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lunedì 11 marzo 2013

Quando ci si sente "troppo"

"L 'anoressia non è un capriccio".
Lo dicono i medici, lo ripetono più volte ai gruppi informativi per i genitore di ragazzi affetti da dca.
Non è un capriccio, se no i dca non sarebbero inseriti nel dsm 4, libro diagnostico dei disturbi mentali...

Ieri ho avuto una piccola discussione con mia mamma . Ero stremata dalla giornata appena passata... dovevo sfogarmi e sono corsa da lei. Ho parlato con calma . Le ho detto quanto è logorante vivere in un corpo che non ti piace, che ti fa sentire in imbarazzo ventiquattro ore su ventiquattro,  che cerchi di nasconderlo. Come è difficile camminare per strada e avere la sensazione che tutti ti fissano,  che scrutano il tuo fisico soffermandosi ovviamente sulle cosce. Come è stancante lottare contro la voce della malattia che ti insulta,  che ti dice che fai schifo, che sei grassa,  che devi restringere,  che non devi mangiare, che è tutta colpa tua se ora ti trovi a essere in imbarazzo, perché dovevi solo non mangiare. Perché è facile la morale: mangi e perdi peso e non sei grassa.
È straziante continuare a vedere le persone più magre di te, invidiarle tantissimo e chiederti come fanno ad avere un fisico così perfetto, se soffrono anche loro di dca, o se semplicemente hanno la fortuna di essere così di costituzione.
Alla fine del mio discorso, mia madre mi ha rimproverata, dicendomi che a lei non sembra altro che un capriccio, perché io ho tutto quello che voglio, non ho situazioni famigliari gravi alle spalle, perché io sarei potuta nascere malata veramente, di qualche malattia incurabile,  e quindi devo ringraziare.
Lo so. Di questo ne sono consapevole.
Avevo solo bisogno di parlare, di renderla partecipe di come mi sento uno schifo in questi giorni, tutto perché Ana continua a essere presente in me e nella mia vita. Forse volevo sentirmi dire "brava ", forse andavo alla ricerca del suo compiacimento,  forse volevo solo dire che non è tutto rosa e fiori anche se seguo un percorso in day hospital,  che è alquanto difficile.
Forse volevo essere rassicurata, o forse volevo sentirmi dire che ero ancora magra, che abbracciarmi faceva effetto. Ma non è più proprio così,  quindi non mi sono sentita dire queste cose. Mi sono sentita dire che se fossi nata veramente malata, non mi lamenterei del mio fisico, perché non ha senso...
Non ha senso per gli altri, ma per chi è malato di dca ha un senso. E a volte ci si sente troppo stretti nel proprio corpo, e si desidera di assottigliarsi,  quasi volare.

8 commenti:

  1. E si desidera sparire.... cucciola, come ti capisco. Anche io non mi riconosco più nel mio corpo, non so più come vestirmi per non farmi vedere così enorme...ma la gente non capisce, no. Per la gente siamo solo stupide ragazzine che vogliono essere magre.
    Ci sarai il 15? Sarà un'occasione per far capire che NON E' COSI'!
    Ti stringo

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  2. Per il 15 non so ancora. Ma davvero, la gente pensa che sia solo un capriccio, che siamo noi ad essere fuori di testa...non vogliono capire che è una vera malattia. Distruttiva. Che ti fa soffrire, che ti fa odiare la vita.
    Nessuno lo capisce, se non chi ci è passato e sta vivendo.
    Ti abbraccio forte tesoro

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  3. Mi dispiace dell'incomprensione che hai avuto con tua madre, però non prendertela con lei, le persone che non ci sono dentro non possono capirlo, va oltre le loro esperienze e tutto ciò sembra assurdo, invece per noi ha un senso logico, fisico ed emotivo.
    Un abbraccio

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  4. Si lo so... non me la devo prendere con mia mamma, lei sta facendo i salti mortali per aiutarmi.
    Penso sia una situazione difficile per entrambe.
    Un abbraccio

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  5. Io credo che sia una di quelle malattie,come la depressione,facilmente fraintendibile...a un depresso si tende a dire "ma perchè non cerchi di uscire,fare ecc" e così all'anoressico o bulimico o quelli che è "ma basta mangiare-non mangiare"ecc.Purtroppo non è così,è certamente una malattia mentale ma rispetto ad una non mentale,come potrebbe essere il cancro o la S.L.A ecc,il disturbo alimentare in un certo senso te lo scegli.Non scegli di farti venire le paranoie,di avere problemi con cibo a quant'altro,no.Però quando sei sull'orlo del precipizio decidi se fermarti o buttartici a capofitto.Così una volta caduta dentro è difficile risalire ma con la volontà si può guarire,senza volontà,invece,si passerà la vita da un ricovero a un altro fino a non avere più un futuro.

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  6. io facevo sempre un sogno da malata: che volavo come un palloncino tenuto x il filo, cioè non toccavo mai terra...credo abbia molti significati! so che a volte le mamme dicono proprio le cose sbagliate, ma fare la mamma di un'adolescente è già difficile, figurati di una con Dca! prova a riparlare a tua mamma spiegando proprio cosa ti sarebbe piaciuto sentirti dire, e ripetiti sempre che tu non SEI troppo, ti senti soltanto così ma sei magra cavolo...quando tra anni guarderai le foto di adesso te ne renderai conto (io se riguardo le foto mi dico: come stavo male così scheletrica! ma al tempo mi sentivo un bue e come te invidiavo le altre)
    @Marcella: ma tu soffri o hai sofferto di Dca? se vuoi rispondermi in privato info@spazioaiuto.it

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  7. Io credo che sia assurdo fare scale di valore sulla sofferenza. Una persona che ha una malattia fisica grave sta bale. Una persona che ha un DCA sta male. Entrambe le persone stanno male. Basta. Non c'è altro da dire. Non si può quantificare il male, non si può dire che una sofferenza è migliore/peggiore di un'altra... perchè il male è totalizzante. Quando si sta male, si sta male e basta, e non conta ciò da cui il male è scaturito, conta solo il modo in cui ci si sente.

    E, in quanto a tua mamma... io credo che dovresti parlarle, e dirle quello che hai scritto in questo post. O magari stampare il post e farglielo leggere, se parlare ti viene difficile. Perchè il fatto è che, semplicemente, chi non è passato da un DCA non può capire cosa esso significhi... si capisce solo quello che si è provato sulla propria pelle. E quindi, magari tua mamma si sta davvero sforzando, ma è ovvio che le manca quel quid d'esperienza vissuta... che non si può colmare, ma che tu puoi comunque provare a spiegarle, il che potrebbe comunque contribuire a farvi vivere meglio la cosa insieme.

    Ti abbraccio...

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  8. Si...io so che mia mamma sta facendo davvero i salti mortali per aiutarmi, e ho deciso che le parlerò bene e le spiegherò tutto ciò che sto vivendo, cercando di farmi comprendere il meglio possibile...

    E spero che, dopo questo lungo buio, quando guarderò le foto, potrò criticarle e non dire "ecco li stavo meglio,perché ero magra".
    Volontà e forza.

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