La preparazione: tutti gli alimenti, dal pane, alla carne, al latte, al parmigiano, sono pesati meticolosamente con la bilancia, e nelle fasi più acute della malattia, anche solo due grammi in più scatena nella persona paura , ansia, e quindi toglie quei due grammi, perché è convinto che saranno quelli a farla ingrassare, o meglio salire di peso . Il momenti del pasto crea molta ansia, perché è il momento di mangiare. Il cibo è spezzettato a minuscoli pezzi, il cibo viene assunto con la velocità di una lumaca, a volte gli alimenti sono mischiati in modo assurdo, tutto sul tavolo deve essere in un ordine preciso. Di solito, i soggetti malati di dca, quando mangiano non parlano, non vogliono sentire la televisione o la radio, perché tutto distrarrebbe dal piatto che si ha davanti, dal pasto che si è costretti a consumare .
Anche per me era così, e molte cose continuano a persistere. Sminuzzo il cibo, tendo a essere silenziosa nel momento del pasto... ma ho fatto una grande conquista, per me ovvio, ho capito che non sono quei due o cinque grammi in più di qualcosa a farmi ingrassare, in realtà non faranno niente, perché è il globale che conta. Questo l'ho capito in ricovero, e sto cercando di mantenere viva questa convinzione.
Quanti punti di domanda si fa chi soffre di un dca vero?
Sembrano cose assurde ma è così, e io lo voglio rendere pubblico perché , essendo una malattia poco considerata, in realtà è subdola, pericolosa, e chi ne soffre veramente, perde quasi tutta la sua vita seguendo questi rituali ogni giorno , per anni e anni, forse per sempre ; non c'è caso uguale a un altro.
caspita quanto è vero l'episodio della tv..!
RispondiEliminaadesso capisco perchè mi innervosisco tanto quando trovo la televisione accesa!
anche se mangio con gli altri..
comunque riesco a isolarmi e a creare un mio mondo..
a volte mia madre mi dice'mangia piano'e io non mi rendo conto di mangiare veloce..
oppure mio padre fa commenti sul mio fisico..e questo mi fa molto soffrire..
è come una corsa..
una corsa senza una fine..
un abbraccio forte forte
Già... per quanto riguarda la tv lo sforzo sarebbe quello di tollerarla, e di non chiudersi da soli nella bolla del cibo. Ma quanto è difficile. Io stessa se c 'é la tv accesa punto lo sguardo solo sul mio piatto e ciò che ho dentro e mi concentro solo con quello, e faccio fatica a interagire con le altre persone...
EliminaPensa, quando ho iniziato il dh, non riuscivo a sopportare la radio accesa, perché in quel posto la radio è sempre accesa, pasti compresi, viene solo spenta nel momento del gruppo di terapia.
Comunque forza...ti sono vicina .
Ti stringo forte
Io in realtà non ho mai pesato quello che mangiavo, nè spezzettavo i cibi, nè li mischiavo, nè mangiavo lenta... però credo che questa sia una cosa molto personale... tu hai avuto questi "riutuali" che hanno costituito parte della tua malattia... magari io ho avuto altri "rituali" che invece non hanno fatto parte del tuo percorso.
RispondiEliminaLa cosa importante comunque, credo sia il riuscire a riconoscere che certi comportamenti sono, appunto, rituali che fanno parte della malattia. E che, come tali, servono solo per trasmettere un'illusoria sensazione di controllo, che non è altro che l'ennesima bugia che l'anoressia ci racconta.
Ma si può essere molto più serene abbandonando questi rituali... ed è il motivo per cui vale la pena di continuare a lottare.
Sì, sono aspetti puramente soggettivi, ma che ho riscontrato in molte altre persone affette da dca.
EliminaCome dici tu sono tutti tranelli della malattia...Dobbiamo smascherarla, dobbiamo abbatterla...
Insieme ce la faremo, tutte noi insieme.
Coraggio ragazze