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venerdì 20 settembre 2013

oh ma che discorso O_o

Buongiorno!
Finalmente è venerdì,  ci aspetta il week end...non che io ami questi due giorni, perché la mia mente vaga in terre malsane più del solito,  ma per me significa niente scuola per due giorni...è così... non ho voglia di stare a scuola.
L'altro giorno sono arrivata a casa piangendo per il commento di una mia Professoressa. Cito testuali parole perché impresse nella mia mente...
" Miss Gallo, la trovo molto meglio, più energica, più carica, più in salute... ha finito il suo percorso a Torino? Sa, è stata veramente brava a riprendersi così in fretta, davvero brava. Adesso dovrà iniziare di nuovo a studiare,  ma stia tranquilla, per lei non è un problema,  rientrerà facilmente nell'ottica scolastica, anche perché è una studentessa molto diligente e che pretende molto, quindi sarà come una discesa, mi creda. Ha sempre preso voti alti e ne prenderà ancora,  perché lei è sempre stata precisa nello studio e ha sempre preso la scuola seriamente."....
O_o.
Ecco, quella che doveva essere un incoraggiamento credo, per me è stata una mazzata.
Mi sono ripresa? Va meglio ma non sono guarita.
Ho finito il mio percorso a Torino? No, anzi, mi sento abbandonata dai medici a me stessa.
Sono sempre stata diligente, ho sempre preso voti alti, sì è vero, ma lo studio era il mio rifugio ossessivo.  O nella mia testa c'era il cibo e la malattia,  o c'era lo studio...quindi più che un piacere per me lo studio era un modo per scappare dalla realtà e non avere rapporti sociali con i miei coetanei.
Sarà facile riprendere la routine scolastica, come no,  sto seriamente pensando di abbandonare la scuola. Ogni volta che sento le parole sinonimi di perfezione mi sento chiamata in causa e mi vengono le lacrime agli occhi. Non riesco a studiare perché non ho la testa, non so dov'è, forse forse dovrei andarla a ricercare, ma sfugge sempre al controllo...
E poi sono cambiata, basta aspettarsi il massimo da me. Non ce la posso fare a raggiungerlo,  non perché non voglio, ma proprio perché non ce la faccio psicologicamente. Ho mille altre cose per la testa, e la tesina, le interrogazioni,  le lezioni, i test, le verifiche, i voti, le medie, i bonus esame....tutto questo non fa che accrescere la mia ansia.
Mi lasciate in pace?
Scaldo il banco e faccio il possibile ma per favore la smettete di ricordare la Fabiana ottima a scuola, diligente con una delle medie più alte? A me importa uscire da quella scuola con un foglio in mano, che poi non userò neanche perché non intendo frequentare l'università.
Mi lasciate provare a vivere? Visto che le catene me le metto già da sola. Visto che già ho difficoltà a capire cosa vuol dire vivere....


Grazie prof.

11 commenti:

  1. lascia perdere la tua insegnante..
    è un'inetta che non sa niente della vita nè mai lo saprà..pensa solo al numero..il voto..
    e ti assicuro che sia che tu prenda 8 sia che tu prenda 5 per lei sarà INDIFFERENTE..
    farà l'offesa come se fosse un fatto personale..
    ma sarà solo la sua mediocrità.


    questo è un argomento mi tocca molto..
    e non posso fare a meno di provare rabbia.
    hai ragione devono lasciarti in pace!
    credimi lo faranno con la meschina indifferenza..


    pensa alla tua vita..all'amore che TU ti devi..che meriti..alle persone che meritano..
    ora puoi veramente SCEGLIERE..
    non c'è scelta più bella della libertà di scelta.
    non avere paura della tua libertà.

    ti sono accanto e ti stringo

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  2. Tesoro, credo che la tua insegnante volesse dire che nonostante hai avuto dei momenti negativi crede in te perchè vede in te una persona che si impegna e sa anche ottenere da questo dei risultati.
    Però credo di aver capito il tuo punto. Non so mi richiama alla mente quando i miei genitori si focalizzano sul voto dell'esame, sul lavoro, sui miei risultati. Magari quando io dentro mi sento persa e vorrei solo la presenza di qualcuno vicino che stia in silenzio, oppure vorrei vivere, sbagliare, in un certo senso "il permesso di trovare la mia strada" pur facendo degli errori. E questo significa non focalizzarsi sempre sulle performance e i risultati. Magari a volte sarebbe più bello ricevere una parola dolce, un gesto d'affetto, o qualcuno che sia li con te e capisca quando è meglio tacere..
    Soprattutto quando si sta male, e le nostre energie sono concentrate sul superare un momento difficile, in un certo senso non ce ne frega niente della scuola e cose cosi, soprattutto se l'hai vissuta troppo pesantemente. Tu in una maniera troppo "perfezionistica" in cui pretendi molto da te stessa, io in maniera troppo "diligente". Anche quando ero più piccola, ho sempre vissuto un piccolo compito con il peso di chi lo vive in maniera adulta e fin troppo matura. Quando magari invece vorresti solo essere una della tua età, con la tua spensieratezza e i tuoi limiti.
    Quello che ti consiglio è di continuare sulla tua strada e non prendere queste cose troppo come un peso..in un certo senso tu la vivi in un certo modo, e per questo ti si appiccicano in testa e ti pesano, un po come un marchio a fuoco.
    Ma questo succede quando dentro di noi c' è un amo a cui certe parole possono aggrapparsi..Ci feriscono perchè hanno il potere di farlo in quel momento.
    Ma se tu saprai continuare per la tua strada e srotolare tutto quello che dentro di te ti tiene ancora in gabbia, presto queste parole assumeranno un'altro significato perchè le saprai leggere in modo diverso..
    Fai le cose con i tuoi tempi, se devi prendere un brutto voto prendilo, se non te la senti per un giorno di accontentare tutti ed essere quella che loro vogliono, non importa.
    L'importante è che qualunque cosa la fai per te stessa e che cresci interiormente grazie a questo e con i tuoi spazi e tempi solo x sentirti più libera e vivere meglio tu..

