevano come faby la golosona e la bella bimba in carne, che sta bene diciamo. Che sta bene perché? Perché chi mangia sta bene, lei è perfino un po' troppo in carne quindi sta bene, l'eterna bambina golosa, ecco come mi sentivo giudicata dalle persone che avevo attorno. Non importava a nessuno come stavo dentro, come mi sentivo inadeguata , come non riuscivo a trovare una mia identità e un mio modo d'essere, e quindi iniziai anche ad andare alla ricerca di un mio modo d'essere che mi soddisfacesse...
È quà mi scappa da sorridere a pensare al mio periodo " emo" che ho passato;mi viene da sorridere perché mi rendo conto come io piccola cercavo di farmi vedere grande...
Ma alla base di tutto c'è la profonda insicurezza e paura del giudizio altrui, la paura che le altre persone ridano per il mio modo di fare ... meno male che adesso certe situazioni non sono più un problema per me!
Prima ho parlato di rabbia, infatti questa emozione non è legata solo agli aspetti sopra riportati, ma anche a come ero una golosona una volta, se non fossi mai stata così, forse è dico forse oggi le cose sarebbero diverse... mi ricordo i miei eccessi di golosità: frollini bagnati nella cioccolata calda, pane con un bel po' di nutella spalmata sopra (la nutella, tre anni che non la mangio ) , le mie doppie colazioni, una a casa a base di biscotti e latte e una al bar con il croissant alla crema e il cappuccino, l'estate dei due gelati al giorno per circa un mese, il gelato mangiato a colazione e anche dopo ogni pasto, le mega fette di torte che la mia mamma mi faceva e che io mi mangiavo in ogni pasto della giornata, l'olio messo sopra il prosciutto crudo... e non riesco più a andare avanti....
Nella mia testa c'è l'idea che i miei parenti mi vedevano come faby la golosona e la bella bimba in carne, che sta bene diciamo. Che sta bene perché? Perché chi mangia sta bene, lei è perfino un po' troppo in carne quindi sta bene, l'eterna bambina golosa, ecco come mi sentivo giudicata dalle persone che avevo attorno. Non importava a nessuno come stavo dentro, come mi sentivo inadeguata , come non riuscivo a trovare una mia identità e un mio modo d'essere, e quindi iniziai anche ad andare alla ricerca di un mio modo d'essere che mi soddisfacesse...
È quà mi scappa da sorridere a pensare al mio periodo " emo" che ho passato;mi viene da sorridere perché mi rendo conto come io piccola cercavo di farmi vedere grande...
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