È il resto che non mi soddisfa.
Adesso, ogni mattina mi guardo allo specchio. Se mi vedo grassa, se noto le cosce aumentate di circonferenza, preferisco mascherarle con un vestito o con dei pantaloni larghi, in modo che il mio corpo ci navighi dentro. Se invece, alla mattina, vedo che le mie cosce sono abbastanza dritte e sottili, oso mettermi i leggins , pantaloni attillati, perché non mi sento grassa, perché mi piaccio così come sono, ma solo in quel momento.
Mi sento ridicola pensare che uno specchio mi condizioni così la vita, eppure non sono ancora riuscita a rompere questo meccanismo.
Vado avanti a stentoni, a inciampi e rialzate, e ogni volta che fatica rialzarsi. Ma è l'unico modo per andare avanti e non indietro . Ogni giorno mi pare una lotta, contro un' unica nemica, me stessa. Mi sforzo per far cambiare le cose, alcune sono già cambiate, ma altre sembrano dei mulini a vento, ti infliggono il colpo che tu hai cercato di sferragli, venendo colpito nella tua parte più debole.
Nessun commento:
Posta un commento