Ciao Fabi, leggendo il tuoi post fino al titolo del blog mi sembra di leggere la descrizione di una guerra, abbiamo lotte, pugni, vittorie e sconfitte, guerra contro me stessa, etc, etc.
Ti faccio una domanda, rispondi tu però, lascia stare le psico, le amiche, genitori, professori, vari ed eventuali più o meno esperti. La domanda: Se tu fossi la tua malattia, si si l'anoressia come reagiresti a tutte queste cose? Se qualcuno tutti i giorni ti facesse più o meno la guerra tu che faresti?
Aspetto la risposta :-) Ciao
Ti faccio una domanda, rispondi tu però, lascia stare le psico, le amiche, genitori, professori, vari ed eventuali più o meno esperti. La domanda: Se tu fossi la tua malattia, si si l'anoressia come reagiresti a tutte queste cose? Se qualcuno tutti i giorni ti facesse più o meno la guerra tu che faresti?
Aspetto la risposta :-) Ciao
Domandine abbastanza difficili.
Se io fossi la malattia, e qualcuno tutti i giorni, soprattutto la persona dentro la quale vivo e mi nutro del suo dolore, mi colpissero, io reagirei facendo a tutti la guerra; in poche parole farei come io Faby sto facendo all'anoressia, farei la guerra. Quindi sarebbe una lotta per tutte e due....e leggendo queste frasi appena scritte, non trovo un senso razionale.
Forse se Faby lasciasse andare gli ormeggi, smettesse di colpire la malattia, di incapponirsi così tanto sul cibo, e imparasse a convivere con essa, sarebbe tutto più facile, una specie di convivenza diciamo.
Conosco alcune persone che sono state affette da dca e ora, non dico che sono guarite, ma semplicemente hanno imparato a contenere il loro sintomo e a convivere con esso.... certo che per loro non è stato facile, hanno dovuto scavare dentro, stare male, sputare fuori parole e emozioni che solo loro conoscevano e che avrebbero voluto tenerle segrete nel loro inconscio. Ho visto queste persone piangere, dire che non ce la facevano più, ma alla fine hanno trovato il loro equilibrio, e ora vivono una vita dignitosa.
Quindi, rispondendo a fugazzi, dico che forse ai colpi, alla guerra, alle mazzate, si risponde con le stesse identiche cose.
Con le tue parole mi hai fatto vedere la situazione da un punto di vista diverso, che da sola non avrei mai potuti vedere, perché ero io protagonista di questa guerra.
Ti voglio bene fugazzi
Secondo me, invece, non è corretto rispondere alle mazzate con le mazzate. perchè, è vero, rispondere alle mazzate con le mazzate è la cosa che viene più spontanea... ma è anche la più giusta?... Secondo me, invece, la cosa più giusta sarebbe mettersi a sedere e provare a dialogare con l'anoressia. Essere consapevole delle motivazioni e di quanto sia giusta la battaglia che ora stai facendo nei suoi confronti... ma non per annientarla, non è una battaglia CONTRO di lei... è una battaglia PER te stessa. Se combatti CONTRO, finisci per farti male in qualche modo. Se però invece combatti PER te, ecco che allora puoi costruire cose positive nella tua vita. Questa non deve essere una giustificazione, ovviamente, non deve significare darla vinta all'anoressia, ma semplicemente avere la consapevolezza che forse una vocina dentro la testa rimarrà sempre, e ti "azzannerà" nei momenti più difficili della tua vita... ma ci sarà anche la consapevolezza che tu sei perfettamente capace di ascoltare questa vocina... e di NON assecondarla. E di scegliere quello che è più giusto per te... di scegliere la vita.
RispondiEliminaTi abbraccio stretta...
Si è quello che volevo dire io ma non riuscivo a trovare le parole giuste per esprimermi. Ho capito che praticamente in questo modo non faccio altro che farmi del male da sola. Invece io voglio vivere Veggie, voglio vivere, voglio la vita!
EliminaUn abbraccio
Grazie per le parole sulle quali rifletteró di sicuro , perché sai io sono una ragazza che pensa pensa pensa, a volte troppo. Ma a volte raggiungo a buone conclusioni
Penso che Pulce abbia risposto come risponderebbe la malattia: alla guerra di Fabi risponderebbe facendo la guerra....
RispondiEliminaForse Pulce hai scoperto nuovi modi di vivere, convivere con la tua malattia fino a quando, se l'accetti, magari scompare!
Ti abbraccio stretta,
Luna.
Scomparire penso sia impossibile, ma riuscire a conviverci è il mio obiettivo...