    Ti abbraccio forte!

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  3. è difficile, anche perchè le persone non possono capire il peso delle loro stesse parole sugli altri, anche perchè hanno valore e significato diverso per ogni individuo.
    ti sentiresti di provare ad aprirti con questa prof spiegandoli la tua situazione e i tuoi sentimenti verso lo studio? è certamente difficile da fare ma forse ti permetterebbe di non sentirti più in dovere, verso di lei, di essere una studentessa modello...

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  4. Piccola, fregatene di quello che ha detto. Non che poi ti senti in dovere di studiare ancora in modo ossessivo per non deludere le sue aspettative.
    Tu studia solo il necessario, fai quello che riesci, senza mai trascurare la tua salute e la tua serenità.
    Io per colpa della bulimia non sono riuscita a finire il liceo e ora mi ritrovo con solo la terza media, nonostante abbia una mente brillante, a detta di tutti.
    Quindi non sentirti sotto pressione per le sue parole, piuttosto manda i tuoi genitori a parlare con gli insegnanti e fai spiegare loro la tua situazione. Stai meglio, sicuramente più dell'anno scorso, ma stai ancora lottando e la strada è complicata.
    Come hai detto tu, non permettere a nessuno di metterti le catene..
    Ti abbraccio <3

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  5. Tesoro caro, non prendertela, ovviamente la tua professoressa non sa tutto questo...ovviamente superficialmente vede tutto ciò! Vede che sei guarita, che studiavi per il piacere di farlo! Giustamente non sa il tuo stato d'animo, le tue paranoie...tu devi fare ciò che ti senti di fare.
    Nessuno ti metterà le catene...sarai sempre tu a decidere il da farsi ^_^
    Un mega bacione

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  6. Ciao bella, ti ho chiesto l'amicizia su fb l'altro giorno, purtroppo non ho mai seguito il tuo blog quindi non so bene la tua situazione...però qualcosa ho capito. Oddio, ODIO quando le prof vengono a impicciarsi così! Anche la mia dell'anno scorso, sapeva che soffrivo di dca ed era sempre li a chiedermi cosa non andava mentre non mi aiutava minimamente....però capisco la pressione che ti mette sentirti dire quelle cose, è un po' come dire "è scontato che sei brava quindi non deludermi", invece non c'è proprio un cazzo di scontato..voglio dire, sono certa che tu sia capacissima, ma quando ci si sente dire certe cose aumenta il terrore di fallire e si cerca sempre di più la perfezione. E beh, gli altri non si rendono conto di quanto questo ci influenzi negativamente...come tutte le cose del resto. Alla fine siamo umane, abbiamo i nostri limiti... e se tu non te la sentissi di andare a scuola non devi obbligarti a dare il meglio in tutto e per tutto, metti al primo posto te stessa che sei la cosa più importante!
    Ti stringo <3

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  7. Ciao tesoro. Leggerti mi ha colpita molto, perché ho avuto le stesse emozioni pochissimo tempo fa. Neanche un'ora.
    Sai, non sono a casa in questo momento, ma in un'altra città dove sono seguita in maniera diversa. Sto bene lontana da casa, dai miei genitori, dalla routine, dalle persone sbagliate. Ho ricominciato la scuola, un'altra, diversa e lontana dalla mia, con programmi e metodi diversi. Mi sento come un pesce fuor d'acqua, ma voglio farcela e fare degli esami decenti.

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  8. Il mio psicologo rimaneva sempre basito quando gli raccontavo cosa mi dicevano i miei professori e spesso mi diceva che la loro ignoranza in materia di DCA è spaventosa e che le scuola dovrebbero organizzare degli incontri con psicologi/psichiatri con lo scopo di informare e preparare i professori a relazionarsi con studenti con problematiche come le nostre.

