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martedì 5 febbraio 2013

La lontananza

La lontananza. In molti dicono che la lontananza tra due individui rafforza il legame che c'è tra di essi.
Sarà pure vero, ma la lontananza è dura da accettare.

All'inizio fa male, non capisci perchè quella persona ti ha lasciata , partendo così, semplicemente per farsi la propria vita, cosa giusta e più che lecita. Ma ti lascia un vuoto dentro, un vuoto incolmabile, perchè comunque era un  punto di riferimento, una persona sulla quale contare...
Il tempo impiegato per abituarsi alla lontananza di una persona è tanto, almeno per quanto mi riguarda...
Mi coricavo alla sera e pensavo "chissà come starà, cosa ha fatto oggi, se è di buon umore, se manco pure a lei"... e involontariamente iniziavano a scendere delle lacrime, avrei voluto che quella persona fosse vicino a me, per parlare prima di addormentarsi, per ridere, per scherzare... e invece il suo letto era vuoto. Abbracciavo il cuscino, aspettando il momento in cui il sonno mi prendesse e mi portasse in un'altra dimensione, al di fuori della realtà...
Ma poi, con il passare del tempo, la nostalgia inizia a diminuire, la mancanza diventa la normalità, quelle emozioni diventano pane quotidiano, e la vita va avanti e si ricomincia a correre, per evitare che la vita ti superi, perchè il mondo continua ad andare avanti e non bisogna rimanere indietro. Correre, correre, correre... fare, fare, fare... tutto pur di non pensare. Tutto pur di non rimembrare i momenti passati, la voglia assurda che si ha di vedere quella persona, di guardarla negli occhi, poterla avere davanti a te e dirle "ti voglio bene", guardandola negli occhi, per scrutare le sue espressioni, per notare le sue emozioni, e per vedere la sua reazione.
Un "ti voglio bene " detto al telefono è niente in confronto a un "ti voglio bene " detto a parole; un discorso fatto al telefono è diverso ad un discorso fatto faccia a faccia, dove oltre il coinvolgimento emotivo c'è anche quello fisico.
Sto aspettando quel momento, ti sto aspettando...
Ti abbraccio
E sappi, che tute le sere, il mio pensiero vola su di te.

Con affetto, la tua sorella ormai maggiorenne

2 commenti:

  1. Mi sono commossa pensando che queste parole forse sono le stesse che mia sorella vorrebbe riuscire a dire a me, quella che se n'è andata. Invece mi parla attraverso silenzi che non capisco.
    I silenzi da lontano sono come arabo.

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  2. Hai anche tu una sorella?
    Prova a fare tu il primo passo, forse lei ha paura di ferirti, o si sente in colpa per quel suo silenzio... adesso non conosco la situazione, quindi ti dico cosa sembra più giusto a me in base alle mie idee,
    Ti abbraccio forte

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