EliminaQuindi dovrei deporre le armi e avventurarmi in quella che è la vita, riuscire a conquistarla.
Un abbraccio forte Luna
sì, obiettivo temporaneo, ma io penso che alla fine la malattia deve scomparire, tenerla come "asso nella manica" mi pare molto triste come idea, ma ci vorrà tempo, e tu ne hai tesoro, non temere...
EliminaLo scomparire della malattia sarebbe il mio sogno più grande grande grandissimo.
EliminaTi abbraccio. E so che ho tempo, è voglio utilizzarlo bene , per me stessa.
Un abbraccio
Forse se Faby lasciasse andare gli ormeggi, smettesse di colpire la malattia, di incapponirsi così tanto sul cibo, e imparasse a convivere con essa, sarebbe tutto più facile, una specie di convivenza diciamo.
RispondiEliminaBrava, bella risposta, potrebbe essere una di quelle giuste.
Non puoi fare la guerra, pensare di uccidere una parte di te, una parte che non hai mai voluto ascoltare. Deve essere ascoltata, coccolata, amata, anche lei, si, anche lei è così che funziona.
Chi è che vuole essere ascoltata e non più repressa e nascosta? E' una parte di te, una parte di te che non hai mai voluto sentire e che per farsi strada nella tua consapevolezza ha dovuto agire in un modo inaspettato diventando la malattia. In questo modo è uscita dal tuo "controllo" e hai dovuto farci caso, missione compiuta mi sembra, no?
Ora, può essere molto bello da un lato il controllo, fa sentire forti, potenti, in controllo(appunto), fino a quando...non abbiamo più il controllo. Non puoi controllare tutto e non puoi ignorare e reprimere ciò che di te non "ti piace", ho meglio puoi, è quello che hai sempre fatto, ma i risultati non sono stati molto piacevoli, vero?
E poi non piaceva a te o a qualcun altro (amici, famigliari, ecc) quella parte a cui hai rifiutato di vivere?
Le persone che conosci e che hanno "hanno dovuto scavare dentro, stare male, sputare fuori parole e emozioni che solo loro conoscevano e che avrebbero voluto tenerle segrete" non sono te e non è detto che tu debba percorrere questa strada a meno che tu non la voglia fare (io sono per una strada più facile è rilassata ma se tu vuoi usare questa...) Tu scegli al tua strada, nessun altro.
Tu decidi cosa è vero per te, i gruppi, la psico, ti sono stati sicuramente utili se li hai voluti far entrare nella tua vita, ma ricorda che solo tu puoi risolvere i tuoi " problemi" nessun altro dall'esterno può farlo.
Certo possono aiutarti ma ricorda che ogni volta che parli con loro stai parlando con te...attraverso di loro, loro non sono indispensabili, tu lo sei, per te.
Io sono te, in realtà tu stai facendo domande a te stessa e ti stai rispondendo, per andare avanti, per capire, per capirti, per amarti, gli altri sono un tramite, un ponte verso di te.
Tu hai scelto questa strada ora, di usare gli altri per rispondere a te, è una strada, giusta? Sbagliata? Io Non lo so: per te è quella giusta, ma solo in questo momento. Domani si prenderà cura di se stesso.
Hai mai preso un taxi? Bhe, non importa, comunque quando lo prendi è perchè ne hai bisogno giusto? Giusto, sali, vai a destinazione, in un viaggio più o meno lungo e più o meno comodo, e poi che fai giunta a destinazione? Scendi, saluti il taxista con tutto l'amore che hai, lo ringrazi che ti ha aiutato ad arrivare a destinazione (in realtà il suo aiuto è stato essenziale) e prosegui nella tua vita. Sta a te riconoscere quando è ora di scendere dal taxi (gruppi, psico, ecc) che stai usando in quel momento.
Non tutte le cose ti sono utili per sempre, dopo un po la loro utilità svanisce, tu devi riconoscere il momento giusto, come? Osservando ciò che accade fuori e dentro di te potrai dire, bene ora questo non mi serve più, sono cresciuta grazie a lui ma è ora di salutare, ringraziare, voltarsi e andare.
Ora, domanda: la prossima volta che ti sentirai "oppressa" dai ciclici pensieri di ANNA cosa potresti fare, o non fare, per eviare di mettere Fabi contro Fabi come hai fatto fino ad ora? Cosa potresti fare (o non fare) di diverso invece di sperare impazientemente che ANNA scompaia per sempre?
Aspetto....
Ciao, Fugazzi