"Ciao come va?"
"Bene" .
Tutti i giorni mi viene posta questa domanda e la mia risposta e sempre la stessa ," bene grazie e tu?" ,accompagnato da un bel sorriso... già a volte si sorride anche quando dentro ci si sente uno schifo...Ma poi mi rendo conto di essere ridicola, perché in realtà non va tutto bene, anzi vorrei essere sotterrata e l 'umore è sotto le suole delle scarpe. Ma con un grande sorriso solare dico che è tutto ok, al massimo rispondo così così e alla domanda "perché?" mi limito a rispondere "sai le solite cose"....
Non sono capace di dire che non sto bene, che vorrei parlare, che vorrei sfogarmi, che ho un peso assurdo sullo stomaco e che vorrei tirarlo fuori , ma non so come fare, da dove partire, non riesco a trovare le parole giuste per formulare un discorso che abbia senso, senza passare per ridicola . E così mi chiudo nel mio guscio e mando giù ciò che mi turba ....
Nella mia testa oggi regna il caos più totale, sta quasi per scoppiare . Quanto fa male la verità, quanto fa male accettare le osservazioni degli altri sui propri comportamenti errati, sui propri difetti.
Oggi sono tanto stanca di combattere, non ne posso più, per oggi basta così, ho già compreso fin troppe cose.
A sostegno della teoria dell'unione fa la forza vi volevo lasciare con una storiella molto carina a mio avviso...
Un uomo vuole mostrare ad un altro uomo due stanze, una che è il paradiso e l 'altra che è l' inferno. I due entrano nella prima stanza, l' inferno. Al centro della stanza c'è una pentola piena di cibo, le persone sono raccolte attorno alla pentola ma per prendere il mangiare hanno dei cucchiai con il manico molto lungo, quindi riescono a intingerlo nella pentola ma non riescono a portarlo alla bocca .
Poi i due entrano nella stanza del paradiso, e vedono la stessa cosa: una pentola al centro della scena, gli uomini radunati attorno ad essa che prendono il cibo con gli stessi cucchiai lunghi, ma con una differenza, loro hanno imparato ad imboccarsi, a darsi da mangiare l 'uno con l' altro.
Questa storiella sottolinea come l uomo e fatto per vivere con gli altro uomini e non in solitudine, e come aiutarsi a vicenda sia nella natura umana; da soli a volte non ce la si può fare, bisogna accettarlo..
Un abbraccio virtuale a tutti
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