La natura ormai si sta spegnendo, non può più trasmettere quei colori sgargianti che l'autunno porta con sé.
Sono le sette del mattino e sto andando a Torino con il pullman, sto attraversando banchi e banchi di nebbia, le strade sono quasi deserte .
Forse vorrei essere a scuola , appoggiata al mio banco a prendere appunti in modo quasi maniacale, pensando che poi dovrò ricopiarli tutti con una bella scrittura perché è ciò che pretende la mia testa, in questo modo mi avvicinerei alla perfezione in qualche cosa.
Vorrei essere a scuola nella mia aula, con le mie compagne... ma poi mi rendo conto che sarei presente solo fisicamente e non mentalmente, la testa ha il vizio di fare i propri ragionamenti e mi estranea dal mondo che mi circonda. A volte mi sembra quasi che io viva in una sfera diversa da quella delle altre persone, come se ci fossero due dimensioni, la mia e la loro. La mia è fatta dei miei pensieri, della mia malattia, dei miei ragionamenti a volte senza senso, dove la sensazione di vuoto e solitudine non mi abbandonano mai. E poi c'è la realtà, il mondo fatto di responsabilità e tanti impegni, dove tutto accade in modo frenetico, dove non si ha il tempo di ragionare su ciò che è appena accaduto perché se no ci si perde nel vortice del caotico.
Che riflessione strampalata, ma è ciò che questa mattina sento ...
Buona mattinata a tutti.
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