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lunedì 26 novembre 2012

La paura di crescere

In  molte situazioni , mi rendo conto che vorrei essere invisibile agli occhi altrui, che vorrei scomparire, trovare un posto per rifugiarmi e non affrontare la realtà che mi circonda, il confronto con le altre persone, i commenti altrui, le cose che mi fanno soffrire, le  mie responsabilità.... ebbene si, ammetto che ho paura di crescere, che vorrei tornare bambina, ritrovare quella spenseriarezza tipica dell infanzia, come quando ridevo con le mie amiche per delle piccole cose , dove lottavo per andare a casa dell'amica migliore amica nonostante avessi i compiti della scuola da fare, dove gli unici problemi erano arrivare a casa in  tempo al pomeriggio dopo la scuola per non perdere le puntate dei miei cartoni animati preferiti, oppure preoccuparmi di preparare il balletto da fare per la festa di compleanno dell' amica, e i problemi più grandi erano no dei genitori, che tutt'ora comprendo .
Vorrei ritornare bambina, ecco cosa frulla nella mia testa, pensare che tra pochi giorni divento maggiorenne!. E mi chiedo perché. Mi chiedo se questo mio bisogno abbia giocato anche lui a favore dell' anoressia... infondo la malattia ti porta ad avere un corpo simile a quello di una bambina, il ciclo scompare, e tutti ti attribuiscono un' età inferiore a quella che realmente si ha...ma non capisco.
Io sono sempre stata contenta quando mi dicevano "come sei cresciuta" .Sono stata contenta di aver ricoperto il ruolo di madrina a uno dei figli di mia sorella,  quella è una responsabilità . Sono stata contenta quando finalmente compiuti i sedici anni sono potuta andare in discoteca . Paura di crescere ma voglia di indipendenza ;per due estati ho lavorato in un bar e questo mi faceva sentirete indipendente, prima del ricovero frequentavo già il corso di guida per prendere la patente nonostante io compia gli anni il 4 dicembre, ma almeno appena compiuti avrei potuto prendere la patente e non dipendere più dai miei genitori anche nel trasporto, invece ora il corso é sospeso così come la scuola.
Tutto in sospeso, ora c 'é solo il day hospital e il lavoro che devo svolgere in quel luogo... lavoro non facile e scontato, ci sono certi momenti in cui mi viene da gettare la spugna e scappare, infondo nessuno mi trattiene con la forza, ma io voglio fare questo percorso per stare meglio e affrontare la scuola con un po' più di forze... alla fine penso di aver deciso di affrontare i tre mesi di DH e poi tornare a scuola, per togliermi questa assillante scuola, che per me é un grande problema perché mi carica di stress perché sono ancora nel circolo vizioso del dover prendere i voti più alti possibili , e quindi quando c'è la scuola esiste solo lei con il cibo, dovrei rompere questa convinzione... convinzione nata insieme alla malattia, quasi come se la perfezione abitasse anche nei bei voti a scuola. Che brutta la parola "perfezione", per tropo tempo ha fatto parte della mia vita: una continua corsa e aspirazione alla perfezione inesistente.

Oggi, su un libro, ho trovato una frase bellissima : "il futuro appartiene a coloro i quali credono nella bellezza dei propri sogni".
Mi piace quest' affermazione.
 
Un bacio a tutti

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