    Ad ogni modo, ho rivisto TANTISSIMO me stessa in questo post. Avrei potuto scriverlo io quando ero in quinta superiore.
    ODIAVO il fatto che tutti pretendessero il massimo da me, nonostante la malattia. Avevo la fissa di non deludere le aspettative altrui e il pensiero che tutti i prof si aspettassero i solito voti alti mi faceva impazzire.
    In patologia avevo il 9 ma un giorno, in una stupida verifica, ho preso 7 e mezzo. Ho preso sette e mezzo perché il giorno prima avevo avuto una crisi terribile. Ho preso 7 e mezzo. Un voto che per gli altri va più che bene, ma per me no. La prof me l'ha quasi rinfacciato... Mi ha dato la verifica dicendo "7 e mezzo, cos'è successo?" , con una faccia quasi schifata.
    MA PORCA PUTTANA!! Agli altri studenti, studenti il cui problema più grande era aver litigato con il compagno di banco o cazzate del genere, era consentito prendere 7 ma a me che soffrivo di DCA, che stavo passando l'inferno e che ero sotto psicofarmaci no. Io dovevo sempre prendere voti alti, per forza. Questa cosa mi faceva IMPAZZIRE, ti giuro.
    Direi che avrei avuto tutte le "attenuanti" per calare un po' scolasticamente ma non l'ho mai fatto perché mi sembrava che non mi fosse concesso. ODIO LE ASPETTATIVE TROPPO ALTE, LE ODIO!
    Non parliamo del periodo pre esame di maturità... Sono arrivata ad avere un attacco di claustrofobia a causa della pressione che mi sentivo addosso. Tutti i prof continuavano a farmi sentire sotto pressione, a ripetere che si aspettavano grandi risultati da me... Io volevo solo che mi lasciassero in pace, che capissero che stavo di merda.

    Io ho lasciato che le aspettative dei prof, dei miei genitori ecc mi schiacciassero. Mi sono fatta in 4 per mantenere la solita media alta, nonostante avessi problemi ben più seri a cui pensare... La pressione scolastica era intollerabile, oppressiva ed ha peggiorato la mia situazione.
    Non fare il mio stesso errore, non pretendere da te stessa l'impossibile solo perché sei circondata da professori ignoranti. Fai quello che riesci, metti al primo posto la tua salute...

    Ti stringo <3

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  9. Ehi.. Mi dispiace che quel commento, pronunciato di certo con ottime intenzioni, abbia avuto questi brutti effetti nei tuoi pensieri.. Spero che riuscirai a trovare la tua strada e il tuo posto nel mondo. Ti seguo. un bacio

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  10. Credo che la prof avesse le migliori intenzioni, solo che magari, essendo ignorante in materia di dca, non si è resa conto di quale effetto avrebbero potuto avere su ti te certe parole. Ma tu lo sai come sta, e tu lo sai quanta strada hai fatto, e quanta ancora ne hai da fare, perciò non ascoltare i commenti altrui: concedile l'indulgenza dell'ingenuità e del fatto che per lei fosse un commento a fin di bene, consapevole che non potrà mai capire davvero cosa si prova, e te fai comunque il tuo, per quello che ti senti, senza lasciarti condizionare dalle parole altrui.

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  11. Ciao
    Penso che la prof fosse animata dalle migliori intenzioni; sicuramente parliamo di una prof vecchio stampo, con poca consapevolezza in merito alle dinamiche del DCA (la nostra scuola è abbastanza arretrata su certi argomenti; per esempio gli incontri sul bullismo sono una realtà per i docenti di alcune regioni, mentre in altre siamo ancora in alto mare).
    Ciò detto, ti consiglio di riflettere su un paio di cose:
    - tu sei tu, a prescindere dal voto; ho conosciuto studenti brillanti, diventare poi le peggiori persone dopo la maturità; ho conosciuto poi l'evoluzione di studenti con voti scarsi, studenti, però, che hanno fatto grandi cose dopo la maturità;
    - la scuola è importante, ma da nessuna parte è scritto che bisogna avere 8 e 9 in tutte le materie; studiare in funzione del voto, diventa stancante e, alla fine, ti passa pure la voglia di studiare;
    - consigli su come affrontare questo ultimo anno di scuola? Partire nei compiti dalle materie per cui stravedi (le materie preferite); queste ultime infatti, in nome del sano interesse suscitato in te, allontaneranno ogni pensiero di perfezione e di compulsività;
    - Considera, poi, che studi per te stessa; il cd "pezzo di carta" è un traguardo tuo; tu sei il centro della tua vita, non certo la prof che, magari, ha il pungolo di portare in consiglio di classe allievi modello (modello poi in base a quali parametri?)
    - Purtroppo la vita reale e lavorativa, quella che già hai sperimentato, obbedisce a regole diverse.
    Conclusione: studiare sì, ma senza ammazzarsi. Inoltre il tempo trascorso in classe, prendendo appunti e assistendo alle interrogazioni dei compagni di classe, sono un metodo di studio, collettivo sì, ma sempre di studio si tratta. Quindi, non è tanto la compulsività dello studio a fare la differenza, ma la qualità. Ridere in classe di una risposta approssimativa a una domanda, è stimolante, perché l'importante nella vita è non prendersi troppo sul serio.
    Quindi tantissimi in bocca al lupo per tutto e complimenti per il nuovo taglio di capelli; trovo che giovi molto al tuo bel viso

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