Oggi tanto per cambiare ho riflettuto, io ho il difetto di riflettere troppo...
In conclusione, devo ammettere che ho passato un periodo abbastanza lungo in cui non riuscivo nemmeno più a dire" ti voglio bene" per molteplici motivi.
Avevo paura che il mio affetto non fosse ricambiato, oppure di apparire ridicola. Avevo tanta paura di vivere a pieno le emozioni, belle o brutte che erano; ero tipo un muro possiamo dire, sul quale le emozioni rimbalzavano e io negavo che ci fossero , ma paradossalmente andavo alla ricerca di affetto e amore, avevo bisogno ogni giorno di sentirmi dire "ti voglio bene", ero alla ricerca di continue attenzioni, anche perché io non ho ancora imparato a volermi bene, quindi era una rassicurazione del fatto che io ero qualcuno.
Non riuscivo neppure a abbracciare veramente una persona: mi ricordo che, quando venivo abbracciata, mi si diceva che sembravo un tronco di un albero, proprio perché mi rifiutavo di vivere le emozioni....
adesso qualcosa é cambiato, accetto di vivere tutte le emozioni che una persona è portata a vivere, dalla rabbia, alla affetto alla serenità alla sconfitta.... riesco a dire" ti voglio bene "alle altre persone senza sentirmi inadeguata e riesco a dimostrare il mio affetto .
Adesso dovrei imparare a dire "mi voglio bene" , ecco il tasto dolente . Da quando ho iniziato il percorso di guarigione, la mia famiglia mi fa notare che sono circondata da persone che mi vogliono bene, che ci tengono a me e io ne sono consapevole, ma se io sono la prima a non volermi bene come faccio? Se continuo a non accettarmi per quello che sono, se continuo a trovare i difetti e non i miei pregi, se continuo a essere ostinata e pretendere il massimo da me stessa in tutte le cose che faccio provocandmi stress e ansia, come faccio a volermi bene ?
Devo imparare a volermi bene , questo è il punto da cui partire. Il problema è trovare la strategia, o meglio la strada per imparare a apprezzarmi per quello che sono, accettare che ho dei limiti, riconoscere anche i miei difetti senza cadere nella crisi più totale.
Quindi in poche parole l 'obiettivo é : volermi bene .
In conclusione, devo ammettere che ho passato un periodo abbastanza lungo in cui non riuscivo nemmeno più a dire" ti voglio bene" per molteplici motivi.
Avevo paura che il mio affetto non fosse ricambiato, oppure di apparire ridicola. Avevo tanta paura di vivere a pieno le emozioni, belle o brutte che erano; ero tipo un muro possiamo dire, sul quale le emozioni rimbalzavano e io negavo che ci fossero , ma paradossalmente andavo alla ricerca di affetto e amore, avevo bisogno ogni giorno di sentirmi dire "ti voglio bene", ero alla ricerca di continue attenzioni, anche perché io non ho ancora imparato a volermi bene, quindi era una rassicurazione del fatto che io ero qualcuno.
Non riuscivo neppure a abbracciare veramente una persona: mi ricordo che, quando venivo abbracciata, mi si diceva che sembravo un tronco di un albero, proprio perché mi rifiutavo di vivere le emozioni....
adesso qualcosa é cambiato, accetto di vivere tutte le emozioni che una persona è portata a vivere, dalla rabbia, alla affetto alla serenità alla sconfitta.... riesco a dire" ti voglio bene "alle altre persone senza sentirmi inadeguata e riesco a dimostrare il mio affetto .
Adesso dovrei imparare a dire "mi voglio bene" , ecco il tasto dolente . Da quando ho iniziato il percorso di guarigione, la mia famiglia mi fa notare che sono circondata da persone che mi vogliono bene, che ci tengono a me e io ne sono consapevole, ma se io sono la prima a non volermi bene come faccio? Se continuo a non accettarmi per quello che sono, se continuo a trovare i difetti e non i miei pregi, se continuo a essere ostinata e pretendere il massimo da me stessa in tutte le cose che faccio provocandmi stress e ansia, come faccio a volermi bene ?
Devo imparare a volermi bene , questo è il punto da cui partire. Il problema è trovare la strategia, o meglio la strada per imparare a apprezzarmi per quello che sono, accettare che ho dei limiti, riconoscere anche i miei difetti senza cadere nella crisi più totale.
Quindi in poche parole l 'obiettivo é : volermi bene .
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