Sta alla persona decidere se farsi vampirizzare o rimanere se stessi anche se non ci si piace . E aspetta alla persona vampirizzata decidere se continuare a nutrirsi solo di se stesso, del proprio cervello , delle proprie ossa, dei muscoli e della carne.
Certo che la vita da vampirizzati attrae la sua fragile preda ogni giorno, il vampiro non la lascia mai, provando soddisfazione di come riesca a sottomettere le sue vittime. Con voce e sguardo soddisfatto, guarda i sui sudditi autodistruggersi.
Sta alla persona vampirizzata decidere di smettere di assumere quel veleno dolce come il miele e amaro come le mandorle verdi.
Non basta dire " adesso ritorno la persona di prima" , " adesso cambierò", bisogna essere aperti al cambiamento, ci vuole una certa predisposizione dettata dalla forza d'animo e virtù.
Dicono che sconfiggere il vampiro non sia un' impresa impossibile, sicuramente significa lottare con i denti per ottenere un piccolo spazio di miglioramento, e gradualmente allargare questa libertà e sconfiggere quel parassita che vive nel corpo di un' anoressica, e che la prosciuga fino alla fine...
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